lunedì 26 dicembre 2011

SAN GIOVANNI IN FIORE 5 RAGAZZI PERDONO LA VITA IN UN'INCIDENTE STRADALE; OGGI L'AUTOPSIA DI UNO DEI CORPI.

E' successo nella notte di Natale, a San Giovanni in Fiore, nell'altopiano Silano della Calabria, sulla S.S.107, intorno alle 1,30 di notte. Un' utilitaria con cinque giovani a bordo, a perso il controllo ed e' andata a sbattere contro un guardarail, finendo la sua corsa in un frontale con un Suv, Hunday Santa Fe. Nella tragedia hanno perso la vita Robert Laurenzano, il fratello Frank, 22 anni, Domenico Noce, 20 anni, che era alla guida della Wolkswagen Lupo, Samuele crivaro e la 15enne Emanuele Palmieri. 
I cinque giovani dopo aver terminato la tradizionale cena di vigilia, con le rispettive famiglie, si sono messi in viaggio per recarsi da un loro amico, nei pressi di San Giovanni in Fiore, cosicche' sotto la pioggia e la scarsa visibilita', il giovane vent'enne, alla guida ha perso il controllo dell'autovettura, sbattendo contro un guardarail della corsia opposta, prima di essere travolta dal Suv, sul quale si trovava a bordo una famiglia di Crotone, padre e madre rispettivamente, 42 e 38 anni e i due figli, dove sono rimasti gravemente feriti. L'uomo prurtroppo e' stato iscritto nel registro degli indagati, dove in un atto del genere, che tra l'altro ci sono delle persone decedute, il conducente dovra' incaricare un perito, che assistera' all'autopsia che sara' eseguita sul giovane Robert Laurenzano. La procura di Cosenza per ora non potra' dare il suo esito sull'indagine, in riguardo anche alla documentazione in possesso sul conducente del Suv, per eventuali risultati effetuati dall'alcool test, eseguiti in ospedale dopo l'incidente e non sul posto con l'etilometro.

Le cinque giovani vittime erano amatissime da tutti, anche perche' i due fratelli avevano tirato su una band. Le ricorda il popolo di facebook, dove hanno istituito diversi gruppi come: "Per sempre nel cuore" e "Piccoli Angeli" dove con i loro commenti hanno invaso il social network, soprattutto di ragazzi della loro eta', coetanei che hanno espresso la loro tristezza, il loro dolore, per una tragedia che ha colpito il paese intero.
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venerdì 23 dicembre 2011

LONGOBUCCO: UN PICCOLO PAESINO DELLA SILA CONSERVA SEMPRE LE TRADIZIONI DI NATALE E CAPODANNO.

Longobucco e' un paesino della Sila l'altopiano Calabrese ricoperto in questo periodo di bianco, la neve che decora e intona le feste Natalizie. In questo piccolo borgo, in provincia di Cosenza, le iniziative per queste feste sono tante, organizzati dai vari patronati locali, ma sopratutto dalla diocesi, in quanto, grazie al parroco Don Pino e' stato possibile realizzare piu' di un presepe dove tutti possono ammirare e grazie alla disponibilita' di alcuni volontari e' stato innalzato in piazza, un'albero enorme e accogliente, che opoi ricoperto di candida neve e' uno spettacolo vedere.

Inoltre in occasione della festa di Santa Lucia sara' possibile gustare, per tradizione,  all'uscita della messa, "la cuccia", un piatto tipico con grano e vino cotto, ma la cosa molto particolare ma soprattutto eccezzionale sara' il falo' (vedi foto) che verra' acceso sul sagrato della Chiesa Madre, " 'a focarina ru santu bomminu", dove intorno alla mezzanotte verranno aperti i regali, dove ognuno si potra' scambiare gli auguri.
. . . E per l'ultimo dell'anno avra' luogo la terza edizione del Capodanno in piazza, dove ci sara' tanta musica, balli e fiume di spumante per dare il ben arrivato al "Nuovo Anno" e infine non dimentichiamoci dei due concerti che si terranno a Longobucco e Destro, insomma delle feste all'insegna dell'allegria Calabrese . . . !!!
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domenica 18 dicembre 2011

NEVE IN CALABRIA: LA SILA SI RICOPRE DI BIANCO E PARTE COSI' LA STAGIONE SCIISTICA.

Forse finalmente e' arrivato, il freddo che tutti aspettavamo, infatti anche in Calabria arrivano i primi fiocchi di neve e la prima localita' ad essere ricoperta di bianco e proprio la Sila, dove oggi 18 dicembre 2011 sulle sue alture e nelle localita' turistiche di Camigliatello e Lorica, le temperature sono scese sotto lo zero.

Da sabato ha cominciato a nevicare sulle cime di Botte Donato e Montenero, dove sono stati reggiunti i 15 centimetri. Ha nevicato anche sulla Sila Crotonese e per i prossimigiorni si attendono delle forti nevicate in attesa dell'apertura della stagione sciistica. Comunque particolari difficolta' non dovrebbero esserci, anche per quando riguarda la viabilita' si scorre abbastanza bene sul tratto Salerno-Reggio C.
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giovedì 15 dicembre 2011

LOREDANA LECCISO: MADRINA DI ECCEZIONE AL GRAN GALA' DI TELETHON A CIRO' MARINA

L'altra sera a Ciro' marina a preso il via la serata di gala' di telethon, presso il teatro Alikia di Ciro' Marina, organizzata con cura dal coordinatore provinciale Raffaele Marasco e responsabile di Ciro' Marina Alfonso Calabretta, dove ha allietato la serata e ospitata come madrina d'onore la showgirl Loredana Lecciso, un personaggio del mondo televisivi dove ha preso la sua popolarita', oltre a giornalista per alcune reti locali e diventata famosa grazie alla sua relazione con il noto cantante Al Bano, dove ha avuto due figli. Sicuramente come madrina a questa serata importante fara' da richiamo per un numeroso pubblico.
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martedì 13 dicembre 2011

RICETTE CALABRESI DI NATALE: PESCE SPADA ALLA GHIOTTA.

Piscispata a' gghiotta in dialtetto Calabrese o meglio pesce spada alla ghiotta, e' una ricetta tipica della Calabria, dove il pesce spada e uno dei tanti protagonisti della gastronomia calabrese, per la prelibatezza delle sue carni, ma anche per la caratteristica della sua pesca.

INGREDIENTI:

  • 300 gr. di pesce spada.
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva.
  • 200 g di patate
  • mezza cipolla.
  • pomodori pelati q.b.
  • 7 olive verdi.
  • 1 cucchiaio di capperi.
  • peperoncino piccante. 
  • basilico.
  • sale.
  • pepe nero.
PREPARAZIONE:

Rosoliamo in una casseruola la mezza cipolla, aggiungendo tutto il resto: le olive verdi, i capperi dissalati, i pomodori pelati, peperoncino, sale e pepe nero. Cuociamo per circa 30 minuti a fuoco lento e poi aggiungiamo le due fettine di pesce spada facendo cuocere per circa 5 minuti abbondante. Intanto sbucciamo le patate, tagliamole a fette e aggiungiamo al pesce insieme anche al trito di basilico, amalgamiamo bene ed il nostro pesce spada alla ghiotta e pronto per essere servito a tavola.
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venerdì 9 dicembre 2011

UN CALABRESE A LONDRA. GUARDA IL VIDEO.

Una bella esperienza passata a Londra, dalla lontana Calabria sino alla regina d'Inghilterra, al Big Ben  e all'immensa ruota panoramica.

GUARDA IL VIDEO.
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giovedì 24 novembre 2011

PASTA FATTA IN CASA ALLA CALABRESE: I CAVATELLI FATTI A MANO. GUARDA IL VIDEO.

In questo post, voglio presentarvi la santa pazienza di una donna Calabrese a preparare i U'gnjt'lucchi, cavatelli  fatti a mano, dove con pochi ingredienti e tanta passione, tutto diventa una festa.


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CIRO' MARINA: EURODIVERTIMENTO RIAPRE A NATALE PER LA GIOIA DEI PIU' PICCINI.

Quest'anno e' davvero un'esclusiva, quello di Eurodivertimento, il parco giochi allestito nel porto di Ciro' Marina, per la gioia dei piu' piccoli. Un'apertura straordinaria che insieme a voi vuole condividere il Natale cosi' restera' aperto dal 27 novembre 2011 al 07 gennaio 2012.

Non manchera' il miniavion e per i piu' grandi il tirasegno, ci sara' anche il carrello dei panini con le sue specialita' Calabrese, dalla salsiccia al prosciutto arrosto, dai peperoni con patate ("pipi e patat") alle buonissime crepes, per concludere una divertente serata in compagnia di EURODIVERTIMENTO.

Diventa amico di Eurodivertimento su facebook.
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martedì 22 novembre 2011

PANDORO E GELATO, LA NUOVA TENDENZA DEL NATALE 2011 ARRIVA DALLA CALABRIA E SI CHIAMA "PANGELATO".

