domenica 31 luglio 2011

L'AFFASCINO ED IL MALOCCHIO, UNA CURIOSA REALTA' CALABRESE.

Il malocchio è il vettore fondamentale de l' affascino, o meglio, uno stato di malessere transitorio, che un soggetto “Affascinatu” vive per un certo periodo di tempo, in virtù della carica di energia negativa che gli viene scaricata attraverso lo sguardo da parte di un' altro soggetto “Jatture” (attivo o passivo), o attraverso l'intervento di terzi, in questo caso si tratta di Nodi che sono delle forme potentissime di malocchio, confezionate su misura e queste se rinnovate possono durare anche mesi se non addirittura anni. Sin da piccolo sono stato a stretto contatto in una realtà dove la credenza in questa sorta di malefico è molto elevata , spesso si ricorreva all'antidoto per tutto questo ovvero: a “Li Spagni” o alle “Litanie” i “Carmi”, che altro non che sono una sorta di preghiere che se dette nel modo giusto sono in grado di scacciare il Malocchio.
Detto cosi può sembrare la solita storia che si basa sulle solite dicerie popolari, ma se leggerete attentamente comprenderete che in realtà tutto il materiale che mattero a vostra disposizione è del tutto inedito e fortemente interessante. Tutto nasce da una curiosità che negli anni si è trasformata in una vera e propria passione, portandomi a fare tante ricerche, iniziando dal luogo in cui vivo, e affrontando difficoltà di ogni genere, sono arrivato a conoscere alcune realtà (simili in certi aspetti alla quella tipica Calabrese) in vari posti dell'Europa Balcanica. Di tutto questo ne è valsa la pena, in quanto ora conosco diversi Carmi, Spagni e Litanie, che solo alcuni privilegiati potranno ascoltare ed' imparare tutto questo sapere non deve essere disperso, poiché se usato nel modo giusto è in grado di fare del bene.
Partiamo per ordine, ora andremo ad analizzare meglio punto per punto i vari elementi del Malocchio.
Se mi verrebbe posta la domanda: Quanti tipi di Malocchio esistono?
La risposta più semplice che mi varrebbe da dire è uno e tanti.
Perché uno, perché tanti. Uno perché fondamentalmente si parte da una base, che poi diventa tanti in base all'intensità, che può essere più o meno forte, nel caso dei nodi è fortissima.
Per capirci meglio definiamo una scala dove maggiore è il grado di malessere maggiore sarà il grado con cui andremo a definire il tipo di malocchio, e in base a questa forza di dominio del nostro corpo, diversa sarà la formula che servirà per espiantarlo e cacciarlo via.
Il malocchio si manifesta sotto varie forme, ed è istantaneo, perché nel momento che si viene colpiti, basta poco e si iniziano a sentire i primi effetti.
I sintomi più frequenti sono, sonnolenza, stanchezza, mal di testa, sconcerto, nausea e dolori di stomaco, mentre per quanto riguarda i nodi, i dolori si manifestano in modo improvviso sotto una forma di pungiglione che stazionerà nella stessa intensità per il tempo che dura il nodo in particolare nella schiena nelle braccia e nelle gambe.
Per quanto concerne i dolori che in questo stato di malessere si manifestano, c'è subito da chiarire una cosa, che è fondamentale, sia per una questine etica, sia per una questione di rispetto e onesta, nei confronti di chi sta leggendo questo scritto.
Qua non mi occupo di malattie e guarigioni miracolose, non si vuole carpire la buona fede di chi per motivi di salute si trova in una condizione di disperazione, e cerca una cura miracolosa, questo io non lo faccio, non sono un guaritore, un ciarlatano, uno che vuole approfittare delle disgrazie altrui, questo non lo ho mai fatto e non lo farò mai.
Chi può essere colpito dal malocchio?
