Il Vino Ciro' o "Barolo del Sud", cosi' definito da Hugh Jonson, autore di un famosissimo atlante dei vini, e conosciuto in quasi tutto il mondo, anche per le sue virtu' terapeutiche. Infatti piu' di un medico, non per oggettivita' scentifica ma per convinzione personale che il "Ciro'" e un sicuro e cordiale per chi volesse recuperare le forze dopo una lunga malattia.
La storia del vino Ciro', risale ai primi sbarchi dei coloni greci sulle coste Calabresi, dove rimasero talmente impressionati della fertilita' di questi vigneti che gli diedero il nome di "Enotria", "terra dove si coltiva la vite alta da terra" dove questo nome venne poi esteso in tutta Italia. I greci seppero dare un grande valore a questi vigneti dicendo che un appezzamento di terra coltivata a vite valeva per sei volte un campo di cereali, infatti alcuni tipi di vite presenti sul suolo Calabrese e in qualche zona dell'Italia si presume siano di origine Greca, come ad esempio il gaglioppo, il mantonico ed il greco bianco. Le due localita' Calabresi, Crotone e Sibari situate lungo la costa jonica avevano una particolare importanza dopo aver dato origine alla produzione del "Krimisa" antenato dell'attuale Ciro', che divento', il "Krimisa", il vino ufficiale delle Olimpiade e probabilmente è stato il primo esempio di sponsor secondo l'attuale definizione. Lo stesso Milone di Crotone, vincitore di ben sei olimpiadi, pare fosse un grande estimatore di questo vino che per tradizione veniva offerto agli atleti che tornavano vincitori dalle gare olimpiche. La tradizione è stata riportata in auge, anche e sopratutto per rilanciare l'immagine del Cirò che si era andata un pò affuscando negli ultimi tempi, alle Olimpiade di Città del Messico nel 1968 dove tutti gli atleti partecipanti hanno avuto la possibilità di gustare il Cirò come vino ufficiale.fra l'altro Cremissa era anche il nome della colonia greca, sede di un imponente tempio dedicato a Bacco, situata più o meno dove oggi c'è Cirò Marina.
Talmente tanta era la l'importanza della produzione del vino Ciro', che sembrava che addirittura fossero costruiti degli "enodotti" con tubi in terra cotta che partivano dalle colline di Sibari fino ad arrivare al porto per essere imbarcatoper abbreviare cosi' tutte le operazioni di trasporto. Oggi il vino Ciro' viene importando in tutto il mondo che con le sue grandi qualita', il rosso specialmente con una gradazione di 13,5 gradi, puo' addirittura portare la qualifica di "Riserva".
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