La nuova tendenza del Natale 2011, arriva dalla Calabria e precisamente dalla Calippo Gelateria di Pizzo, in provincia di Vibo Valentia, un'autentica delizia farcita con cremoso mantecato preparato con latte fresco e si chiama Pangelato. La sua lavorazione viene eseguita a mano e curata in tutte le sue fasi, affinche' la sua bonta' si mantiene nel tempo per il suo consumo, tutto l'anno.

 In parole semplice e' un mix del classico Pandoro e gelato, che ha gia' conquistato molti paesi del Nord Europa come Svezia, Finlandia e Norvegia, dove in questi paesi avviene l'export della Gelateria Calippo di Pizzo. Questo prodotto nacque nel vicino 2009, l'anno di produzione della gelateria,  per volonta' di creare qualcosa di particolare per la ricorrenza del Natale. All'inizio furono prodotti circa 300 pezzi, ma poi vista la successa realizzazione della novita', si e' ampliata sempre di piu' la sua produzione, allargando di conseguenza anche la sua gamma che va dal "Nocciola e zuppa inglese", "Noce con fichi di Calabria", "Cioccolato e Vaniglia" e la novita' di quest'anno il "Tiramisu'", dove solo nelle prime due settimane di novembre 2011, sono stati venduti circa 5.000 pezzi e si conferma il prodotto piu' Trendy e innovativo delle feste Natalizie. Il suo stabilimento in Calabria si estende su una superficie di 9.000 mq e i suoi impianti ad elevata produttivita', consentono una produzione di 1.500 tonnellate di miscela gelato, dove la Gelateria Calippo sceglie le migliori materie prime della sua terra di origine, non aggiunge grassi idrogenati e usa solo panna fresca e latte italiano di migliore qualita'. E inoltre per completare la sua gamma, l'azienda Calabrese offre una linea senza glutine per chi soffre di celiachia.
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giovedì 17 novembre 2011

MERCATINI DI NATALE A SCILLA

Una bella iniziativa e' stata intrapresa dai comuni di Scilla e Frangipane, in collaborazione con l'assessorato al turismo, Confesercenti e numerosi Enti locali, organizzano mercatino e fiera di Natale, nel centro storico di Scilla dal 08 dicembre al 06 gennaio 2012, dove la manifestazione sara' allietata da musiche, cori, spettacoli di burattini per i piu' piccini, mostre, artisti di strada, Babbo Natale e vari stand con artigianato.

Presepi di legno, ceramiche, candele profumate e tutto cio' che puo' addobbare un Natale. Tutto questo scenario, sara' il decoro del castello dei Ruffo a Scilla in provincia di Reggio Calabria, una localita' che per l'evento e la conformita' del paese, il territorio sara' simile ad un vero e proprio presepe, unico nel suo genere, capace di attrarre visitatori da ogni parte della Calabria. Ci saranno inoltre degli stand gastronomici, con prodotti marcati "made in Calabria", sara' previsto un convegno che avra' come tema,  tema, l'enogastronomia, un valore in piu' a carattere promozionale per la degustazione di prodotti tipici locali con la presenza dei produttori locali.
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sabato 12 novembre 2011

BEAUTIFUL DOPPIATO IN CALABRESE. GUARDA IL VIDEO.

 . . . E non poteva mancare nel repertorio delle nostre parodie calabresi, qualcosa di piu' serio, dopo i cartoni animati passiamo alle telenovele, la piu' popolare, la piu' seguita e la piu' amata . . . ora a voi in esclusiva versione Calabrese, in versione reggitana davvero divertente . . .



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domenica 6 novembre 2011

IL PRANZO DI NATALE COSA METTIAMO SUL TAVOLO E COME LO VOGLIAMO IN CALABRIA

Come tutti sappiamo stiamo per avvicinarsi ad una delle tante feste attese per eccellenza, IL SANTO NATALE, la ricorrenza cristiana piu' bella dell'anno, dove rappresenta quella festa che riunisce parenti e amici. Una ricorrenza di profonda spiritualita' che conserva nelle tradizioni e nelle credenze, qualche traccia di origine pagane e uno degli elementi piu' essenziali della Nativita', resta il pranzo di Natale. In Calabria nei tempi antichi, si usava riunirsi al tavolo imbandito solo dopo la mezzanotte, dove si usciva dalla chiesa e a notte fonda ci si accasava per ricompensarsi del digiuno della mezzanotte. Da un bel po' di tempo pero' questa usanza e passata di moda, sia per l'orario un po' insolito per ritrovarsi al tavolo, una tradizione pero' che non si poteva certo rinunciare e cosi' si rinvio' questo festoso cenone al giorno dopo e precisamente a mezzogiorno del 25 dicembre, nasce cosi' il pranzo di Natale, e da qui nasce cosi' la nobile passione dei buongustai di addobbare il tavolo natalizi, non con il solito cotechino che usano fare al nord, ma con pietanze Calabresi, molto piu' genuine e molto piu' nutrienti.

COME PREPARARE UN PRANZO DI NATALE ALLA CALABRESE:

Per prima cosa, come tutti i pranzi di Natale o simili, un buon e non abbondante antipasto farebbe gola, si potrebbe partire cosi' con la tradizionalissima 'nduja calabrese, insaccati, formaggi tipici locali, come ad esempio un buon pecorino Crotonese o un buon formaggio misto (latte di mucca e latte di pecora), molto dolce e se non tanto stagionato, preferito anche dai bambini, mettiamo poi tra i nostri antipasti, delle buone melanzane a filetto sott'olio e un piattino con della sardella ammorbidita con un goccio di olio di oliva. Passiamo poi ai primi, dove la tradizione vuole che ogni massaia o per meglio dire, donna di casa, deve essere in grado di preparare la pasta fatta in casa e per di piu' in quindici diverse maniere: dai classici "maccarruni a ferretti", ai "strangugghjapreviti", taglierini, fettuccine, lasagne e cosi via. Molto abbondanti e prelibati anche i secondi piatti, sia a base di pesce che a base di carne, dove per il pesce andiamo dal capitone, al baccala', ed altro e per passare poi alla carne con un buon tacchino o cappone, oppure un bel vassoio di capretto in umido o una bella grigliata mista di maiale. Ma mi raccomando pero' . . . non abbuffiamoci troppo, con gli antipasti, con i primi e con i secondi, perche' dobbiamo lasciare un po' di spazio per i classici dolci natalizi calabresi, che non possono certo mancare sulla nostra tavola. Ed e' proprio qui che avrei qualcosa da dire, tanto business, a Natale, dove i media riempiono i nostri occhi con i classici panettoni e pandori, dove in realta' non hanno mai attratto l'attenzione dei buongustai ma solo la massa. In calabria certo non mancano i panettoni artigianali arricchiti con canditi di cedro e bergamotto, portando il "made in Calabria" in tutto il resto del mondo, ma i dolci che tradizionalmente si distinguono di piu' sono per eccellenza, i pregiatissimi torroni calabresi, i crustoli, la pasta melata, i mostaccioli, i 'nzulli (dolci croccanti alle mandorle) . . . e mi raccomando non fatevi mancare in tutto questo "ben di dio" . . . una buona bottiglia di Ciro' Rosso.
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CALABRESI NEL MONDO: VINO CALIFORNIANO FATTO A NEW-YORK DA UN CALABRESE. GUARDA IL VIDEO.

Salve, in questo video, voglio mostrarvi la passione, la tradizione e la cultura di un Calabrese verace, dove insieme ad altri compaesani hanno fondato la "Garage wine contest Italy", un luogo, cioe' un garage, dove si ritrovano per preparare, degustare e farci partecipi della loro passione con questi video. La passione per le cose genuine, genuine perche la produzione del vino da lui fatta in America, come spiega nel video, non contiene solfiti, elaborato in modo naturale e la sua conservazione avviene senza macchinizzazione, dove inoltre partecipera' alla "fiera del vino a Genova".


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giovedì 3 novembre 2011

DOLCI DI NATALE: IL TORRONE CALABRESE. GUARDA IL VIDEO.

Il torrone come tutti sappiamo nasce a Cremona ma ha preso le sue sempinze anche tra Reggio C. e Messina, e in questo video voglio farvi vedere passo passo la sua lavorazione.



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CROTONE: OPERAZIONE DEI CARABINIERI E DELLA GUARDIA DI FINANZA, UN DURO COLPO ALLA 'NDRANGHETA CON LE OPERAZIONI "PUMA E CORTO CIRCUITO".

Nella mattinata del 03 novembre del 2011 i Carabinieri della stazione di Crotone ed i militari della guardia di finanza di Catanzaro, hanno dato un duro colpo di coda alla 'ndrangheta calabrese, dando esecuzione stamane a delle misure preventive a carico della cosca Maesano di Isola Capo Rizzuto, ponendo sotto sequestro alla stessa cosca, beni mobili e immobili per un valore di 4 milioni di euro, che le forze dell'ordine hanno denoinato questa operazione:"Corto Circuito", che hanno preso spunto da due operazioni finanziarie eseguite da alcuni membri della famiglia "Puccio", ritenuta affiliata al clan Maesano, sulle quali la Banca d'Italia aveva gia' qualche sospetto. L'operazione e' avvenuta in localita' Botricello, l'ultimo paese della provincia di Catanzaro.