Tutti potenzialmente possono essere colpiti dal malocchio, sia esseri umani che animali appartenenti ad una persona, ma anche oggetti inanimati i quali sono necessari allo svolgimento di un lavoro o una professione e per il mal funzionamento porta nervosismo e disaggi a colui che li deve usare.
Ora vediamo più particolare le varie categorie.
Esseri umani: Bambini in fasce; In questa fase si è molto vulnerabile in quanto ancora si è esseri puri in tutti i sensi, e di conseguenza si è inermi e facili da colpire. Bambini dai due anni in su fino ad una eta che si aggira fino a dodici tredici anni; in questa fase la vulnerabilità dei vari soggetti è ancora altissima. Adolescenti e giovani: in questa fase la vulnerabilità inizia a distinguersi da soggetto a soggetto, in quanto si è in una fase di cambiamento e di conseguenza alcuni sviluppano irrazionalmente una sorta di protezione maggiore, altri meno.
Soggetti adulti; e qua cambia tutto, un soggetto maturo è un a persona formata in tutti i sensi, di conseguenza irrazionalmente ha sviluppato una sorta di protezione contro queste energie, il problema è che non tutti hanno innescato il meccanismo di autodifesa, per tanto vi possono essere persone che alle quali l' affascino li colpisce in modo lieve, altri in modo più o meno forte, nel caso di alcuni in modo fortissimo.
Animali; gli animali domestici tipo cani e gatti, animali da stalla o da lavoro che hanno un padrone sono soggetti al' affascino per come lo sono gli esseri umani, in particolare i cavalli, i maiali e alcune razze di cane, meno vulnerabili sono le mucche o le capre, quasi invulnerabili sono i gatti rettili o gli uccelli.
Oggetti inanimati; questa è una categoria particolare in quanto qua succede una cosa paradossale che magari un qualsiasi oggetto che si usa quotidianamente non funziona solo con un determinato soggetto o piccolo gruppo di persone legate per un motivo, e non con altri.
Ora mano mano andremo a vedere chi lancia l' Afhascinu, e perché lo fa, come lo fa, cosa è un nodo, chi lo toglie “calma”, e soprattutto come lo calma, quali sono i riti, e come si tramandano.
Chi è il Jatture (colui che lancia il malocchio)? potenzialmente tutti, non esistono categorie discriminatorie, In modo attivo o passivo, tutti lo possiamo fare.
Sicuramente quelle persone che anno una base di cattiveria e soffrono di invidia hanno una particolare spiccatezza.
Perché si lancia il malocchio? Si lancia perché alla base si invidia fino ad odiare una persona, odiare fino al punto di scaricare tutto questo concentrato di odio o di invidia attraverso lo sguardo, sul soggetto da Affascinare.
Avvolte può capitare di fare il malocchio in modo passivo, nel senso che lo si lancia in modo irrazionale e senza accorgersene, e questo tipo di affascino differenza di quello attivo è leggero nel senso, che l' intensità è minima, e la durata non va oltre qualche ora, al massimo un giorno.
Differenza tra affascino e nodo.
Come abbiamo visto precedentemente l'affascino si trasmette attraverso il malocchio direttamente da un soggetto all'altro, il nodo invece viene commissionato ad un “Annuraturu” o una “Magara”.
Chi sono questi soggetti, questa è gente senza scrupoli, che in cambio di denaro, recita delle particolari litanie, e facendo un nodo simbolico con un filo lo consegna al committente, il quale seguendo le istruzioni che le verranno fornite, provvederà a terminare il maleficio.
I nodi di solito durano per un periodo di tempo più o meno lungo in base a alla quantità e tipo di litanie usate nel formarlo, ma sono rinnovabili, nel senso che lo stesso nodo se “coltivato” non smetterà mai di essere efficace.
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mercoledì 27 luglio 2011

