mercoledì 23 dicembre 2015

Crotone in Serie A e il nuovo stadio. La nuova favola Calabrese.

Il grande Crotone del Calcio sta davvero lasciando tutti i suoi tifosi a bocca aperta.

Una nuova ed entusiasmante stagione calcistica per la squadra calabrese, che sta vivendo la sua avventura calcistica all'insegna della professionalita' e del dinamismo, tanto da far sognari sia la societa' che i propri tifosi, alla massima serie.

Si e' proprio cosi, il sogno del presidente Vrenna e di tutta la Calabria, di riuscire a competere la prossima stagione calcistica, con i grandi della serie A.
Una squadra che ormai e' decollata, un orgoglio sportivo e calcistico di tutta la regione e potrebbe diventare la terza squadra calabrese ad approdare nella massima serie di calcio italiano dopo il Catanzaro, che e' riuscito  a rimanerci  per ben 7 stagioni tra gli anni'70 e gli anni '80, alla guida del mitico Palanca. 
Per non dimenticarci della mitica Reggina che dal 1999 al 2009 c'è stata per 9 entusiasmanti stagioni.

Una favola quella del Crotone che dura ormai da piu' di vent'anni, quando nel lontano 1991, la vecchia societa' pitagorica, un piccolo club a livello dilettantistico fondato nel 1923 approdando solo nei campionati intereggionali, falli', prendendo le sue redini i Fratelli Vrenna.
Raffaele e Gianni, oggi rispettivamente presidente e amministratore delegato, "tirano su" l'A.P. Nuova Crotone M.J.
Oggi il Crotone e' in fuga verso la serie A: 18 partite con 40 punti in classifica, frutto di 12 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, con il miglior attacco del torneo, affidando la squadra ad Ivan Juric, divulgando un calcio spettacolo, davvero starordinario.
E cosi' il grande Gualtieri creatore della squadra calabrese, pensa anche al nuovo stadio, dicendo che l'Ezio Scida anche restando in serie B, non e' piu' in grado di accogliere tifosi e calciatori.
Ascolteremo tutte le esigenze del territorio dice Gualtieri, vedendo i progetti anche in grande come ad esempio la realizzazione di un nuovo impianto, anche perche' il Crotone e' una tradizione sportiva, restando sempre una delle citta' delle Olimpiadi, quindi che possa arrivare in serie A non c'è da meravigliarsi, anche perche' sara' tutto il sud a tifare per la nuova favola della Magna Grecia.

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giovedì 26 novembre 2015

La 'nduja di Spilinga, grazie all'azienda Caccamo di Vibo, trionfa alla stampa estera.

Prodotto tipico Calabrese per eccellenza, la 'nduja di Spilinga, ha reso omaggio alla terra degli aforismi, abbracciando la stampa estera.

Il merito ed il riconoscimento va all'azienda di Luigi Caccamo di Vibo Valentia, l'artigiano della 'nduja, premiato a Roma nel corso della cerimonia ufficiale di gala che si e' svolta presso il Grand' Hotel Bermini Bristol, con una cena di lusso, timonata dal grande chef  Andrea Fusco.
Un prodotto unico al mondo, l'insaccato in questione, che grazie alla madrina del premio Caccamo, Jurgita  Jurkeviciene, la giornalista della testata Lituana lietuvos Rytas, ha guadagnato grandi estimatori in tutto il mondo. Una visibilita' internazionale quella della 'nduja, che come sottolinea la stessa moglie del Caccamo, Graziella, l'azienda e' riuscita a dare nuova vita allo stesso prodotto curando le consuetudini secolari quanto all'igiene ed all'ottima qualita' degli ingredienti.

L'imprenditore calabrese, e' stato premiato non solo come uno dei migliori produttori di Spilinga, ma anche per l'attenzione mirata al suo stabilimento, dovuta all'innovazione e all'avanguardia.
La 'nduja diviene cosi', grazie alla bravura dei suoi produttori, un prodotto doc, come il prosciutto san daniele e molti vini pregiati, proponendo riserve  in formati fino a 50 kg, come appunto anche i grandi formaggi. Un'esperienza per la Calabria alla quale va un premio estero, diventando un'emblema, questa volta, non per le sue cattive notizie, legate alla 'ndrangheta, ma per un immagine culinaria, che da a questa regione un'immenso valore e tantissimo orgoglio.