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martedì 1 novembre 2011

VIDEO DOLCI CALABRESI: FICHI RIPIENI CON MANDORLE E NOCI. GUARDATE IL VIDEO.

Ciao a tutti, come tutti sappiamo e come ogni hanno ci stiamo avvicinando all'unica festa per eccelenza per i suoi gusti e tradizioni in ogni luogo d'Italia e in questo post, voglio davvero presentarvi una ricetta unica di tradizione e cultura Calabrese, molto buona e anche . . . un po' calorica. I Fichi ripieni di noci e mandorle, in questo video illustrato passo passo la sua procedura. Mi raccomando fatemi sapere la sua bonta' . . .




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lunedì 31 ottobre 2011

LIQUIRIZIA DI CALABRIA: FINALMENTE DOPO TANTO ARRIVA LA DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA (DOP).

La Calabria forse e anche un po' rinomata per la sua liquirizia, un prodotto che e' andato sempre di piu' a migliorare negli anni, con la sua unicita', e' finalmente dopo un po' di burocrazia e una lunga fase di istruttoria ha avuto il suo riconoscimento ufficiale con il sigillo DOP dell'Unione Europea, definita da tanti "la principessa di Calabria", diciamo un'altro prodotto, afferma il presidente regionale della Coldiretti, che va a colmare "il paniere" delle nostri produzioni Calabresi che ci fregiano ancora una volta con il marchio Europeo. Un marchio, dove dara' la sua particolarita' al prodotto ed evitare che altri prodotti possano essere messi sul mercato, ed essere spacciata per liquirizia Calabrese. 

Un'altro prodotto legato alla sua terra, alle sue tradizioni, dove questo prodotto, dopo questo grande pregio possa andare avanti ed aprire nuove strade ad altre filiere nella nostra regione, forse anche per dare una mano all'economia che affligge questa bella regione, ricca di cultura e prodotti unici nel suo genere, come appunto la liquirizia.
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sabato 29 ottobre 2011

I CHIPS SBARCANO IN CALABRIA A CIRO' MARINA. GUARDATE IL VIDEO.

Ve li ricordate i Chips, non so come ma ce li siamo trovati in Calabria e precisamente a Ciro' Marina, sulla 106, ad inseguire un vecchio 128, si sono proprio loro . . . che pero', stavolta parlano il calabrese . . . guardate il video vi farete la pipi' addosso . . . per chi capisce il Calabrese, giustamente . . .







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venerdì 21 ottobre 2011

TRE UOMINI E UNA GAMBA DOPPIATO IN DIALETTO CALABRESE.

Ve lo ricordate il film di aldo giovanni e giacomo, tre uomini e un gamba? beh . . . stavolta torna, ma in versione Calabrese. GUARDATE IL VIDEO.



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I CRUSTOLI ALLA CALABRESE, L'ANTICA RICETTA CONSERVATA NEL TEMPO.

Ci stiamo avvicinando anche quest'anno, alla festa di Natale, una di quelle feste tanto attese, sia per ricordare la nascita di Gesu', ma sopratutto per asaporare le delizie del periodo. E in Calabria di delizia c'e' ne tante, anche perche' il Natale in Calabria e cosi' caloroso che non dovrebbe andarsene mai.

In questo post, voglio darvi una delle tante antiche ricette di un dolce tipico Calabrese, dove e' rimasta conservata nel tempo da antiche tradizioni e tramandate fino ai nostri tempi. "I CRUSTOLI CALABRESI".

ingredienti:

  • 1kg di farina di grano duro
  • 1kg di farina 00
  • 500 gr. di zucchero
  • la scorza e il succo di tre arance
  • 1 bicchierino di anice
  • 250 gr. di olio
  • 200 gr. di vino rosso
  • 200 gr. di acqua
  • una bustina di cannella in polvere
  • una bustina di chiodi di garofano macinati
  • 3 bustine di lievito bertolini
  • un pizzico di sale
  • olio per friggere
  • miele e vino cotto
PREPARAZIONE:

Inanzitutto per prima cosa mettiamo tutti gli ingredienti insieme che sopra vi ho elencato e creiamo un bell'impasto, se quest'ultimo dovesse risultare troppo secco aggiungiamo un po' di vino o olio. Quandoo l'impasto e venuto a dovere omogeneo e non piu' secco, formiamo dei rotolini della larghezza di un dito e di una lunghezza di un metro circa, tagliamo dei piccoli cilindretti di circa 5 centimetri e con una forchetta facendo un po' di pressione sul cilindretto creato, facciamolo ruotare verso di noi, dandogli la sua forma. Dimenticavo, per fare tutto cio' usiamo una bella spianatoia di legno, per poterci lavorare, quindi facciamo riposare i nostri cilindretti creati con l'impasto, e facciamoli friggere in abbondante olio caldo. Una volta scolati li passiamo nel miele caldo insieme al vino cotto. Per quest'ultima fase occorre circa 1 kg di miele, che andiamo a versare in un pentolino insieme al vino cotto, che facciamo scaldare con un bicchiere d'acqua, griamo il tutto con un mestolo di legno per far aderire tutta la glassatura, immergendo anche i crustoli (cilindretti fritti nell'olio) ancora caldi. Ed ecco che la nostra ricetta dei Crustoli Calabresi e' pronta, provateli sono davvero una delizia ed e' una ricetta molto particolare.

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domenica 16 ottobre 2011

SILVIO BERLUSCONI DOPO LE ESCORT, S'INNAMORA DI UNA CALABRESE E GLI DEDICA UNA CANZONE: "LAURETTA MIA". GUARDATE IL VIDEO.

Silvio Berlusconi, finalmente dopo tanto scandalo con le Escort, comincia ad avere un po' di dignita', s'innamora di una calabrese e gli dedica una canzone . . . "LAURETTA MIA" . . .


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SHREK CANTA IN CALABRESE: "OILI', OILA' & TATA CA' MORU".

E dopo Heidi e topolino non poteva mancare che lui con il suo amico dj per cantarci un po' di tarantelle calabresi . . . SHREK . . .


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SFORMATO DI PATATE ALLA CALABRESE CON SALSICCIA E PROVOLA.

Una buona ricetta Calabrese davvero sfiziosa e sicuramente golosa a tutti potrebbe essere un buon sformato di patate, con un eccezzione che invece di mettre la classica mozzarella e prosciutto cotto, lo faremo alla Calabrese con salsiccia e provola, davvero molto buono.

Ingredienti x 4 persone: 

  • 10 patate medie
  •  4 uova
  • 80 gr di burro
  • 100 gr di pan grattato
  • 100 gr. di parmigiano reggiano
  • una salsiccia calabrese
  • mezza provola calabrese
  • sale
  • noce moscata
Preparazione:
  
Innanzitutto peliamo le patate, laviamole e mettiamole a lessare, nel frattempo andiamo a sbattere le 4 uova. Prendiamo la salsiccia e tagliamola a cubetti, la stessa cosa facciamo con la provola. Una volta lessate le patate, con una forchetta e con uno schiacciapatate in un recipiente andiamo a preparare il composto, versando le 4 uova sbattute, il burro, la salsiccia e la provola a dadini, il parmigiano reggiano grattuggiato, il sale q.b., assaggiamo di tanto in tanto, in modo da non farlo troppo saporito, magari meglio sciocco per poterlo aggiungere, aggiungiamo 30 gr. di pan grattato e della noce moscata, endiamo cosi' a mescolare tutto il composto, pronto per essere infornato.

Prendiamo poi una teglia e una volta imburrata andiamo a spargerla con del pan grattato e diniziamo a fare i nostri strati di patate, mettiamo ad una temperatura di 200° per circa 50 minuti, ed il nostro sformato di patate con salsiccia e provola e pronto per essere servito al tavolo.
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sabato 15 ottobre 2011

VIDEO: COME FARE IN CASA LE VERE SALSICCIE ALLA CALABRESE.

In Calabria la produzione di salumi e qualcosa di particolare come le salsicce di maiale. La ricetta per fare le vere salsiccie alla Calabrese non e' molto semplice, anzi ha bisogno di molta cura, e non solo ma quando arriva il momento di preparare il tutto e come se fosse una festa, come potete vedere nel video, intanto vi do' gli ingredienti e la sua preparazione in tutti i suoi dettagli.

INGREDIENTI:

  • carne magra e grassa di maiale
  • budelle strette  e lunghe di maiale
  • pepe rosso piccante
  • sale
  • semi di finocchio
  • un bicchiere di vino
  • imbuto a bocca larga 
  • un recipiente di coccio.
PREPARAZIONE: 


Prima di tutto, per fare le salsiccie, bisogna utilizzare la carne magra e grassa tagliarla a mano, in piccoli pezzetti e dopo aver fatto una bella montagna di carne, amalgamiamo bene  con del sale, pepe rosso e semi di finocchio selvatico e per il condimento bisogna assaggiare il tutto per potersi regolare sulle dosi.