IL PARCO NAZIONALE DELLA SILA.

La Sila è un altopiano situato nella zona settentrionale della regione Calabria. Esso si estende per 150.000 ettari attraverso le province di Cosenza, Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia e si divide (da nord a sud) in Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola; i rilievi più alti sono il monte Botte Donato (mt.1928), in Sila Grande, ed il monte Gariglione (mt.1764) in Sila Piccola. È il più vecchio parco nazionale della Calabria, tra i primi 5 nati in Italia: con D.P.R. 14.11.2002 sono stati istituiti il Parco Nazionale della Sila ed il relativo Ente, che ricomprende i territori già ricadenti nello "storico" Parco Nazionale della Calabria (1968) e tutela aree di rilevante interesse ambientale per complessivi 73.695 ettari.

Cenni storici

I Bruzi, antico popolo di pastori e artigiani, ma anche di fieri combattenti, furono i primi frequentatori dell'altopiano silano. Sicuramente essi vennero a contatto con i Greci che avevano colonizzato le zone costiere con la fondazione di Sibari, di Crotone, di Petelia, di Krimisa e con loro probabilmente stabilirono rapporti di "buon vicinato".Dopo la distruzione di Sibari avvenuta nel 510 a.C. ad opera dei Crotoniati, essi continuarono ad abitare prevalentemente nelle zone interne. Solo molto più tardi, dopo le guerre puniche, Roma iniziò ad interessarsi a tutta la Calabria ed anche a questo territorio montano traendone soprattutto legname pregiato utilizzato nella costruzione di navi.Con la caduta dell'Impero Romano ebbero luogo le invasioni barbariche.Nel VI secolo i Bizantini ristabilirono l'ordine, la pratica dell'allevamento e dell'agricoltura.Nel VIII secolo i Longobardi sottrassero molti terreni a Costantinopoli. Le successive invasioni arabe lungo le coste calabre costituirono la decadenza definitiva dei Bizantini.Dal 1045 al 1060 si sostituirono i Normanni che contribuirono a diverse fondazioni monastiche che diedero vita (nel XII secolo) alla costruzione delle abbazie cistercensi. Alcuni esempi sono la Matina a San Marco Argentano, la Sambucina a Luzzi, Santa Maria di Corazzo a Castagna e l'Abbazia Florense a San Giovanni in Fiore. I monasteri furono luoghi di studio, centri di cultura e di stimolo per la rinascita agricola.Le genti delle coste migrarono verso le Pendici dell'Altopiano Silano, dove fondarono i cosiddetti Casali. In quell'epoca venne realizzato un grandioso monastero ad opera di Gioacchino da Fiore intorno al quale si sviluppò il primo centro abitativo dell'altopiano: San Giovanni in Fiore.Tra il 1448 e il 1535 molti esuli dall'Albania si insediarono nelle terre del versante ionico della Sila creando alcune comunità dette Sila Greca. Oggi i comuni di lingua albanese sono circa trenta. I loro usi, costumi e tradizioni sono rimasti inalterati nel tempo.Il territorio successivamente appartenne a diverse dinastie di dominatori; da ultimi i Borboni prima che tutto il Sud e le Isole vennero annesse al Regno d'Italia dopo la spedizione dei Mille ad opera di Garibaldi . Solo nei decenni scorsi venne realizzata la Paola Cosenza Crotone, per iniziativa di Giacomo Mancini nel 1974, oggi SS 107 che attraversa tutto l'Altipiano dal Tirreno allo Jonio.Per rompere l'isolamento dei paesi montani, in inverno drammatico a causa della neve, vennero realizzate, con opere di ingegneria a volte spettacolari come viadotti e tracciati di montagna, alcune ferrovie: la Cosenza- Camigliatello Silano- San Giovanni in Fiore a scartamento ridotto Ferrovie Calabro Lucane e la Paola-Cosenza a cremagliera, delle Ferrovie dello Stato. Molti villaggi agricoli finirono per diventare insediamenti a carattere turistico.
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ESTATE 2011: GUIDA PER LA CALABRIA, APPLICAZIONE PER iPAD E iPHONE.

Per quest'estate 2011, a chi volesse visitare la Calabria, App Store, ha reso disponibile una guida "Pronto Estate 2011", un'applicazione per iPad e iPhone, al solo prezzo di 0,79 euro, una guida informativa
itinerante del comprensorio di Tropea-Capo Vaticano e altre localita' turistiche della Calabria.

