martedì 30 dicembre 2014

"Ciao Mario, sono Matteo: volevo augurare un buon 2015 a tutti i Calabresi". La telefonata del presidente del Consiglio, Renzi al Governatore della Calabria.

Un grosso augurio quello del primo Ministro, Matteo Renzi a tutta la Calabria, lasciando una buona fine e un buon 2015, ricco di buoni risultati e tante soddisfazioni.

Lo ha fatto con una telefonata al Governatore della Calabria, Oliverio.

Un ottimo feeling, quello tra Matteo e Mario, dove quest'ultimo continua a professarsi con grande orgoglio un "non renziano", e lo dice con molta serenità senza nessun dubbio di ombra, tantochè a Lamezia Terme, dove si sono ritrovati tutti i massimi vertici del Pd, per il tradizionale brindisi di fine anno, Oliverio racconta della sua telefonata con una sorta di orgoglio.

Ribadisce ancora il governatore a tutti i suoi interlocutori, che non ha bisogno di intermediari, come Magorno (segretario del Pd della regione Calabria), per interloquire con il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Il problema per Oliverio e' che il segretario regionale non intende cedere terreno sul versante dei rapporti con il leader democratico.
E' proprio quando prende la parola, ribadisce che quella ottenuta il 23 novembre e' una vittoria per tutto il Pd e' che adesso non esistono campi diversi, in quanto il partito deve restare unito per aiutare Oliverio e la giunta a lavorare bene.
Per concludere, a prender parola al quartier generale del partito, e' Franco Capolino, ex segretario regionale della Margherita, che ha votato contro la legge di stabilita' approvata di recente dalla Camera, sottolineando un fattore interessante, forse l'unico che penalizza la regione nel crescere economicamente e forse anche psicologicamente:  il taglio dei soldi alla Calabria, ma il punto fondamentale, annota Capolino, e che tutti su questo argomento restano in silenzio.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:

CONTINUA A LEGGERE...

lunedì 29 dicembre 2014

Terremoto in Calabria: Epicentro del sisma, l'altopiano Silano.

Dopo la Toscana e' toccato ora alla Calabria, far fronte alle calamita' naturali, dove nella giornata di ieri, forti scosse hanno raggiunto magnitudo 4.4, registrandone altre nella stessa nottata.

In tanti hanno dormito in auto, hanno trascorso la notte al freddo e al gelo per paura di altre scosse.
L'epicentro del sisma, si e' sprigionato ad una profondita' di circa 11 km, localizzato tra i comuni di Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo e Serra Pedace.
Tantissima e' stata la paura, cosi' come anche a Cosenza e qualche paesino a ridosso, come rende dove la gente dopo le prime due scosse si e' subito precipitata fuori dalle abitazioni.
Il forte sisma e' stato avvertito anche nel Catanzarese e nel Crotonese.

Immediata e' stata la prontezza delle forze dell'ordine, Carabinieri, Polizia e Vigili del Fuoco, che hanno avviato immediatamente le verifiche di salvataggio e di ulteriori danni a persone o cose.
Infatti nessuna segnalazione e' guinta al 118.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:

CONTINUA A LEGGERE...

mercoledì 17 dicembre 2014

Le mani della 'Ndrangheta sul Milan Entranteinement.

Un vero e proprio stratagemma studiato a tavolino e messo in atto dal clan della 'ndrangheta calabrese, Libri, trapiantata a Milano da diverso tempo.

Un appalto colossale, quella della Milan entrateinament, allo stadio meazza, che vede in primo piano, Cristiano Sala, imprenditore prima vittima, di conseguenza complice del clan, che a suo favore, giocava sporco sfruttando l'amicizia di un Carabiniere.
Il militare, prestante servizio all'ispettorato di Lavoro, restava a disposizione del clan, ovviamente dietro un compenso di circa 1000 euro, una buona retribuzione mensile che permetteva all'appuntato Carlo Milesi, di redarre false informazioni e false segnalazioni ai superiori, sull'attuale società che gestiva il catering al Meazza.

Le informazioni del Milesi, informatore di fiducia dell'imprenditore di "Casa Holding", Cristiano Sala, riguardava una finta indagine ai danni della concorrenza, ovvero la IT Srl, con accusa verso gli stessi, di sfruttamento del lavoro clandestino.