Quando la carne e ben amalgamata e condita andiamo ad aggiungere il nostro bicchiere di vino, a questo punto lasciamola riposare per una notte intera ed il giorno dopo servendosi dell'imbuto a bocca larga andiamo a riempire, con la carne,  le budelle che avremo lavato e ben spurgato. Chiudiamo le estremita' delle budelle con dello spago, per non far fuoriuscire il trito ed una volta riempite e creata la nostra salsiccia andiamo a punzecchiare con ago, in modo da far fuoriuscire l'aria formata durante il riempimento.

Infine il procedimento finale sara' quello di farle asciugare, appendendole ad una pertica per circa 30-400 giorni, dopodicche' andranno riposte in un recipiente di coccio, ricoprendole di olio e grasso, le nostre salsiccie cosi'  saranno pronte, per essere degustate.









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mercoledì 12 ottobre 2011

VIDEO: ISOLA DI CAPORIZZUTO, CROTONE, LE IENE DI ITALIA UNO, VENGONO ASSALITI E CACCIATI VIA DAL PAESE.

Le Iene, il programma di Italia Uno, questa volta ha trovato pane per i suoi denti.

E' successo in Calabria e precisamente in un piccolo paesino sulla costa jonica, ad Isola di Capo Rizzuto, dove inviati per scoprire o meglio per scoprirne di piu' sulle case abusive, dove pero' hanno trovato la peggio, in cui gli abitanti del paese, li hanno presi a sassate, cacciandoli via dal paese, con minacce e insulti.


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mercoledì 5 ottobre 2011

TOPOLINO E PAPERINO DOPPIATI IN CALABRESE.

. . . NON POTEVANO MANCARE LORO NELLE PARODIE DEI DOPPIAGGI CALABRESI DEI CARTONI ANIMATI.



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martedì 4 ottobre 2011

CROTONE E LA SAGRA DEL MOSTO COTTO.

Si e' rinnovata anche quest'anno "la sagra del mosto cotto" che si e' svolta a Crotone il 2 ottobre al Farmer Market, un tipico prodotto autunnale, dal sapore e profumo straordinario, dove oltre ad essere utile in cucina ha effetti benefici contro i malanni di stagione, mal di gola, tosse.

Il mosto cotto, dalla parola stessa e il prodotto che si ricava dalla pigiatura dell'uva da vino e deve avere una gradazione non inferiore all'8%. Come vedremo abbiamo tre tipi di mosto che si ottiene dall'uva. Il primo e: il mosto muto, di cui la fermentazione troppo alcolica e' arrestata tramite particolari pratiche enologiche, il mosto concentrato, che sarebbe la disidratazione del mosto muto senza caramellato ed infine abbiamo il nostro mosto cotto che viene fuori eliminando l'acqua dal mosto muto e riscaldando il composto fino ad ottenere un prodotto carammelato.
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NUOVE INIZIATIVE IN CALABRIA CONTRO L'AUMENTO ILLEGGITTIMO DELLE POLIZZE ASSICURATIVE AUTO.

Finalmente qualcuno e da qualche parte, ha avuto il coraggio e la costanza di ribellarsi agli aumenti annuali delle RCA. E successo in Calabria  dove in una conferenza stampa in questi giorni, il presidente regionale dell'associazione dei consumatori, ha deciso di smuovere un po' le acque sugli aumenti illeggittimi delle polizze auto in Calabria. E proprio lei Cinzia Mosella ha subito avviato una raccolta per sottoscrivere una  petizione popolare da presentare al Parlamento Europeo avente come oggetto l'eliminazione della discriminazione tariffaria applicata dalle compagnie assicurative agli automobilisti calabresi.

Tre saranno le iniziative promosse dalla Federconsumatori tramite l'adesione al comitato "Mo' bast!", per contestare appunto questi aumenti illeggittimi e costanti, di cui la stessa Federazione ha avviato una "class action" contro due compagnie assicurative nei confronti dei cittadini calabresi, per cui nel prossimo dicembre ci sara' il pronunciamento del Tribunale capitolino ed in piu' si e' resa promotrice (la Federconsumatori) nella campagna di sensibilizzazione promossa dal Comitato "Mo' bast!" che oltre a quella calabrese raggtuppa anche le sedi di campania e puglia, scagliandosi contro queste compagnie assicurative che continuano a praticare intollerabili differenzazioni geografiche nei confronti degli assicurati, discriminando di fatto i cittadini delle regioni meridionali. Infatti c'e' una sentenza che secondo l'articolo 11 della legge 99/1969, oggi trasfusa nell'articolo 132 del decreto legislativo 209/2005 (codice delle assicurazioni private), ha dichiarato la mosella, non e' previsto che il calcolo delle tariffe si debba basare sulle zone di residenza anzi al contrario perche' la stessa legge obbliga  le compagnie assicurative a contrarre le polizze richieste dai cittadini e inoltre a questa normativa si aggiunga la direttiva della Comunita' Europea 92/49 del 18 giugno 1992 che attraverso gli articoli 6, 29 e 39 stabilisce il principio della liberta' tariffaria rc auto e l'abolizione dei controlli dei preventivi al fine di favorire il consumatore.
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venerdì 30 settembre 2011

CROTONE: AVVISTATI DALLA GUARDIA DI FINANZA DUE GOMMONI DI CLANDESTINI.

Sono stati avvistati, per caso, in servizio di perlustrazione, da un elicottero della guardia di finanza, due gommoni di clandestini, vicino le coste ioniche e precisamente al largo di Capo Cimiti, nei pressi di Crotone. Una volta avvistati, gli immigrati sono stati affiancati da tre unita' navali due della guardia di finanza e una della guardia costiera, scortandoli successivamente nel porto di Crotone. Gli immigrati erano in tutto 89 di cui 48 uomini, 17 donne e 24 minori di varie nazionalita', afghani, pachistani, iracheni e siriani tutti in ottima salute alloggiando temporaneamente nel Centro di accoglienza Sant'Anna.
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lunedì 19 settembre 2011

I PUFFI DOPPIATI IN CALABRESE.


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domenica 18 settembre 2011

HEIDI E PETER DOPPIATI IN CALABRESE.


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martedì 6 settembre 2011

CALABRIA: LA DONNA NIGERIANA CHE RISCHIA LA LAPIDAZIONE SE VIENE RIMPATRIATA.

La Regione Calabria offre accoglienza a Kate Omoregbe, la 34enne nigeriana in attesa di essere scarcerata a Castrovillari e che rischia la lapidazione se rimpatriata perchè si è rifiutata di sposare un uomo più grande di lei e di convertirsi dal Cristianesimo all'Islam.
Il provvedimento di scarcerazione dovrebbe essere notificato oggi al direttore del carcere di Castrovillari, dove la donna ha finito di scontare una condanna per reati di droga (per i quali si è sempre professata innocente). Ancora il decreto non è arrivato all'istituto penitenziario. È giunto sul posto Pietro Romeo del Dipartimento servizi sociali della Regione Calabria che ha manifestato la disponibilità per accogliere la donna in Regione ed evitare che venga portata fuori dai confini regionali in attesa dell'eventuale espulsione, eventualità che si manifesterebbe non essendoci in Calabria Cie femminili. La legge prevede infatti che kate Omoregbe venga trasferita in un Cie, dove dovrebbe attendere il rimpatrio. Prosegue la campagna di solidarietà nei suoi confronti e la mobilitazione affinchè venga evitata l'espulsione. Nel suo Paese la donna nigeriana verrebbe lapidata.
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domenica 4 settembre 2011

LA CALABRIA E ANCHE POESIA.

"Due Passi in Calabria"



Aspra e bella 
suoni di voci estranee e amiche
greci mari.
Terra
dove incuria e amore
convivono nel sorriso
spiriti antichi
in terra bruciata
macchiata, d'aranceti verdi
irrigati con orgoglio
sotto il cocente sole
e cristallino mare.
Fieri
di certezze ereditate
popoloo e terra
 che incantano sguardi
rapiscono cuori.
Ascolto
silenziosa le ferite
nel racconto di una dignita'
che non l'ha causate.
M'inchino a sagge mura
ammirando un prezioso arco
di pietre antiche
fermo
nell'attesa di un riscatto 
per una terra e le sue radici.

                                                                                                                                       
                                                               
                                                                     Patrizia Ensoli.
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venerdì 2 settembre 2011

SOVERATO. UN'ALTRA PERLA DELLA CALABRIA.

Soverato è un comune di 9.622 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria.
È situato nella parte sud del golfo di squillace, distante circa 20 km dal capoluogo di regione. Rappresenta il polo turistico più importante sulla costa jonica e proprio per la sua bellezza è definita "la perla dello Jonio".