Questo e' il comunicato stampa:

PRONTO ESTATE 2011 è giunta alla seconda edizione. Nata da un’idea di due giovani realtà locali, l’agenzia di comunicazione PUBBLICOM e la MELIGRANA EDITORE, PRONTO ESTATE 2011 si riconferma un prodotto editoriale innovativo e completo, con un taglio pratico e veloce che prende per mano il turista e gli stessi locali alla scoperta del comprensorio della Costa degli Dei ed entroterra della Provincia di Vibo Valentia.
Informazioni utili, appuntamenti e manifestazioni, enogastronomia, itinerari e sport sono concentrati in unico e, dunque, completo strumento che aiuta tutti a trascorrere delle belle giornate e a non annoiarsi in questo bellissimo luogo.
PRONTO ESTATE si riconferma il primo prodotto editoriale a livello locale che “fa sistema”; uno strumento che attiva una “rete” costituita da sponsor, privati e pubblici, sostenitori, collaboratori, associazioni, ed enti che tramite PRONTO ESTATE creano valore perché contribuiscono alla diffusione della guida e dunque ad ampliare la visibilità in tutti i suoi aspetti del territorio.
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domenica 24 luglio 2011

CIRO' MARINA E LA SUA PRIMA "NOTTE BIANCA".

Nella serata di domenica 24 luglio 2011, si e' svolta per la prima volta a Ciro' Marina, la classica Notte Bianca, un evento che ha portato tutti i commercianti di via Venezia e zone limitrofe ha collaborare positivamente a questa prima iniziativa della citta'.

Durante la notte si sono esibiti tre diversi gruppi musicali, "I Suprema", "I Med" e "I Perbacco" con la partecipazione di una scuola di hip hop la "Ginnik Club" con dimostrazioni di balli e una sfilata di bambini a cura della Benetton. Non potevano mancare poi le varie degustazioni enogastronomiche, salumi, latticini e le cantine per far assaporare il loro vino. Sono stati allestiti per la serata diversi stand di pittura, artigianato e tanto altro ancora, come ad esempio l'intervista fatta ai due presidenti di due realta' sportive , che hanno come obiettivo la promozione: la Volley Malena e L'ASD Cremissa, insomma una serata colorata davvero di bianco dove l'assessore alla cultura e allo sport hanno voluto sponsorizzare con il loro proprio contributo, affinche questa iniziativa sia stata l'esperienza di un lungo cammino per la citta' di Ciro' Marina.
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sabato 23 luglio 2011

UN CASTELLO PER Il GIORNO PIU'' BELLO DELLA TUA VITA.

Uno dei giorni piu' belli della tua vita, come potrebbe essere il matrimonio, va curato nei minimi dettagli, renderlo unico nei suoi particolari e vivere quel giorno come una favola, magari entrare in un castello con una carrozza di cavalli e incontrare il tuo principe azzurro.

Sorge in Calabria sulla costa ionica, il Castello Flotta, un ambiente situato su di una collina con una splendida vista mare, in stile barocco, riproducendo nei minimi dettagli un vero e proprio "Castello Medievale" che si estende su una superficie di circa 30000 mq. Inoltre viene reso unico e caratterizzato dalle sue sculture in marmo e dagli affreschi interni nelle sale, riprodotte dai migliori artisti internazionali, senza parlare del servizio in sala, dove gli invitati vengono apparecchiati con posate in argento e gli sposi con posate in oro.
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CIRO' MARINA E LE SUE ESCURSIONI SUL QUAD.

Torniamo a parlare della bella e incantevole Ciro' Marina, una delle perle del Mar Ionio sulla costa Calabrese, coronata per diverso tempo dalla bandiera blu'. Una citta che prevale per 4 mesi all'anno di turismo, quel turismo cosi' marchiato che riesce a dare un valore al paese.