Tutto studiato a modo, tantochè, il 16 dicembre 2013, lo stesso carabiniere corrotto, organizza un'ispezione ai danni della ditta, giorno in cui si disputava la partita Milan-Roma.
Dopo il Blitz, il Milesi aveva approcciato alcuni dirigenti del Milan, risultati completamente estranei alla vicenda, per dipingere ed offuscare l'intero operato della società rivale.

Purtroppo però le indagini ambientali e le intercettazioni telefoniche hanno permesso di smascherare il collega infedele e di evitare l'appalto per il catering del Milan nell'anno 2014-2015, finisse nelle mani della malavita organizzata Calabrese.
CONTINUA A LEGGERE...

venerdì 10 ottobre 2014

Emergenza Clandestini a Crotone: manifestazione e tolleranza zero.

Ancora immigrati, barconi alla deriva, colmi di persone in cerca di un futuro migliore nella nostra terra.
 E' quello che sta accadendo ripetutamente sulle coste calabresi.

Infatti proprio ieri si e' svolta una manifestazione nella citta' di Crotone, dove un messaggio chiaro diretto e' stato lanciato alle istituzioni contro il fenomeno immigrazione.
Un lungo corteo organizzato nel quartiere Gesu' e dileguatosi per le vie della citta', con la collaborazione del movimento politico Forza Nuova.

Circa 200 persone hanno dato moto al corteo, fino a toccare la soglia, durante il tragitto, di circa 400 persone, fino ad arrivare in piazza della resistenza, dove alcuni cittadini si sono sfogati liberamente in un comizio, sottolineando le loro priorita' come cittadini italiani, chiedendo al Vice Prefetto di sollecitare le istituzioni, su alcuni punti fondamentali come ad esempio l'immigrazione clandestina a Crotone.

"Tolleranza Zero", uno dei punti critici che i Crotonesi in questa manifestazione hanno voluto sottolineare, affinche' gli stessi immigrati, ospiti nella citta' Pitagorica, non commettano piu' reati, imponendosi ai cittadini come parcheggiatori abusivi.

Infine gli stessi abitanti della citta' per una maggiore sicurezza , onde evitare pericolo di contagio, hanno chiesto piu' controlli sanitari.

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:



CONTINUA A LEGGERE...

martedì 30 settembre 2014

Gioia Tauro: una nube tossica sull'accampamento dei Rom.

Ancora emergenza rifiuti in Calabria, e' questa volta a pagarne le conseguenze sono degli zingari, di etnia Rom, insediati abusivamente nei pressi di contrada Ciambra, nella stessa citta'.

Molti sono state le segnalazioni fatte alle forze dell'ordine e ai Vigili del Fuoco.

Infatti nella serata di lunedi' e non solo vengono bruciati dei rifiuti tossici senza nessun controllo, creando cosi' delle colonne di fumo innalzandosi dalle sterpaglie ai lati del torrente Petrace.

Purtroppo molti sono stati i disagi a tutta la popolazione, ma nessuno e' ancora intervenuto.

Un fenomeno dove ormai da anni e' diventata una piaga profonda per la Calabria, e' nonostante cio' nessuno e' ancora intervenuto.

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:


CONTINUA A LEGGERE...

domenica 28 settembre 2014

Un altro barcone con circa 500 clandestini e' stato localizzato a 80 miglia dalle coste calabresi.

Ancora clandestini, ancora "ammasso" di persone su dei vecchi barconi di legno in cerca di un futuro, nella nostra terra.
E' quello che sta succedendo ancora in Calabria, senza tregua e sempre piu' frequenti gli sbarchi di profughi sulle coste calabresi.
Un altro barcone, con circa 500 migranti e' stato localizzato nella giornata di oggi a 80 miglia dalle coste sud della Calabria. A rendere pubblica la notizia e' stata una chiamata con un telefono satellitare, dove sono scattate immediatamente le verifiche facendo giungere sul posto due motovedette della Capitaneria di Porto: una dal comandi di Crotone ed una successiva dal porto di Roccella Jonica.

In quel tratto di mare dove e' stato localizzato il barcone con i clandestini e' giunto anche un mezzo di soccorso aereo e un' unita' mercantile in transito.
Le condizioni marine non sono delle migliori per un salvataggio di fortuna, e dalla Capitaneria di porto di Reggio Calabria che sta seguendo le operazioni di soccorso ci tiene a precisare che la situazione e' sotto controllo e' la stessa imbarcazione con i migranti a bordo non presenta nessun elemento che possa minare la sicurezza della navigazione.
Siccome la notizia e di solo qualche ora fa, allo stato attuale non e' possibile stabilire quando ci vorra' per condurre in porto l'imbarcazione e soprattutto in quale porto calabrese possa approdare la barca con i clandestini.