Soverato è variamente distribuita nel territorio, è possibile distinguere tre zone contingenti, la prima sulla costa, la seconda, poco distante e leggermente distaccata dalla prima, in bassa collina e la terza, alla stessa altezza della seconda, rappresenta quel che rimane della vecchia Soverato (Soverato Vecchia). La popolazione è prevalentemente accentrata nella parte bassa della cittadina. L'area collinare abitata di Soverato prende il nome di Soverato Superiore.  Dal punto di vista storico, Soverato, sorge sul territorio che, a suo tempo, si dice sia stato occupato da un villaggio a cui la tradizione erudita locale ha attribuito il poleonimo, attestato solamente per il secolo XVII, di Poliporto, toponimo a cui sono stati attribuiti varie interpretazioni.
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SERRA PEDACE IN CALABRIA. LA LOCOMOTIVA ABBANDONATA DIVENTA UN RISTORANTE.

In Calabria le idee particolari sono sempre in primo luogo, come in questo paesino "San Nicola-Silvana Mansio", immerso nella bella Sila Grande, in una stazione a scartamento ridotto piu' alta d'Europa (1406 slm). Quattro vagoni abbandonati, sulla linea San Giovanni in Fiore-Cosenza,  fuori uso sono stati ristrutturati e rimessi adibendoli a bar-ristorante e paninoteca, con parcheggio adiacente alla stazioncina e un piccolo parco giochi per bambini. Insomma e' stato pensato proprio a tutto, e deve essere davvero particolare gustare i sapori tipici calabresi nel profumo delle pinete silane, rendendo il posto davvero unico, rispetto alla vita caotica delle nostre citta'.

Un posticino, insomma per chi andasse a visitare la Calabria da mettere nel proprio itinerario, un solo luogo dove si potra' gustare e visitare i posti incantevoli della montagna calabrese.
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giovedì 1 settembre 2011

IL BUON FORMAGGIO CALABRESE CHIAMATO: "PROVOLA".

Tra tanti sapori, ricette e tradizioni, dimentichevamo uno dei prodotti piu' prelibatii e squisiti che la bella Calabria possa far conoscere al mondo intero: "la provola", un buon formaggio morbido avvolticciolato in una cordiciella dal sapore squisito, usato inoltre come optional per tante ricette da far scioglere su piatti caldi.

Per la produzione della Provola si utilizza il latte crudo di vacca, filtrato e riscaldato fino alla temperatura di 35-38°C. Successivamente è aggiunto caglio in pasta di vitello e, dopo 30-40, minuti si procede alla rottura della cagliata. La massa così ottenuta è fatta riposare per circa 15-20 minuti, quindi si estrae il siero che è riscaldato a 65-70°C. Si rompe nuovamente la cagliata sulla quale è versato il sieroinnesto e poi il siero caldo, mescolando continuamente. La scotta che rimane dalla lavorazione della Ricotta, si aggiunge alla pasta fino a coprirla e questo per mantenere la temperatura e favorire la maturazione che avviene in 4-5 ore. La pasta matura è tagliata e lasciata su un tompagno per ulteriori 30 minuti. Si taglia ulteriormente a pezzetti, si immerge in acqua bollente e lavorata fino ad ottenere una striscia unica. Da questa si staccano delle porzioni che lavorate a mano acquisiscono la forma tipica della scamorza. Appena prodotta, la scamorza è immersa in acqua fredda e, successivamente, in salamoia per circa un'ora. Le Provole sono fatte asciugare anche per alcuni giorni, per poi pronte per essere gustate accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso.
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lunedì 29 agosto 2011

CERSOSIMO ANTONIO E L'ARTE CONTEMPORANEA IN CALABRIA.

La Calabria oltre a bellezze incontaminate della natura, mare montagna e sapori, e anche arte dove la grecita' dell'arte contempla la jonicita' dello stile.

Infatti un piccolo paesino della costa jonica, Crucoli Torretta, viene illuminato dall'arte contemporanea di un grande scultore Cersosimo Antonio, nato a Crucoli nel 1945. Dipinge e scolpisce nel suo laboratorio di Crucoli Torretta dove da oltre 40 anni espone le sue opere in gallerie e fiere d'arte italiane ed estere. Le sue opere e i suoi capolavori fanno il giro di tutto il mondo.
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sabato 20 agosto 2011

CONSERVA DI MELANZANE ALLA CALABRESE.

In questo post vo parlarvi delle varie conserve calabresi che si fanno durante il periodo delle provviste, e in una di queste c'e' la conserva di melanzane.


Ingredienti:
Preparazione:

perfetta per accompagnare le grigliate -
Tagliate a dadini un kg di melanzane lavate, preferibilmente violette, senza spellarle, ma eliminando il picciolo e il
pezzo di polpa sottostante. Mettete i dadini di melanzana in una ciotola, copriteli con aceto bianco e fate riposare
per 2 giorni. -
Estraete i dadini di melanzana dall'aceto, strizzateli bene e trasferiteli in vasi di vetro puliti. Aggiungete in ogni
vaso qualche fettina di aglio, 3 o 4 peperoncini piccanti, un paio di ciuffi di finocchietto, una spolverata di origano
e poco sale. -
Riempite fino all'orlo i vasi con olio extravergine d'oliva, in modo da coprire completamente tutti gli ingredienti.
Sigillate con i coperchi e sterilizzate immergendo i vasi in acqua a leggera ebollizione per un'ora. Conservate in luogo fresco e asciutto e consumate le conserve casalinghe entro 3-4 mesi. -
e un ottimo contorno per le grigliate sia di carne, sia di pesce, ma anche una golosita per l'aperitivo.
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lunedì 15 agosto 2011

CRUCOLI E LA SAGRA DELLA SARDELLA 2011.

Anche quest'anno l'attesa e bella manifestazione dedicata alla "sardella", prodotto tipico calabrese, ha il suo successo. La sagra della sardella non è solo una festa, ma è anche un momento in cui un paesino arrampicato sulle colline, si risveglia in tutta la sua frizzante allegria. C'è la musica e la voglia di festeggiare tipica della gente del posto e il tutto ruota intorno alla prelibatezza gastronomica la cui ricetta, tramandata di generazione in generazione, anche se semplice sa unire la terra e il mare esprimendo l'anima di quella regione. La sardella viene offerta col pane o con la pasta, accompagnata da un ottimo bicchiere di vino sempre di produzione locale per permettere di gustarla a pieno. la gente viene da ogni dove, anche coi pullman per parteciparvi e non si può dire di avere gustato tutto fino in fondo.

Inoltre la manifestazione quest'anno come tutti gli anni e accompagnata da gruppi folkoristici, esibendosi su di un palco allestito nella piazza centrale, dove avvicinandoci ai bordi della piazza, possiamo scostare la montagna che circonda questo meraviglioso e caratteristico paesino del crotonese: "Crucoli".
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domenica 14 agosto 2011

CIRO' MARINA: LA CASA DI RIPOSO DIVENTA "DISCO-DANCE".

Sembra un paradosso, ma e pura realta', quello che doveva diventare una casa di riposo per anziani, a Ciro' Marina, in questi mesi di alta stagione, e tutto l'opposto.

Musica per l'estate, disco-dance e un mix di cocktail e l'ambiente che e' stato creato in quello che doveva essere "il paradiso della terza eta'". Una vera e propria discoteca all'aperto, dove con un'apertura straordinaria di solo sabato, riesce ad ospitare 6000/7000 persone, un numero che fa tanto discutere, su una realta' Calabrese dove all'insegna del business, non conosce limiti. La discoteca all'aperto Villa Fellini e' stata inaugurata nel mese di luglio, con la partecipazione e la presentazione del nuovo locale da parte dell'attore italiano, Tony Sperandeo e dell'ex pornostar Eva Henger, di cui lo Sperandeo oltre ad essere cittadino onorario della citta', sta cercando di far conoscere al mondo dello spettacolo queta perla immersa nel mar ionio, Ciro' Marina e le sue qualita'. Vari ospiti hanno fatto di intrattenimento di varie serate, come il dj Coccoluto e tanti altri.
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EQUITALIA IN CALABRIA SOVRASTA LE AZIENDE.

Oggigiorno una dura realta' che afflige il mezzogiorno, specialmente la Calabria, e il soffocamento di Equitalia contro le aziende , un triste "paradosso", come afferma il presidente degli edili Calabresi Francesco Cava a duro conflitto esistenziale in una terra che ha voglia di crescere cercando di superare qualsiasi ostacolo. Il rappresentante parla di aziende sane, che pur vincendo appalti pubblici e vantando crediti miilionari.

