Un vero e proprio stratagemma studiato a tavolino e messo in atto dal clan della 'ndrangheta calabrese, Libri, trapiantata a Milano da diverso tempo.
Un appalto colossale, quella della Milan entrateinament, allo stadio meazza, che vede in primo piano, Cristiano Sala, imprenditore prima vittima, di conseguenza complice del clan, che a suo favore, giocava sporco sfruttando l'amicizia di un Carabiniere.
Il militare, prestante servizio all'ispettorato di Lavoro, restava a disposizione del clan, ovviamente dietro un compenso di circa 1000 euro, una buona retribuzione mensile che permetteva all'appuntato Carlo Milesi, di redarre false informazioni e false segnalazioni ai superiori, sull'attuale società che gestiva il catering al Meazza.
Le informazioni del Milesi, informatore di fiducia dell'imprenditore di "Casa Holding", Cristiano Sala, riguardava una finta indagine ai danni della concorrenza, ovvero la IT Srl, con accusa verso gli stessi, di sfruttamento del lavoro clandestino.
Tutto studiato a modo, tantochè, il 16 dicembre 2013, lo stesso carabiniere corrotto, organizza un'ispezione ai danni della ditta, giorno in cui si disputava la partita Milan-Roma.
Dopo il Blitz, il Milesi aveva approcciato alcuni dirigenti del Milan, risultati completamente estranei alla vicenda, per dipingere ed offuscare l'intero operato della società rivale.
Purtroppo però le indagini ambientali e le intercettazioni telefoniche hanno permesso di smascherare il collega infedele e di evitare l'appalto per il catering del Milan nell'anno 2014-2015, finisse nelle mani della malavita organizzata Calabrese.
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