lunedì 30 maggio 2011

CROTONE E LA CAROVANA INTERNAZIONALE ANTIMAFIA.

La Carovana Internazionale Antimafie 2011 promossa anche quest’anno da Arci, in collaborazione con Libera e Avviso Pubblico e al fianco dei partner territoriali, prosegue un viaggio che dal 1994 continua ad essere strumento prezioso per comunicare e costruire il cambiamento sociale. I temi di questa edizione sono la memoria, i beni confiscati, il lavoro. Dopo aver viaggiato per Francia, Svizzera, Corsica, i Balcani e quasi tutta l'Italia, i carovanieri arrivano a Crotone sabato 28 maggio. Da qui ripartiranno per Lamezia Terme, Reggio Calabria per poi concludere il loro viaggio in Sicilia.
Quest’anno Crotone accoglierà i carovanieri nel “Giardino e Museo di Pitagora nel Parco Pignera di Crotone”; un luogo che, nel bene e nel male, è simbolico da un lato dello spreco di risorse pubbliche e dall’altro della voglia di riscatto di una popolazione stanca del degrado culturale e sociale in cui negli ultimi anni sta precipitando questa città. L’evento avrà inizio a partire dalle 15.30 con l’esibizione di gruppi musicali, a cui faranno seguito gli interventi delle rappresentanze di scuole e parrocchie, istituzioni e organizzazioni promotrici dell’evento. Insomma una festa aperta a tutti i cittadini che avranno l’occasione di scoprire o riscoprire un’opera quale il Giardino e Museo di Pitagora all’interno di Parco Pignera la cui conoscenza e fruizione questo evento vuole contribuire a rilanciare.
Successivamente la carovana si sposterà nel comune di Isola Capo Rizzuto con un tour sui terreni confiscati per la cui gestione si sta’ promuovendo la costituzione di una cooperativa sociale attraverso il progetto “Libera Terra Crotone”. La giornata si concluderà al Circolo Arci “Onda Jonica” - camping San Paolo di Isola di Capo Rizzuto - con il concerto del gruppo “Municipale Balcanica”. La tappa Crotonese della Carovana è promossa da ARCI Crotone, Consorzio Sociale Jobel, Circolo Arci Onda Jonica, Libera Crotone, WWF Crotone, Amministrazioni comunali di Crotone, Isola di Capo Rizzuto e Cutro, Associazione Meklaie, Cooperativa Sociale Kroton Kommunity, Coordinamento provinciale per l’Acqua Pubblica, Coordinamento Fermare il Nucleare, Enpa Crotone.
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venerdì 6 maggio 2011

DOLCI CALABRESI: "PITTA DELLA MADONNA".

Ancora con un dolce tipico Calabrese, tradizione voluta in ricorrenza della festa della madonna di Capo Colonna a Crotone.

INGREDIENTI PER LA SFOGLIA:


  • tre uova
  • tre cucchiai di zucchero
  • dodici cucchiai di strutto
  • una buccia di limone grattata
  • un pizzico di sale
INGREDIENTI PER IL RIPIENO: 

  • mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva
  • mezzo bicchiere di vino cotto
  • 250 gr di uva passa
  • una buccia di arancia grattata
  • 300 gr di gherigli tritati
  • un pizzico di cannella
  • 200 gr di zucchero 
PREPARAZIONE: 

preparare un impasto curando che venga soffice e liscio. quindi dividere l'impasto in due panini di cui uno piccolo e l'altro molto più grande. con quest'ultimo formare due sfoglie del diametro di circa 70 cm e di spessore non troppo sottile. pronte le sfoglie, passare al ripieno: ungere una delle due sfoglie con un velo d'olio o di vino cotto; cospargerla di uva passa, gherigli tritati grossolanamente, aromatizzare con cannella in polvere e in ultimo cospargere il tutto con abbondante zucchero; ora prendere l'altra sfoglia e adagiarla sulla precedente, tagliare a questo punto delle strisce di pasta facendo attenzione che non esca il ripieno e formare con esse arrotolandole dei rosoni. con l'altro pezzo dell'impasto formare una sfoglia dandole il diametro della teglia che si vuole usare; ungere quest'ultima con olio. disporre le rosette di pasta ripiene una accanto all'altra nella teglia. sollevare tutto il bordo della sfoglia e badare che aderisca bene intorno alle rosette, spolverare di zucchero e passare in forno caldo (200°)  e la nostra "pitta" e pronta.
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DOLCI CALABRESI: "LE ZEPPOLE".

Torniamo con un pizzico di golosita' Calabrese, con una specialita', le zeppole calabrese, facile da preparare e molto sfiziose nel suo gusto.