Cittadini onesti, che lavorano per la pubblica amministrazione, che quindi non possono “nemmeno” evadere le tasse e che spesso vivono solo del proprio stipendio: 1.500/2.000 euro se va bene. Mica quelli che dichiarano 25mila euro all’anno e poi tengono la barca ormeggiata a Cetraro. Sono famiglie che fanno i salti mortali per pagare le rata del mutuo della casa e la rata dell’auto per poi vedersela bloccare perché dieci anni prima non hanno pagato la bolletta dell’acqua. Sull’avviso di notifica c’è scritto Equitalia spa. La cartella arriva sotto Natale, insieme alla tredicesima. Geniale.
Succede in Calabria. Veramente succede in tutta Italia. Ma da queste parti – terra di perenne crisi e sottosviluppo – pesa come un macigno sulla già rachitica economia. Andando a colpire uno dei pochi settori – l’edilizia –  che fino a poco tempo fa creava un minimo di ricchezza. Ne sa qualcosa Francesco Cava, che oltre a essere presidente di Ance Calabria lavora nel settore delle costruzioni.
Alla fine di giugno, insieme al presidente degli edili cosentini Natale Mazzuca, aveva chiesto al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti la certificazione dei crediti vantati dalle imprese nei confronti degli enti locali e l’istituzione di fondi vincolati destinati a sanare la situazione di notevole disagio che vivono da tempo diverse imprese. Gli edili si sarebbero accontentati anche di un apposito credito d’imposta che consentisse alle imprese di compensare i debiti maturati nei confronti degli istituti previdenziali e assistenziali. E di Equitalia spa, ovviamente. Fino a oggi non hanno ottenuto niente.
Erano soluzioni studiate nel tentativo di risolvere un caso emblematico. Quello del consorzio di bonifica della piana di Sibari e della media valle del Crati: 40 imprese della provincia di Cosenza che hanno costruito impianti di irrigazione tuttora funzionanti, eseguito la manutenzione delle reti scolanti e bonificato pantani per un ammontare di oltre 25 milioni di euro ma che non sono mai state pagate. Ce n’è qualcuna che vanta crediti vecchi di 18 anni. Altre hanno dovuto affrontare pignoramenti, pagare interessi alle banche e interessi di mora mostruosi a Equitalia spa. Altre ancora «sono finite sotto strozzo o sono addirittura fallite», racconta con amarezza il presidente di Ance Cosenza Natale Mazzuca. «E non abbiamo ottenuto nulla», puntualizza.
Pare che il problema sia la mancanza di fondi. «Già – osserva Cava – siamo ancora al punto di partenza. A settembre cercheremo di trovare una soluzione con l’assessore». Per ora l’unico risultato è un misero protocollo d’intesa.  L’hanno firmato Ance Calabria e Fincalabra spa, società finanziaria per lo sviluppo economico della regione, attraverso i rispettivi presidenti Francesco Cava e Umberto De Rose. L’accordo è finalizzato a individuare soluzioni che possano accelerare il sistema dei pagamenti e a istituire un fondo per garantire l’affidamento bancario alle imprese in difficoltà finanziaria. Una goccia nel mare. I numeri forniti da Cava fanno paura: le imprese edili calabresi muovono qualcosa come 2 miliardi di euro.
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giovedì 11 agosto 2011

IL DIALETTO CALABRESE E I SUOI PROVERBI.

Chi zappa fujennu cogli chiancìennu
Chi zappa fuggendo raccoglie piangendo

'Un c'è atàru senza cruci e matrimoniu senza vuci
Non c'è altare senza croci e matrimonio senza voci (discussioni, calunnie)

Chi sta sperànza ad autrim veni la sira e canta la diana
Chi spera nell'aiuto degli altri quando è sera soffre la fame

'U fissa parra sempri 'u primu
Il primo a parlare è sempre il più fesso

A bona lavannara 'un manca petra
A buona lavandaia non manca mai la pietra

Chi tocca pici sinni 'mpracchia li mani
Chi tocca pece si sporca le mani

Si 'u 'mpriestu era buono ognunu 'mprestàva la muglièra
Se prestare giovasse, tutti presterebbero la moglie

'U latru è boia e l'arrobbàtu è 'mpisu
Il ladro fa il boia e il derubato viene impiccato

Giustizia e onestà (sanità) amàru chi nni circa
Giustizia e onestà (salute) guai a chi ne cerca

Amàru chi lu puorcu nun ammazza, 'a vidi e la disiddera 'a sasizza
Guai a chi non ammazza il maiale: poi vede e desidera la salsiccia

Ama l'amicu tua ccù li vizii sua
Ama l'amico tuo con i suoi vizi

Si 'a crapa sentìa la vrigogna 'un caminava ccù la cuda azata
Se la capra provasse vergogna non camminerebbe con la coda alzata

Fortuna e cauci 'nculu vjiatu che ni teni
Fortuna e calci in culo (raccomandazioni) beato chi ne ha

Va ppè s'annicari ed esci ccù lu culu chinu 'e pisci
Va per annegarsi ed esce dall'acqua con il sedere pieno di pesci (fortunato ad ogni costo)

Si 'a fatìga era bona l'ordinava lu miedicu
Se il lavoro facesse bene lo prescriverebbe il medico

'U pecuraru si' lu viesti 'e sita illu sempri ti feti de lacciata
Il pecoraro anche se si veste di seta, puzza sempre di siero

Stienni i piedi quantu è lu lenzuolo
Allunga i piedi per quanto è lungo il lenzuolo

Diu ti guardi 'e riccu cadutu e de pezzenti arricchisciutu
Dio ti guardi dal ricco decaduto e dal miserabile arricchito

Ccù patri e ccù patruni sempri tuortu e mai ragiuni
Col padre e col padrone, hai sempre torto e mai ragione

Chi ha sordi fa sordi, chi ha piducchi fa piducchi
Chi ha soldi fa soldi, chi ha pidocchi fa pidocchi

'U mangiari senza vivari è tronàri senza chiovari
Mangiare senza bere è come il tuono senza la pioggia


 


 
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GIOIA TAURO: ARRESTATO IL BOSS DELLA 'NDRANGHETA FRANCESCO PESCE.

Un nuovo colpo è stato inferto alla 'Ndrangheta: il boss Francesco Pesce, latitante da più di un anno, è stato arrestato martedì sera a Rosarno, nel Reggino. Pesce è stato rintracciato in un bunker trovato in una azienda agricola in campagna. A stringergli le manette ai polsi sono stati i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria e il Ros di Reggio Calabria. 

Ai Carabinieri che gli infilavano ole manette, il boss opponeva un ironico sorriso stampato sulle labbra. "Sono diventato un personaggio", ha detto detto agli agenti che lo accompagnavano in al carcere. L'arresto è stato effettuato dai militari del comando provinciale e del Ros di Reggio Calabria. Al momento della cattura Pesce era rimasto in silenzio.  Insieme al latitane, capo dell'omonima Cosca, è stato arrestato anche Antonio Pronestì, 44enne di Rosarno, responsabile di favoreggiamento personale con l'aggravante mafiosa e titolare della ditta Demol sud sas, dove era stato realizzato il bunker. La ditta era attiva nel settore delle autodemolizioni. Il bunker era munito di autorizzazione prefettizia per l'attività di deposito giudiziario. Nonstante i soli 32 anni, Francesco Pesce figurava già nell'elenco dei latitanti pericolosi. "Cicciu Testuni", figlio del boss ergastolano Antonino Pesce, è considerato il reggente della cosca della piana di Gioia Tauro. L'uomo era ricercato dal maggio del 2010, quando scattò l'operazione della Dda di Reggio Calabria "All inside" contro la potente cosca di Rosarno. Pesce è accusato di associazione mafiosa e molti altri delitti.
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domenica 7 agosto 2011

DELIRIOCALABRESE. L'ORGOGLIO DI ESSERE UN CALABRESE

Una delle tante bellezze della costa jonica e la CALABRIA, una terra piena di aforismi e posti incantevoli, come il suo mare, le sue montagne e i suoi sapori.
Siamo in toscana ormai da tanto tempo, qui abbiamo costruito una parte della nostra vita, ma le nostre origini il nostro sangue che scorre e sempre quello "CALABRESE".
Le ORIGINI forse il CALORE o magari le antiche TRADIZIONI, lontani dai nostri cuori hanno fatto scaturire in noi quel delirio di far conoscere la CALABRIA "a tutti, in tutto e per tutto".

Il nostro ritrovarsi tra compaesani, come se fossimo nella nostra terra. Diversi tra noi ma forse qualcosa che ci lega, l'amore per la nostra terra, abbandonata da qualcuno e messa in un angolo di mondo, aspettando che qualcuno si ricordi di Lei. Terra di pianti, tristezze e amarezze, che ha suo tempo nulla ha dato, non per questo dobbiamo rinnegare la nostra patria, mai e poi mai, qualunque sia la vostra terra, amatela, amatela, amatela . . .  anche da lontano.

. . . E da qui viene fuori il nome di ..."DELIRIOCALABRESE".
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LA CALABRIA E LO STEMMA DEI BORBONI.