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:

CONTINUA A LEGGERE...

sabato 30 agosto 2014

Reggio Calabria: Una bara vuota sul portapacchi dell'utilitaria, che scende dal traghetto.

Sbarca dalla nave traghetto l'utilitaria gialla, un Athos gialla, che proviene dalla Sicilia e fa scalo in Calabria a Villa San Giovanni.

E fin qui tutto regolare, la cosa buffa e imbarazzante e che la piccola auto gialla sul portapacchi aveva legato una bara vuota, che ovviamente ha attirato l'attenzione dei presenti.
Sembrerebbe che in Sicilia le bare costino decisamente molto meno che nella penisola e così alcuni passeggeri approfittando del casuale episodio, decide di giocare al lotto i numeri 12 e 66, che nella smorfia napoletana corrispondono al traghetto e alla bara vuota.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:



CONTINUA A LEGGERE...

venerdì 29 agosto 2014

Brognaturo e l'arte delle Pipe.

Si chiama Brognaturo, ed e' un piccolo paesino ai piedi di Vibo Valentia, circa 45 km a sud/est dal centro del capoluogo, sul litorale jonico della Calabria.

Un piccolo borgo che si distingue dal resto della regione per la qualita' della sua radica la quale permette la realizzazione di autentiche pipe d'arte che hanno dato una storia millenaria ad antichi artigiani intagliatori.

Uno di loro era il maestro Domenico Grenci, abile artigiano Vibonese, che con il passare del tempo ha trasformato la sua passione, la sua arte in fiorente attivita' produttiva, tramandando ai suoi figli una tecnica di lavorazione nell'intaglio del legno, tanto da far diventare le "pipe di Brognaturo", un segno distintivo della famiglia in ogni angolo del mondo.

Infatti la storia del famoso artigiano vibonese inizia proprio in un angolo di mondo e precisamente negli Stati Uniti agli inizi dei primi anni '60, dove Domenico era emigrato qualche tempo prima, in cerca di fortuna.

Un giorno passeggiando per il corso principale di Chicago, il Grenci fu colpito da un negozio con una vasta esposizione di pipe, dalla loro forma e  lucentezza, rievocando in lui quell'arte e quella maestria che aveva lasciato nella sua lontana terra.
Così la curiosità odierna del calabrese davanti a quella vetrina scaturisce nel titolare del negozio la fatidica domanda: "cos'hai da guardare continuatamente . . . ?"
Domenico, senza nemmeno esitare risponde: "gurdavo le sue pipe in vetrina, io le so fare molto meglio."
Una vera e propria sfida per il titolare della bottega, tantochè, il Cellini, quest'ultimo lo mette subito alla prova consegnandoli un'immagine da rintagliare su una pipa: un risultato eccezzionale.

Ed e' da qui che inizia il sogno americano per Domenico Grenci, che inizia subito a lavorare nel negozio,  con la serranda del laboratorio alzata, in modo che ognuno potesse seguire in diretta gli intagli e la realizzazione delle pipe.
Uno strepitoso successo, tanto da portare dopo alcuni anni, l'artigiano calabrese, nella propria terra, per continuare la sua passione di intagliatore nella sua Brognaturo, dove proprio nel vibonese l'abbondante materia prima e' di ottima qualita'.
Realizzo' la sua prima bottega artigiana, che fu un subito punto di riferimento, di precisione, ma sopratutto di raffinatezza, la quale si contraddistingueva dagli altri artigiani del mondo.
Infatti le pipe di Brognaturo una volta terminato il suo processo di lavorazione è già pronta per essere utilizzata, infatti a differenza di altre pipe, realizzate in posti diversi da Brognaturo, non necessitano di trattamento preventivo con miele o liquore alla prima fumata.

Tutto questo e' merito anche delle fasi concatenate, per la loro realizzazione.

Il primo processo inizia con i cioccaioli che portano in bottega la radica rigorosamente estirpata, non deve essere infatti colpita dal sole per evitare le formazioni di crepe nel legno.