Da diversi anni a Ciro' Marina, durante la giornata quotidiana e' possibile noleggiare dei quad e fare il giro del paese con un'apposita guida anche lui motorizzato. L'itinerario comprende il giro della citta' fino a scollinare nelle diverse campagne del posto facendo conoscere la naturalezza incontaminata delle terre, la maggior parte coltivate a vite per la produzione del famoso vino Ciro'.
Sempre sul quad si attraversano strade sterrate, fiumicciattoli, percorsi bruschi, ma nello stesso tempo molto divertente, mentre poi la sera anche per i piu' piccini c'e' una pista tutta loro per poter fare dei giri a tempo e dei quad di grossa cilindrata, dove sempre in pista, possono montare i piu' grandi o addirittura in due. Il lungomare poi la sera tutto illuminato, serve a dare quel tocco magico a Ciro' Marina, con le sue luci, i suoi spettacoli, i divertimenti per i piu' piccini e poi quando siamo stanchi, perche' no! 
...Ci fermiamo a mangiare un bel panino con la salsiccia calabrese.
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mercoledì 20 luglio 2011

REGGIO CALABRIA: LO STOCCO DI MAMMOLA.

Lo “Stocco di Mammola”, in parole semplici, lo stoccafisso, che conta secoli di tradizione, viene preparato in maniera tradizionale in vari modi, diventando nel tempo il piatto tipico locale e tra i più importanti della Calabria.
Anticamente era considerato il mangiare dei poveri, infatti i contadini lo consumavano e l’offrivano ai braccianti in occasione dei lavori duri nella campagna poiché lo Stocco dava energia in quanto era ed è considerato un alimento ad alto valore energetico; ancora oggi viene conservata questa tradizione. E’ noto altresì che il consumo dello Stocco da parte delle puerpere determina consistenti aumenti del prezioso latte materno, alimento primario nell’alimentazione sana dei neonati.
La tradizione ormai radicata in tutta la Locride, vuole che, quasi da precetto, le famiglie consumino lo stocco il Venerdì Santo e la Vigilia di Natale.
Altra tradizione locale è quella di usare lo Stocco come regalo. Infatti molti emigrati, al rientro delle ferie, portano lo Stocco sia per regalo che per consumo personale. Da ricordare la tradizionale “Sagra dello Stocco” giunta quest’anno alla XXV edizione, che si svolge ogni anno il 9 agosto nel Borgo Antico di Mammola, con la degustazione dello Stocco preparato in maniera tradizionale in vari modi e servito in tegami di terracotta (tianeji), in un clima di festa folkloristica con canti e balli. La Sagra per la sua tipicità è tra le più importati manifestazioni di gastronomia della Calabria e d’Italia e richiama migliaia di turisti che si trovano in Calabria e nella vicina Sicilia.
Lo Stocco viene venduto in molti negozi e mercati locali dei Comuni della Comunità Montana e della zona Jonica e in diverse pescherie della fascia costiera da Catanzaro a Reggio Calabria. Lo stocco, importato da Mammola, viene venduto inoltre in alcuni Supermercati di Belgio e Lussemburgo in alcuni periodi dell’anno, particolarmente a Pasqua e Natale. Lo Stocco di Mammola, viene inoltre preparato in alcuni ristoranti tipici calabresi di Roma, Milano e Bruxelles.
Lo “Stocco di Mammola” può essere preparato come:
Antipasti – Secondi Piatti – Per la preparazione di sughi per la pasta – Può essere servito come piatto unico con le patate.
Lo Stocco viene accompagnato da vino rosso locale o di Cirò ed è considerato l’unico pesce che si accompagna con vino rosso.
Fa parte di quella cucina tipica della dieta mediterranea. Il Pescestocco viene importato in Italia (Genova, Venezia e Napoli) dai paesi Nordici nell’anno 1561 e usato come merce di scambio.