Colonizzata nell'VIII secolo a.C. dalle popolazioni greche, questa regione conobbe un rapido sviluppo commerciale ed urbanistico, con centri quali Raggio Calabria, Sibari e Crotone. Nella prima met� del IV secolo, fu per� occupata dalla popolazione dei Bruzi, che diedero per lungo tempo il nome alla regione, divenuta il Brutium dei Romani, mentre Calabria indicava solo la Penisola Salentina.Durante le guerre puniche la popolazione locale si schier� contro Roma, ma cadde comunque sotto il dominio dell'Impero, che dal 132 a.C., inizi� a fondare le sue colonie, e la incluse nella III regione augustea.Con la fine dell'Impero Romano d'Occidente, questa zona conobbe un periodo di calma, durato fino fin sotto ai Bizantini (VII sec. d.C.), con i quali prese il nome di Calabria.I Longobardi la conquistarono e la annessero al ducato di Benevento, distruggendo l'unit� della regione, che venne ripristinata solo nell'885, dal generale bizantino Niceforo Foca, che scacci� saraceni e longobardi. Il sistema fiscale bizantino, per� oprresse le popolazione, continuamente scossa dalle incursioni marittime dei saraceni. Una ripresa della situazione locale si ebbe solo con i Normanni (1060), e successivamente con gli Svevi, ma gli Angi� riappensantirono il sistema di tassazione, ed introducendo il sistema del latifondo, finirono per compromettere la prosperit� della Calabria. Il sistema fiscale angioino fu sfortunatamente continuato dagli Aragonesi, causando una serie di rivolte contadine (1459) e la famosa rivolta di Tommaso Campanella (1599).Il governo spagnolo lasci� quindi il governo della regione ai baroni locali, con un proliferare di abusi di potere e prepotenze che prostrarono ulteriormente la popolazione. L'accanita resistenza contro la dominazione francese e la Repubblica Partenopea (1799), si accompagn� alla grande diffusione della Carboneria, e dopo il 15 maggio 1848, si ebbe in Calabria un'insurrezione antibobonica a cui ne segu� un'altra dovuta allo sbarco di Garibaldi (1860) a Melito di Porto Salvo.Cos�, seguendo le sorti del Regno di Napoli, anche la Calabria fu unita al regno d'Italia, con la pesante eredit� borbonica di arretratezza e miseria diffusa.
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sabato 6 agosto 2011

VISITA DEL PONTEFICE IN CALABRIA, IL PROSSIMO 9 OTTOBRE.

Sono già oltre 104mila le prenotazioni per la visita del Papa in Calabria, in programma per il prossimo 9 ottobre a Lamezia Terme. Lo ha reso noto il sindaco Gianni Speranza, incontrando i giornalisti questa mattina insieme al vescovo Luigi Cantafora, al prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci e al vicesindaco Francesco Cicione per illustrare lo stato dell'arte sui preparativi e la firma della convenzione tra il Comune e la Curia.  L'incontro si terrà nell'area industriale, che sarà interessata agli interventi necessari per predisporre l'allestimento del palco e gli spazi di accoglienza dei fedeli. Il Comune organizzerà anche un sistema di navette dal centro verso l'area dove Benedetto XVI celebrerà la Santa Messa e l'Angelus. La cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai Uno. «La visita del Santo Padre -ha auspicato il sindaco Speranza- non si ferma solo al 9 ottobre, ma sarà l'inizio di un percorso nuovo per la cittadinanza, che continuerà anche in futuro». Il vescovo di Lamezia, Luigi Cantafora, ha espresso in uguale intensità l'augurio che «la visita del Santo Padre segni una svolta per la terra lametina e tutta la Calabria, che serva a far emergere le energie positive e le risorse autentiche di questa città e della regione». Il pastore ha annunciato una sorpresa per il papa. «Una piccola comunità calabrese sta preparando un albero di Natale creato all'uncinetto per fare dono al Santo Padre» ha detto senza però voler svelare il nome degli autori. In occasione della visita del papa, il Comune di Lamezia Terme donerà alla curia un terreno su cui sorgerà la nuova chiesa che verrà dedicata a San Benedetto. Il Santo Padre benedirà la prima pietra. Subito dopo la cerimonia, Benedetto XVI pranzerà in episcopio con i componenti della Conferenza episcopale calabra e poi nel pomeriggio si sposterà in elicottero per una visita privata alla certosa di Serra San Bruno, dove pregherà con i padri. Da tempo aveva espresso il desiderio di pregare sulla tomba di San Bruno, suo conterraneo d'origine. Il prefetto Antonio Reppucci, che sta coordinando le operazioni di organizzazione per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico connesse alla visita del papa, ha auspicato da parte sua che, dopo l'ultimo periodo segnato da omicidi efferati proprio nel lametino, «la visita del Santo Padre costituisca un giusto momento di riflessione per chi pensa ancora di macchiarsi con fatti di sangue». Il rappresentante del governo ha inoltre espresso l'augurio che «la Calabria trovi, attraverso questo evento, quello scatto d'orgoglio necessario per recuperare i ritardi storici, anche sotto l'aspetto economico. È una terra -ha concluso- ricca di risorse» . (adnkronos)
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mercoledì 3 agosto 2011

UN GRANDE EVENTO CULTURALE E TURISTICO CALABRESE: "PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL".


Iniziata lo scorso 8 luglio e in programma fino all’8 settembre prossimo (con ben 42 concerti in cartellone sul main stage in 2 mesi di programmazione e tantissimi eventi culturali correlati, quali Aperitivi in Jazz e Jazz Club, Guide all’ascolto, mostre e degustazioni),  continua registrando ogni sera il “tutto esaurito” la 10° edizione del Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante in ben 30 località calabresi che domani sera, martedì 2 agosto, effettuerà il suo simbolico “giro di boa” nel segno del circuito regionale del Calabria Jazz (la “cinque giorni” ideata dal direttore artistico Sergio Gimigliano, che, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sta idealmente unendo le cinque province calabresi con i concerti dei migliori rappresentanti del jazz italiano).

Dopo le due tappe del mese di luglio - il concerto di Danilo Rea a Vibo Valentia e quello di Paolo Damiani a Taverna (CZ) – infatti, il Peperoncino Jazz Festival 2011 domani riprenderà il suo lungo tour musicale con il concerto di Francesco Bearzatti - risultato vincitore del Top Jazz di Musica Jazz nelle categorie “Miglior Disco” (con il progetto "X Suite for Malcolm") e “Miglior Formazione” (con il suo Tinissima Quartet) dell’anno ed eletto “Miglior Sassofonista” nei Jazzit Awards – in programma nello splendido cortile del Castello di Santa Severina (KR) alle ore 22.30.

Formatosi al Conservatorio di Udine e perfezionatosi a New York, dopo il successo del disco "X (Suite for Malcolm)" il musicista friulano in occasione del decennale del Peperoncino Jazz Festival proporrà il progetto Duke Ellington “Sound of Love”, un concerto in completa solitudine dedicato al più grande compositore della storia del jazz.

Bearzatti, che è senza dubbio uno dei sassofonisti più apprezzati d’Italia (come dimostrano le collaborazioni con George Coleman, Ben Riley, Kurt Rosenwinkel, Josh Roseman, Aldo Romano ed Emmanuel Bex), con questo progetto insegna che la musica di Ellington è bene conoscerla e accettarla al fine di riarrangiarla e renderla in modo del tutto personale.

Il sassofonista, estroso e divertito, aggiunge alla storia ancora un altro tocco personale attraverso l’esecuzione dei brani di Ellington con il sassofono e l’esecuzione di quelli a firma di Billy Strayhorn – che del Duca fu il più fedele collaboratore – con il clarinetto.

Dopo il concerto, a ingresso libero in quanto realizzato con il patrocinio del Comune di Santa Severina – paese da anni annoverato fra i “Borghi più belli d’Italia” - e della Provincia di Crotone e con il supporto della Libreria Cerrelli di Crotone, come da tradizione del festival musicale più piccante d’Italia, verrà dato spazio alle degustazioni, con la possibilità per gli spettatori di assaggiare i migliori vini calabresi inseriti nella Boutique Calabria Wines (degustazione a cura della FISAR di Cosenza coordinata da Tommaso Caporale).

Dopo la tappa crotonese, il Peperoncino Jazz Festival, che anche in questa sua 10° edizione si sta confermando, ancora una volta, come uno dei più importanti eventi culturali e turistici dell’estate calabrese, riapproderà nel cuore del Parco Nazionale del Pollino con il concerto del Malandro Brasil Quarteto in programma il 4 agosto a Laino Castello e con l’ormai tradizionale “tre giorni” all’insegna del Festival del Borgo di Laino Borgo, nella quale saranno protagonisti artisti del calibro di Leonardo Gambardella & Gianfranco De Franco e, a seguire, Mike Campagna (il 5), Luigi Iacuzio e, a seguire, Chrystal White (il 6) e Danilo Rea (il 7).
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I LAGHI DI SIBARI. "LA PICCOLA VENEZIA".