Sezionata subito la radice, viene portata subito al taglio ovvero sagomata, formando delle "placche" che successivamente verrano bollite in caldaie di rame per eliminare dal legno il tannino, sostanza la cui presenza altererebbe l'essenza naturale del tabacco.
Per questo le pipe dei Grenci, vantano di un sistema di bollitura di circa 6/7 ore, il tempo necessario che consente a loro di arrivare a non lasciare nel legno alcuna traccia di tannino, garantendo così originalità e purezza del profumo del tabacco stesso.

Dopo la bollitura le placche vengono tenute a lungo in luogo fresco e riposte in scaffali  per una stagionatura al naturale lunga circa dieci anni.
Oggi invece le altre ditte, hanno un ritmo di produzione abbastanza veloce tanto che si arriva alla lavorazione dopo 15 giorni di essiccazione ottenuta meccanicamente.
A differenza invece degli artigiani calabresi di Brognaturo, che sono rimasti fedeli alla loro antica tradizione di metodi artigianali, che hanno la pazienza di aspettare per ottenere risultati distinti ed eccezzionali.

Infine la fiammatura chiude il ciclo di lavorazione di una vera e propria "Pipa di Brognaturo", caratterizzando in modo proporzionale, il valore alla pipa, anccora meglio se al posto delle venature, il legno presenta macchiette tondeggianti, che prendono il nome di occhio di pernice.

Possiamo ricordare infatti le inseparabili pipe dell'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini e del sindacalista Giovanni Lama, costruite per loro proprio dal maestro Domenico Grenci di Brognaturo.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:



CONTINUA A LEGGERE...

Si spaccia per un militare della Guardia di Finanza e deruba un disabile della sua pensione.

Era gia' noto alle forze del'ordine, il 36enne, che e' stato denunciato per furto aggravato e tentata truffa  nei confronti di un disabile.

I Militari della Stazione Carabinieri di Cosenza Nord, lo hanno denunciato alla Procura, con l'aggravio di falso nome spacciandosi come un appartenente al Corpo della Guardia di Finanza.
IL truffatore M.A., ha aggangiato la vittima chiedendo e ottenendo ospitalita'.
Una volta all'interno dell'appartamento, il malvivente con destrezza, approfittando di un momento di distrazione del giovane disabile, lo ha derubato di circa 700 euro che aveva all'interno del portafoglio, in banconote di diverso taglio, parte della pensione di invalidita', prelevata nella stessa mattinata.

Non contento di tutto cio', il finto finanziere chiedeva al mal capitato una somma di 500 euro, per aver in restituzione, del denaro che gli era stato trafugato tempo addietro.
Ed e' proprio qui che interviene la giustizia portando a termine questa la disavventura del giovane pensionato.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:




CONTINUA A LEGGERE...

martedì 26 agosto 2014

Crotone: donna uccisa da un pirata della strada. E' stata scambiata per un animale.

E' successo la scorsa notte, sulla strada statale 106, all'altezza del quartiere Poggio Pudano di Crotone, dove una donna in vacanza nella citta' di Pitagora, proveniente da Ardea, in provincia di Roma, e' stata investita da un auto pirata, alla quale, guida, un giovane di Crotone.

Il giovane 26enne che ha investito la donna, ha riferito agli inquirenti, che stava rientrando a casa dopo aver accompagnato la sua ragazza a casa e al momento dell'incidente si trovava a bordo di un'utilitaria, giustificandosi con le forze dell'ordine di non essersi fermato perche', scambiato la donna per un cane.

Il corpo della vittima e' stato ritrovato solo la mattina dopo e precisamente domenica 24 agosto, di fronte a una pizzeria.
Si chiama Silvana Catania, di 49 anni, residente ad Ardea in provincia di Roma.
Sul posto sono intervenuti gli umini della Questura di Roma, rispettivamente: stradale, mobile e volante, per accertare come sono realmente accaduti i fatti.
L'uomo infatti dopo l'accaduto, e' stato portato alla centrale dagli stessi inquirenti, che lo hanno posto ad un duro interrogatorio, che ha sostenuto appunto di non essersi reso conto di aver provocato un'incidente.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:











CONTINUA A LEGGERE...

martedì 19 agosto 2014

Monasterace: Spara la moglie davanti al figlio di soli 2 anni.


Un terribile omicidio si e' consumato a Monasterace, alle porte di Reggio Calabria, dove un uomo Giuseppe Pilato di 30 anni, ha ucciso la propria moglie alla presenza del figlioletto di soli 2 anni.