La Calabria per l’importazione del merluzzo secco faceva riferimento al porto di Napoli (allora capitale del Regno delle due Sicilie), dal quale con piccole imbarcazione i battelli raggiungevano il porticciolo di Pizzo. A dorso di mulo, poi, attraverso le strade mulattiere del tempo, le balle di stocco arrivavano a Mammola, qui il pesce secco trovò il sua habitat naturale per il felice matrimonio con la purissima acqua del luogo ricca di sostanze particolari (calcio, ferro, magnesio ecc.) che in breve tempo, spugnandolo, lo rendevano commestibile.
Notizie certe sulle prime importazioni e lavorazioni dello “Stocco” a Mammola, si hanno intorno al primo decennio dell’anno 1800. Altri storici affermano pure che il prodotto era noto già agli inizi del 1700.
Successivamente si costatò che il trattamento con l’acqua di Mammola e la tipica lavorazione, dava degli ottimi risultati in termini di qualità del prodotto commerciale che diveniva sempre più richiesto. Si presume che proprio per questo, si coniò lo slogan, “Mammola: paese dello stocco” ancora oggi noto in tutta la Calabria quando si parla di Mammola e di Stocco.
Molti personaggi famosi, in ogni periodo, hanno dimostrato di apprezzare molto questo prezioso alimento, fiore all’occhiello della gastronomia calabrese.
Esistenza di documentazione che comprovi che il Prodotto ha più di 25 anni?
Descrizione sintetica del prodotto
Lo “Stocco di Mammola” è di colore bianco, ha sapore corposo ed ha la forma caratteristica del merluzzo spugnato e aperto. E’ un alimento concentrato e gustoso. Un chilogrammo di stocco ha un contenuto energetico equivalente a cinque chilogrammi di merluzzo fresco. E’ altamente digeribile e adatto a qualunque dieta. Povero di grassi, è ricco di proteine, vitamine e sali minerali.
Ingredienti utilizzati: Merluzzo essiccato ed acqua
Forma: Merluzzo spugnato aperto
Dimensioni medie: Variano dalla lunghezza del merluzzo da cm 60 a cm 100
Peso medio: Da Kg 2 a 6
Sapore: Corposo di pesce
Odore: Di pesce
Colore: Bianco
Lavorazione prodotto:
Tecniche di lavorazione
Il Merluzzo viene importato dai Paesi Nordici in Italia per essere trasformato, da prodotto duro e secco in alimento commestibile (pescestocco o stoccafisso). La lavorazione è esclusivamente artigianale e suddivisa in varie fasi. Inizialmente si tranciano le pinne esterne e quindi il merluzzo essiccato viene immerso in acqua corrente nella prima di vasche comunicanti successive. Il giorno successivo viene aperto con la roncola dalla parte inferiore e superiore. Il terzo giorno viene aperto completamente, il quarto giorno sono estratte la lisca e le ventresche. Il quinto giorno si rimuove il velo, ed il giorno successivo, completamente spugnato, è pronto per essere venduto. E’ evidente che l’acqua assume particolare rilevanza per la buona riuscita del prodotto finale. Le acque che scorgano dalle numerose sorgenti montane della catena Aspromonte-Serre di Mammola hanno infatti una particolare composizione chimico-fisica. Sono ricche di sostanze oligominerali, che combinandosi tra loro, determinano una perfetta maturazione dello “Stocco” in ammollo che ne esaltano il gusto inimitabile. E’ questa la ragione principale per cui, insieme alla professionalità artigianale di chi lo lavora, si ottiene da secoli una produzione di un ottimo “Stocco” (così viene chiamato nel Sud Italia).
Periodo di produzione: Tutto l’anno
Maturazione Stagionatura del prodotto:
Conservazione:
Materiali utilizzati: Le roncole sono artigianali di forme particolari, costruite da abili mani di maestranze locali..
Strumenti utilizzati:
Macchinari utilizzati:
Locali dove avviene la produzione: I locali sono rivestiti in marmo ed in mattonelle bianche e le vasche sono in granito e acciai,. dove avviene la lavorazione del pesce.
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domenica 17 luglio 2011

LA CALABRIA E IL SUO TURISMO.