Si trovano nel centro della costa ionica in Calabria, e per la sua particolarita', bellezza e morfologia viene chiamata anche: "la piccola Venezia".

I Laghi di Sibari si estendono in una zona pianeggiante al nord della Calabria, meta turistica tra le più belle del sud Italia; diventano unici se si pensa al bellissimo panorama contornato dalla catena del monte Pollino, mare con acque cristalline, sabbia setosa di origine alluvionale e l'immensa quantità di verde che rendono questo posto un vero "regalo" di Madre Natura.

Conosciuti anche come uno dei più grandi porti del Mediterraneo con i suoi quasi 3000 posti barca, offre la possibilità di arrivare con il proprio yacht e attraccare direttamente davanti alla propria villa.

Quattro penisole snodano i Laghi di Sibari; ognuna di queste si compone di diversi condomini aventi dalle 30 alle 50 ville. Il complesso residenziale, per l´intero anno, è sorvegliato da un istituto di vigilanza, che si occupa di vigilare le abitazioni e vietare l'accesso ai non residenti.

Il villaggio è dotato di tutti i confort: bar, cinema, negozi, noleggio biciclette, etc...

Varie sono anche le attività sportive che si possono praticare: sci nautico, snorkeling, pesca subacquea, windsurf, equitazione, calcetto, corsi di vela etc...

Molti i posti da visitare nelle vicinanze: Marina di Sibari, Corigliano Calabro,Rossano Calabro, Trebisacce, Villapiana, Cassano allo ionio dove troverete le terme e le bellissime (ma poco famose) Grotte di S. Angelo.

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domenica 31 luglio 2011

L'AFFASCINO ED IL MALOCCHIO, UNA CURIOSA REALTA' CALABRESE.

Il malocchio è il vettore fondamentale de l' affascino, o meglio, uno stato di malessere transitorio, che un soggetto “Affascinatu” vive per un certo periodo di tempo, in virtù della carica di energia negativa che gli viene scaricata attraverso lo sguardo da parte di un' altro soggetto “Jatture” (attivo o passivo), o attraverso l'intervento di terzi, in questo caso si tratta di Nodi che sono delle forme potentissime di malocchio, confezionate su misura e queste se rinnovate possono durare anche mesi se non addirittura anni. Sin da piccolo sono stato a stretto contatto in una realtà dove la credenza in questa sorta di malefico è molto elevata , spesso si ricorreva all'antidoto per tutto questo ovvero: a “Li Spagni” o alle “Litanie” i “Carmi”, che altro non che sono una sorta di preghiere che se dette nel modo giusto sono in grado di scacciare il Malocchio.
Detto cosi può sembrare la solita storia che si basa sulle solite dicerie popolari, ma se leggerete attentamente comprenderete che in realtà tutto il materiale che mattero a vostra disposizione è del tutto inedito e fortemente interessante. Tutto nasce da una curiosità che negli anni si è trasformata in una vera e propria passione, portandomi a fare tante ricerche, iniziando dal luogo in cui vivo, e affrontando difficoltà di ogni genere, sono arrivato a conoscere alcune realtà (simili in certi aspetti alla quella tipica Calabrese) in vari posti dell'Europa Balcanica. Di tutto questo ne è valsa la pena, in quanto ora conosco diversi Carmi, Spagni e Litanie, che solo alcuni privilegiati potranno ascoltare ed' imparare tutto questo sapere non deve essere disperso, poiché se usato nel modo giusto è in grado di fare del bene.
Partiamo per ordine, ora andremo ad analizzare meglio punto per punto i vari elementi del Malocchio.
Se mi verrebbe posta la domanda: Quanti tipi di Malocchio esistono?
La risposta più semplice che mi varrebbe da dire è uno e tanti.
Perché uno, perché tanti. Uno perché fondamentalmente si parte da una base, che poi diventa tanti in base all'intensità, che può essere più o meno forte, nel caso dei nodi è fortissima.
Per capirci meglio definiamo una scala dove maggiore è il grado di malessere maggiore sarà il grado con cui andremo a definire il tipo di malocchio, e in base a questa forza di dominio del nostro corpo, diversa sarà la formula che servirà per espiantarlo e cacciarlo via.
Il malocchio si manifesta sotto varie forme, ed è istantaneo, perché nel momento che si viene colpiti, basta poco e si iniziano a sentire i primi effetti.
I sintomi più frequenti sono, sonnolenza, stanchezza, mal di testa, sconcerto, nausea e dolori di stomaco, mentre per quanto riguarda i nodi, i dolori si manifestano in modo improvviso sotto una forma di pungiglione che stazionerà nella stessa intensità per il tempo che dura il nodo in particolare nella schiena nelle braccia e nelle gambe.
Per quanto concerne i dolori che in questo stato di malessere si manifestano, c'è subito da chiarire una cosa, che è fondamentale, sia per una questine etica, sia per una questione di rispetto e onesta, nei confronti di chi sta leggendo questo scritto.
Qua non mi occupo di malattie e guarigioni miracolose, non si vuole carpire la buona fede di chi per motivi di salute si trova in una condizione di disperazione, e cerca una cura miracolosa, questo io non lo faccio, non sono un guaritore, un ciarlatano, uno che vuole approfittare delle disgrazie altrui, questo non lo ho mai fatto e non lo farò mai.
Chi può essere colpito dal malocchio?
Tutti potenzialmente possono essere colpiti dal malocchio, sia esseri umani che animali appartenenti ad una persona, ma anche oggetti inanimati i quali sono necessari allo svolgimento di un lavoro o una professione e per il mal funzionamento porta nervosismo e disaggi a colui che li deve usare.
Ora vediamo più particolare le varie categorie.
Esseri umani: Bambini in fasce; In questa fase si è molto vulnerabile in quanto ancora si è esseri puri in tutti i sensi, e di conseguenza si è inermi e facili da colpire. Bambini dai due anni in su fino ad una eta che si aggira fino a dodici tredici anni; in questa fase la vulnerabilità dei vari soggetti è ancora altissima. Adolescenti e giovani: in questa fase la vulnerabilità inizia a distinguersi da soggetto a soggetto, in quanto si è in una fase di cambiamento e di conseguenza alcuni sviluppano irrazionalmente una sorta di protezione maggiore, altri meno.
Soggetti adulti; e qua cambia tutto, un soggetto maturo è un a persona formata in tutti i sensi, di conseguenza irrazionalmente ha sviluppato una sorta di protezione contro queste energie, il problema è che non tutti hanno innescato il meccanismo di autodifesa, per tanto vi possono essere persone che alle quali l' affascino li colpisce in modo lieve, altri in modo più o meno forte, nel caso di alcuni in modo fortissimo.
Animali; gli animali domestici tipo cani e gatti, animali da stalla o da lavoro che hanno un padrone sono soggetti al' affascino per come lo sono gli esseri umani, in particolare i cavalli, i maiali e alcune razze di cane, meno vulnerabili sono le mucche o le capre, quasi invulnerabili sono i gatti rettili o gli uccelli.
Oggetti inanimati; questa è una categoria particolare in quanto qua succede una cosa paradossale che magari un qualsiasi oggetto che si usa quotidianamente non funziona solo con un determinato soggetto o piccolo gruppo di persone legate per un motivo, e non con altri.
Ora mano mano andremo a vedere chi lancia l' Afhascinu, e perché lo fa, come lo fa, cosa è un nodo, chi lo toglie “calma”, e soprattutto come lo calma, quali sono i riti, e come si tramandano.
Chi è il Jatture (colui che lancia il malocchio)? potenzialmente tutti, non esistono categorie discriminatorie, In modo attivo o passivo, tutti lo possiamo fare.
Sicuramente quelle persone che anno una base di cattiveria e soffrono di invidia hanno una particolare spiccatezza.
Perché si lancia il malocchio? Si lancia perché alla base si invidia fino ad odiare una persona, odiare fino al punto di scaricare tutto questo concentrato di odio o di invidia attraverso lo sguardo, sul soggetto da Affascinare.
Avvolte può capitare di fare il malocchio in modo passivo, nel senso che lo si lancia in modo irrazionale e senza accorgersene, e questo tipo di affascino differenza di quello attivo è leggero nel senso, che l' intensità è minima, e la durata non va oltre qualche ora, al massimo un giorno.
Differenza tra affascino e nodo.
Come abbiamo visto precedentemente l'affascino si trasmette attraverso il malocchio direttamente da un soggetto all'altro, il nodo invece viene commissionato ad un “Annuraturu” o una “Magara”.
Chi sono questi soggetti, questa è gente senza scrupoli, che in cambio di denaro, recita delle particolari litanie, e facendo un nodo simbolico con un filo lo consegna al committente, il quale seguendo le istruzioni che le verranno fornite, provvederà a terminare il maleficio.
I nodi di solito durano per un periodo di tempo più o meno lungo in base a alla quantità e tipo di litanie usate nel formarlo, ma sono rinnovabili, nel senso che lo stesso nodo se “coltivato” non smetterà mai di essere efficace.
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