L'omicida dopo l'esecuzione, con una pistola la quale ancora non sono stati resi noti gli estremi, si e' presentato a casa dell'abitazione dei genitori, dove c'erano gli altri figli, portando il piccolo, testimone oculare dell'omicidio, riferendo alla madre che la moglie non era in casa e che quindi aveva deciso di portare il bimbo da loro.

Ed e' proprio qui che e' scattato l'allarme, i familiari infatti hanno iniziato a telefonare alla donna, a casa e sul cellulare, senza pero' nessuna risposta.
Intanto proseguono le ricerche del Pilato, datosi alla fuga dopo l'omicidio della moglie Mary Cirillo, con l'ausilio di unita' cinofile, di un elicottero e dallo Squadrone Cacciatore dell'Arma dei Carabinieri.
Concentrati nella zona tra Monasterace e Guardavalle Marina, gli inquirenti hanno ritrovato l'auto dell'uomo nei pressi di una stazione ferroviaria, con dentro le chiavi, bancomat e carte di credito, oppure per depistare le indagini potrebbe aver avuto una duplice chiave del mezzo per poi nascondersi da parenti.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:





CONTINUA A LEGGERE...

martedì 12 agosto 2014

Reggio Calabria: Diversi colpi di pistola raggiungono un anziano 73enne, ferendolo gravemente.

Un vero e  proprio agguato, sotto la vista di tanti passanti ed in pieno centro cittadino.

Ieri sera poco dopo le ore 21un'anziano 73enne e' stato raggiunto da circa 11 colpi di pistola in pieno centro nella citta' di Reggio Calabria.
Francesco Macrì così si chiamava il pensionato, si trovava davanti al bar in via Reggio, nella traversa tra l'omonima strada e via Poggio Reale, davanti ad un bar, quanto all'improvviso e' stato circondato da due killer a viso coperto e hanno iniziato ad aprire il fuoco.
Il Macrì e' stato raggiunto da 5 colpi di pistola, modello automatica calibro 22 che lo hanno fatto accasciare a terra in una pozza di sangue.
Solo con l'arrivo del 118, l'anziano uomo e' stato trasportato all'ospedale e' sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Nella zona della sparatoria sono installate diverse telecamere di sorveglianza, che potranno permettere agli inquirenti di identificare gli uomini con il passamontagna.
Il 73enne residente in via dei Lilla' a Gabella, e' noto alle forze dell'ordine, con alcuni precedenti penali, anche per rapina.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:

  • GIOIA TAURO: ARRESTATO IL BOSS DELLA 'NDRANGHETA FRANCESCO PESCE.


CONTINUA A LEGGERE...

Crotone: Capo squadra dei Vigili del Fuoco fuori servizio, interviene in un incendio evitando la tragedia.

E' successo nella nottata di San lorenzo, dove una squadra di Vigili del Fuoco, con due mezzi, e' rimasta impegnata all'interno di un complesso turistico, molto conosciuto in zona, intervenuta per un principio d'incendio, protagonista un bungalow in legno.

Le fiamme hanno circoscritto l'interno di una nicchia posta al disotto di un porticato, dove nella stessa era riposta, la pompa della riserva idrica ed una bombola di gpl.
La tragedia e' stata evitata anche grazie  ad un capo squadra degli stessi Vdf, che non essendo in servizio, insieme a mezzi ed uomini intervenuti sul posto, e' stato possibile evitare danni consistenti, vista anche la numerosa presenza di turisti presenti nella citta' in questo periodo, che occupano anche le abitazioni in legno in questione.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:

CONTINUA A LEGGERE...

domenica 10 agosto 2014

Una sorpresa conservata per migliaia di anni: falangi umane, monete e ceramiche antiche emergono dagli scavi.

A darci notizia del ritrovamento di vecchi resti umani, monete, ceramiche e tanto altro, e' stato proprio il coordinatore dei lavori, l'archeologo Francesco Cuteri.

Dieci buche rituali, scavate nel terreno, contenenti falangi umane, sia di arti superiori che arti inferiori, scoperte durante la campagna di scavi archeologici all'interno delle "Terme Ellenistiche" di Monasterace in provincia di Reggio Calabria.

Lo scorso anno sempre nello stesso territorio era stata riportata alla luce la cosidetta "sala dei draghi" e dei delfini" decorata finemente con bellissimi mosaici policromi di eta' sempre Ellenistica, risalente al III secolo a.C.