INGREDIENTI:

  • 150gr di zucchero
  • 250 gr di farina bianca
  • 20 gr di semolino
  • 100 gr di vino bianco secco 
  • 4 uova
  • una foglia di alloro
  • olio extra vergine di oliva
  • strutto
  • zucchero vanigliato
  • un pizzico di sale

PREPARAZIONE: 

Mescolare insieme i 250 gr di farina bianca e i 20 gr di semolino. Versate in una casseruola  mezzo litro d'acqua fredda, lo zucchero, due cucchiai d'olio, la foglia di alloro e un pizzico di sale e portare a bollore, quindi togliere il recipiente dal fuoco e gettare, in un solo colpo, la miscela di farina e semolino. mescolare rapidamente e energicamente col mestolo di legno, rimettere la casseruola sul fuoco e continuare a lavorare il composto senza sosta per una decina di minuti. quando l'impasto si presenterà liscio e compatto, togliere la foglia di alloro, lasciare intiepidire e incorporare i tuorli d'uovo e il vino. versare l'impasto sul marmo, precedentemente unto con olio, e lasciarlo raffreddare. foggiare delle ciambelline e friggerle in abbondante strutto fumante. durante la cottura, pungerle, di tanto in tanto, con i rebbi di una forchetta. questa operazione farà uscire delle particelle di pasta che caratterizzano queste zeppole. sgocciolarle dorate e croccanti e cospargerle di zucchero profumato alla vaniglia o alla cannella e le nostre zeppole sono pronte per essere gustate.
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CALABRIA: VIBO VALENTIA, TRATTATI COME SCHIAVI AL CIRCO TOGNI.

E' stato scoperto ieri dai carabinieri della compagnia di Vibo Valentia, provincia calabrese, un vero e proprio bunker di schiavi, il circo Wanet Togni dove dei cittadini Bulgari dipendenti presso questo mondo di attrazioni, venivano trattati come degli schiavi, privati dei loro documenti e costretti a lavorare per piu' di 18 ore al giorno senza riposare e procurarsi il cibo elimosinando per strada agli automobilisti, e rovistando nei rifiuti alla fine di ogni spettacolo.

Tutto ha inizio nel pomeriggio del 4 maggio del corrente mese il quale, alcuni dipendenti del circo accompagnati da alcuni sindacalisti, si recano presso la caserma dei carabinieri del posto, dove denunciano i fatti a loro accaduti, e quello che doveva essere un lavoro onesto e retribuito e' diventato un vero e proprio carcere, costringendoli ad orari di lavoro fuori dal normale, dalle 6.00 del mattino fino a mezzanotte con una ricompensa  solo quando i lavoratori la chiedevano, per comprarsi qualcosa da mangiare, circa 150 euro il mese, concesse a rate da 10 e 20 euro. Oltre a questo, come se non bastasse, venivano mandati fuori dal circo a distribuire i biglietti per gli spettacoli, ma venivano pedinati dai circensi, per paura che scappassero o andassero a riferire tutto l'accaduto a qualcuno. Il loro alloggio era a dir poco disastroso, dividevano una serie di loculi ricavati sul piano di carico di un camion, privi di riscaldamento, acqua corrente e gas. Costretti a recarsi su di un altro camion dove era stato allestito un improvvisato bagno, condiviso da decine di persone al giorno, in condizioni igieniche che definire fatiscenti sarebbe un eufemismo, spesso privi di acqua o dello stesso sapone. I due titolari del circo Egle Lozopone ed il figlio Giuseppe Mavilla, 36 anni, ogni tanto si rassegnavano a concedergli pochi spiccioli, per comprarsi un pezzo di pane in cambio di turni massacranti senza nessun contratto o forma esistenziale.

L'incubo finalmente e' finito, grazie all'intervento degli uomini dell'arma di Vibo Valentia dei carabinieri dove hanno tratto in arresto madre e figlio, e gli stessi carabinieri si sono preoccupati dei dipendenti e di alcuni artisti circensi, anche loro vissuti in questa vicenda in condizioni disagiate, a scortarli in un posto di accoglienza in attesa di riprendere una vita normale.
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mercoledì 4 maggio 2011

CRUCOLI, LA FESTA DELLA MADONNA DI MANIPUGLIA.

E' una delle più antiche feste che si conoscano. Inizia con una novena che si svolge la mattina presto, durante la quale i pellegrini si recano a piedi al santuario, ogni terza domenica di maggio, cantando antichi canti popolari di antichissima origine, infatti la sua storia si dice sia legata al ritrovamento di un quadro della Madonna con in braccio il bambin Gesu', ritrovato in mezzo ad un bosco, dove poi venne costruito il Santuario della "Madonna di Manipuglia", Il nome del luogo, Manipuglia , è spiegato in molti modi: secondo una tesi deriverebbe dal verbo latino manere (venire) al quale è stata aggiunta la località di provenienza della pellegrina "venuta" dalla Puglia, dando così origine al nome Mani Puglia ; secondo un'altra teoria il nome del luogo fa riferimento all'immagine del quadro della Vergine le cui mani soffici, in dialetto chiamate puglie , sostenevano Gesù Bambino, luogo che dista circa 5 km dal quale la sua statua, che  viene conservata nella chiesa di San Pietro e Paolo a Crucoli, viene portata fino al santuario con grande fervore dalla folla di devoti e una volta giunti li, dopo la celebrazione della santa messa, inizia il vero e proprio pellegrinaggio fino a tarda notte. Durante questi giorni, oltre alle celebrazioni religiose, c'è pure la festa civile con tanto di giochi di piazza, mercato, spettacoli e, soprattutto, bellissimi fuochi pirotecnici.
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