venerdì 10 settembre 2010

LA CALABRIA E LA CULTURA DEL SUO MARE.

Il mar Ionio, un mare antichissimo con le sue storie e i suoi meravigliosi scenari naturali, con i suoi splendidi colori, giochi di luci ed ombre in grado di incantare chiunque si fermi ad osservarlo; un mare in condizione di offrire un’ampia varietà di pesce e di fornire lavoro; un mare custode della storia di molti popoli, ma allo stesso tempo spazio vivo e aperto al futuro.

La cultura del mare comprende il mare e i suoi uomini, il lavoro dei pescatori, il pescato, l’ambiente marino, le imbarcazioni e gli attrezzi del mestiere, ma soprattutto una passione per un mestiere antico quanto il mondo. Uscire in barca con i pescatori, ascoltarli mentre raccontano la loro storia, guardarli mentre organizzano il lavoro, sistemano le reti e dividono il pesce appena pescato è una esperienza irrinunciabile. Un’esperienza unica nel suo genere. un’attività affascinante che ha saputo nel tempo rinnovarsi; per vivere una giornata ricca di sorprese e di divertimento; per mangiare pesce freschissimo, cucinato secondo le ricette della migliore tradizione calabrese; per rendere quanto più possibile reale, l’idea a cui il mare ci rimanda, di paesaggi incontaminati, di spazi aperti, infiniti. Per dare memoria e il giusto valore ad una tradizione. Per dare voce ad un popolo. Salvaguardare la cultura del mare significa portare all’ attenzione della gente, il duro lavoro dei pescatori, significa tramandare le pratiche di pesca spesso dimenticate e le tipologie di imbarcazioni e di attrezzature utilizzate che rischiano di scomparire; significa far conoscere le varietà di pesce del nostro mare e riscoprire straordinarie ricette gastronomiche. Ma significa anche preservare il mare dall’inquinamento, dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse ittiche per cui oggi, oltre all’informazione e all’educazione ambientale, è necessario promuovere delle attività di valorizzazione e difesa del nostro mare.

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