Una scoperta sensazionale, dice lo stesso archeologo, unica nel suo genere, tale da definire in maniera piu' concreta la sfera rituale e del sacro dei Bretti.


POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE LE SEGUENTI NOTIZIE:

CONTINUA A LEGGERE...

giovedì 7 agosto 2014

I giornalisti piu' minacciati d'Italia sono in Calabria.

Sono alcuni dati dell'analisi di Demoskopika presentata nella sede dell'ordine di Catanzaro, a dare notizia sulle minacce ai giornalisti in Calabria, record a Cosenza e Reggio Calabria con il 70%.

Tanti sono i giornalisti sotto asseddio, ben 34 ogni 1000 iscritti all'ordine, contro i 6 del Piemonte, gli 8 e i 12 rispettivamente, della Lombardia e del Lazio. Una situazione davvero drammatica, dove solo la Basilicata, rincorre la Calabria.
Dati elaborati dall'osservatorio "Ossigeno per l'Informazione", che dal 2011 sono presentati presso la sede dell'ordine dei giornalisti della Calabria a Catanzaro dal presidente di Demoskopika Raffaele Rio e presidente tra l'altro dell'ordine dei giornalisti, Giuseppe Soluri.

I Giornalisti minacciati a vario titolo in Calabria sono piu' di 89, pari al 2,8% del dato nazionale, su un totale di ben 1276 persone, un problema che desta tanto allarme, pero' il fattore positivo di questo fenomeno e che gli stessi giornalisti nonostante le minacce subite, sia fisiche che psicologiche, hanno continuato lo stesso a svolgere il proprio lavoro, senza farsi condizionare in alcun modo rendendo , in tal modo una testimonianza forte e concreta di professionalita' e coraggio.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:



CONTINUA A LEGGERE...

mercoledì 30 luglio 2014

I Vigili del Fuoco salvano un'altra famiglia. Gli unici uomini in Italia che davvero dobbiamo andarne fieri . . . L'unica cosa che purtroppo mi rincuora e che vengono "accantonati" per la prossima notizia di cronaca.

Sono loro gli eroi del momento, coloro che mettono a rempentaglio la loro vita per salvare quella degli altri.

E' successo a Stefanaconi, in provincia di Vibo valentia, nel sottotetto di un'abitazione, dove un incendio, sulle cui cause sono ancora in corso di accertamenti.

Le fiamme si sono divampate nel pomeriggio portando terrore e paura e sono state impegnate tre squadre di Vigili del fuoco provenienti da Vibo Valentia, lavorando per ore cercando di domare le fiamme.
Il tutto eseguito con professionalità, provvedendo ad evacuare la zona, mettendo in salvo una famiglia di marocchini che occupava l'immobile in pieno centro.

Questi episodi purtroppo sono all'ordine del giorno, specie nella stagione estiva dove i roghi e gli incendi sono molto frequenti, ma di loro solo un piccolo accenno di intervento.
Vorrei soffermarmi un po' di piu' esprimendo le mie considerazioni personali su questi eroi, su queste persone che rischiano la propria vita per salvare quella di altri.
Sentiamo parlare solo di politici, uomini potenti con salari stratosferici, ma sono loro che dovrebbero stare nel centro dell'attenzione, I Vigili del Fuoco, che danno all'Italia quel riconoscimento, che in momenti difficili come questi la rendono unica. 
Una cosa mi rincuora e davvero ne resto dispiaciuto.
Purtroppo, queste persone dal coraggio unico e bonta' mastodontica, vengono premiati con un misero salario e accantonati per la prossima notizia di cronaca.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:


CONTINUA A LEGGERE...

Il ponte sullo stretto: l'arteria che unisce 'ndrangheta e mafia.

Un'opera colossale quella del ponte sullo stretto di messina, una bretella stradale che unirebbe le due coste, un progetto da tutti atteso, ma che fortunatamente per ora non se ne parla.

"Ma perche' fortunatamente . . . ?"

Certo un fenomeno che darebbe tanti posti di lavoro, abbrevierebbe i tempi di percorrenza per raggiungere l'isola, ma avrebbe facilitato anche i rapporti criminali tra due cosche.
Queste sono le parole di Don Luigi Ciotti, che ha parlato della giornata della legalita' in programma tra due anni tra Reggio Calabria e Messina durante la presentazione del protocollo anti-mafia firmato con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:



CONTINUA A LEGGERE...

domenica 27 luglio 2014

3 milioni di euro in Calabria per la nuova S.S. 106, la strada della morte.