La Calabria è una delle mete turistiche più gettonate d'Italia. Il 10% della costa italiana è quella calabra. Inoltre, la grande varietà di spiagge, di roccia o sabbia, grandi e lunghe o piccole e raccolte, fan sì che la Calabria sia la regione con il maggior numero di spiagge. Ecco perché sono migliaia gli italiani che ogni anno affollano le coste affacciate sul Tirreno, sullo Jonio e sullo Stretto di Messina. La punta dello stivale da sempre offre una ricettività turistica d'eccellenza apprezzata da famiglie con bambini, ma anche coppie, single e gruppi di amici. Ogni località marittima calabra ha la sua caratteristica. Da Tropea (perla del Tirreno, affollatissima di stranieri) a Capo Vaticano (una delle 100 spiagge più belle al mondo), da Scilla, sulla Costa Viola, per via del colore che assume il mare al tramonto, a Soverato, da Roseto Capo Spulico a Isola di Capo Rizzuto (che poi non è un'isola!) fino a Cirò Marina che quest'anno si è aggiudicata la Bandiera Blu, c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Ciro' marina, un posto dove prevale il turismo tre mesi l'anno accentuando l'economia del paese, un posto bellissimo con le sue caratteristiche paesane le sue sagre, ma soprattutto la sua cultura, quella cultura che ci porta a conoscere delle tradizioni antiche. I divertimenti nel paese che si svolgono lungo il porto, come cosi' il mercato notturno, con i suoi concerti e le sue manifestazioni, insomma Ciro' Marina quel piccolo angolo di Calabria . . . da visitare.
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venerdì 15 luglio 2011

CRONACA: ARRESTI IN CALABRIA, "OPERAZIONE PITBULL".

Maxi operazione dei carabinieri nella sibarite per spaccio di droga, detenzioni d'armi ed estorsione, conclusasi con l'arresto di 22 persone, con un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rossano. L'operazione denominata "pitbull", un cane di questa razza che viaggiava sempre con lo spacciatore in macchina per allontanare diversi curiosi, visto che le dosi da spacciare le riponeva in auto,  e avvenuta ieri con l'intervento di un centinaio di carabinieri, due elicotteri e un'unita' cinofila che ha permesso di sgominare la grossa organizzazione, di cui oltre agli arrestati altri 47 indagati, che operavano nella provincia di Cosenza e precisamente in piccoli paesini di montagna: Mandatoriccio, Caloveto, Campana e nella citta' di Rossano, dove la droga secondo gli investigatori veniva acquistata a Napoli e rimessa in piazza nell'intera Sibarite.

Dalle dichiarazioni, e' emerso che tutto ebbe inizio nel poco lontano 2009, che dopo l'incendio di uno stabilimento balneare, le  forze dell'ordine avviarono delle indagini dove porto' ad individuare una serie di spacciatori, con una intensa attivita' di spaccio di cocaina, hascisc e marjuana e qui i carabinieri grazie a delle intercettazioni telefoniche ed ambientali sono arrivati alla grossa rete di spacciatori individuando circa 200 episodi di consegna di droga, il quale nella stessa giornata di ieri, durante delle perquisizioni sono stati ritrovati un chilo e mezzo di hascisc, messo agli atti nella conferenza stampa tenutasi stamane a Cosenza. Le 22 ordinanze emesse dal gip, solo 21 le persone arrestate, una persone e' irreperibile: Emilio Branca, 51 anni, di Cariati. Le persone in carcere sono 7: Giosue' Roma, Giuseppe mussuto, Olindo Celeste, Mario Stumpo, Dario Aggazio, francesco Guzzi e Maurizio Roma. 14 invece le persone finite ai domiciliari, di cui: Antonio bevacqua, Giuseppe Gambardella, Andrea celeste e Valentina Celeste, poi ancora Francesco Russo, Salvatore Cosentino, Vincenzo Lozzi, Renato Salvatore Rossano, Francesco Antonio Cannas, Cesare Mazza, Cosimo Avena, Giacinto Vaglica e Andrea Vaglica, una banda che operava senza un capo, tollerato dalle cosche della 'ndrangheta.
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