Un progetto davvero interessante, quello che il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, ha annunciato a margine dell'inaugurazione, di due nuovi tratti dell'A3 in Calabria.

Nuovi stanziamenti, circa 3 milioni di euro, dice lo stesso, per la nuova 106, "la strada della morte", cosi' definita a causa delle stragi automobilistiche causate da svincoli, carreggiata stretta e tante altre lacune, che finalmente viene data una svolta.

Sono gia' stati completati i due primi megalotti, ma anche sulla trasversale tra Firmo e Sibari e su quella che da Catanzaro arriva a Lamezia oltre che sul megalotto di Amendolara.
Investimenti, che come detto in precedenza, complessivamente raggiungono i tre miliardi di euro.
Si lavorera' sui tratti piu' pericolosi, sugli svincoli, introducendo nuove rotatorie, effettuando tutti quegi interventi necessari ad attenuare i rischi.

Una strada lunghissima e pericolosa, la ss 106, come lungo sara' ancora il suo progetto che richiedera' ancora tanti investimenti, risorse finanziarie e fondi che lo stato deve garantire, dice il presidente dell'Anas.
Soldi che dovranno arrivare principalmente dal bilancio pubblico e con gradualita'.

Voglio concludere il post, esprimendo le mie considerazioni, su questi nuovi progetti, riguardante un'arteria principale della Calabria, con la speranza che tutto cio' venga portato a termine, con rispetto e razionalita'.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:





CONTINUA A LEGGERE...

sabato 26 luglio 2014

Bambino di soli 5 anni, picchiato selvaggiamente e rinchiuso in casa.

Ad avvisare i Carabinieri sono stati i vicini di casa, allertati da un pianto disperato di un bimbo, infatti quando i militari sono arrivati hanno forzato la porta e hanno trovato un piccolo si soli 5 anni con ferite ed escorazioni su tutto il corpo.

Il fatto e' successo a Scalea, piccolo borgo sulla costa tirrenica in provincia di Cosenza.

Al suo ritrovamento la creatura era spaventata e dolorante, sul corpo diverse ferite, dovute probabilmente a maltrattamenti.
Dei genitori nessuna notizia, mentre il piccolo e' stato portato in ospedale per le necessarie cure sanitarie.

Al loro rientro pero', i genitori, ad attenderli sull'uscio della porta hanno trovato le forze dell'ordine dove chiedevano agli stessi spiegazioni sull'accaduto, dicendo di essere stati fuori a Napoli tutto il giorno per delle commissioni.
Lui Pakistano e lei Lituana, sono stati denunciati e la loro situazione potrebbe aggravarsi se le indagini accerteranno che sul bambino sono state inflitti dei maltrattamenti dai genitori stessi, la loro situazione potrebbe aggravarsi.
Momentaneamente il bimbo e' stato affidato ad una casa famiglia di Cetraro, che cerchera' di regalare al piccolo un abbraccio e un sorriso, anche se ormai la sua anima e il suo corpo sono segnate da profonde ferite.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:



CONTINUA A LEGGERE...

La Metropolitana di Milano costruita a Reggio Calabria.

E' avvenuta ieri, in tarda serata l'uscita del primo dei trenta convogli destinati alla Metropolitana di Milano e' costruiti nello stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria.

Una commessa di circa 30 veicoli per la societa' di Finmeccanica riguarda la costruzione per Atm, di cui 20 destinati alla linea 1 e 10 alla linea 2 della metropolitana milanese.
Si tratta di mezzi di ultima generazione con un nuovo design, innovativo e "open space", con tecnologia avanzata, che consentira' ai viaggiatori di intravedere dal fondo all'inizio del treno.
La nuova metro e' dotata di strutture e carrelli capaci di garantire una marcia molto silenziosa, impianto di climatizzaione inverno/estate e pareti resistenti  ad atti vandalici.
Inoltre completeranno i nuovi treni, sistema di videosorveglianza con registrazione continua delle immagini del comparto passeggeri.
I treni erano stati presentati in anteprima lo scorso inverno, quando il mock up in scala 1:1 e' rimasto in esposizione a Piazza del Duomo dando la possibilita' ai milanesi di provare i nuovi mezzi in risoluzione tridimensionale, per un primo viaggio virtuale: il modello infatti disponeva di un cinema in 3D all'interno.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE I SEGUENTI ARTICOLI:


CONTINUA A LEGGERE...