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mercoledì 25 novembre 2015

Il Calabrese, Macri, leader della coalizione di centro-destra, diventa Presidente dell'Argentina.

Si chiama "Mauricio Macri", ovvero Maurizio Macri', il nuovo presidente dell'Argentina che ha chiuso le urne battendo il candidato peronista Daniel Scioli.

Il cognome e' originario della provincia di Reggio Calabria, precisamente di Polistena, piccolo centro cittadino a pochi passi dalla sopracitata provincia, che portando lo stesso cognome in Argentina le viene tolto l'accento.
I Macri si stabiliscono a Buenos Aires nel 1949, dove nati come costruttori, ebbero il loro primo successo nei primi anni ottanta, quando la loro Sevel ottenne da Fiat e Peugeot la licenza per costruire e vendere auto delle stesse case automobilistiche in Argentina.
Una famiglia dal carisma unico e intraprendente, quella dei Macri, visto anche il clima di festa che si e' creato dopo la chiusura dei seggi nel bunker di "Cambiemos", visto anche il grande distacco avuto sullo Scioli.
Sono stati in tanti ad urlare "Mauricio Presidente".
Saltano, ballano e urlano i tanti simpatizzanti del "macrismo", dove dopo poche ore ci fu il suo primo intervento, ringraziando tutti quelli che lo avevano sostenuto, confermando che con questa scelta l'Argentina ha deciso di voltare pagina, dopo aver affidato per due mandati consecutivi, vale a dire per ben 12 anni, la guida del Paese a Cristina Kirchner.

Il discorso di Macri ha dato spazio anche spazio al ricordo delle sue origini, figlio di Franco originario di Reggio Calabria trasferitosi a Buenos Aires negli anni '50, rendendo cosi' omaggio al lavoro fatto dagli "immigrati", che attraversarono l'oceano, alla ricerca di un po' di fortuna.

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sabato 14 novembre 2015

Strage in Francia: un fotografo di Vibo Valentia racconta il terrore vissuto per le strade di Parigi.

Si chiama Raffaele Montepaone, di origine Vibonese e con la forte passione della fotografia che lo ha portato a partecipare ad un concorso di fotografia a Parigi scenario di guerra, dove ieri sera follia e terrore, hanno seminato sangue proprio nella stessa citta'.

Il noto fotoreporter rivive la sua esperienza insieme ad un quotidiano calabrese, raccontando che, nel momento in cui avvengono gli attentati prima allo stadio, poi alla sala concerti e ad altri 4 punti caldi nel repertorio dell'organizzazione islamica, si trovavano in visita alla torre Eiffel, non molto lontana dal Bataclan luogo del primo attentato nel mirino dell'Isis,

Ci trovavamo difronte alla torre quando  ad un certo punto, dice Raffaele,  abbiamo visto sfrecciare a pochi metri da noi auto della polizia, dopo un po' ambulanze e successivamente camion dei Vigili del Fuoco, e li gia' avevamo intuito che fosse successo qualcosa di veramente grave.
La conferma e' avvenuta nel vedere la gente correre davanti a noi, con il terrore negli occhi, straziati dalla paura e colpiti dal dolore.
Dopo pochi minuti ci siamo accorti dell'attentato e che c'erano diversi morti.

"L'unica cosa che restava da fare era rientrare subito in Hotel", afferma la ragazza del fotografo. Dovevamo arrivare in Hotel, La Pavillon du Louvre, sulla Rue Moliere a pochi passi dagli attentati, e cosi' ci siamo messi in cammino, anche perche', presto sarebbe scattato il coprifuoco a seguito dello stato di emergenza emanato dal presidente Francese Francois Hollande.
Ma sembrava impossibile percorrere soli pochi metri, poliziotti in tenuta d'assalto correvano dappertutto, strade bloccate e le sirene di tutte le forze di polizia e disoccorso, era l'unica melodia che si poteva udire.
I due giovani insieme ad alcuni amici sono rimasti bloccati per strada per diverse ore, solo all'una di notte riescono a raggiungere la propria camera d'albergo e la prima cosa che ha fatto Raffaele e' stata quella di tranquillizare parenti ed amici tramite facebook: "state tranquilli siamo salvi, non riuscivamo a raggiungere il nostro hotel, noi stiamo bene, ma fuori c'e' l'apocalisse".

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lunedì 18 maggio 2015

Renzi intende concludere i lavori sulla Sa-Rc alla fine del 2015, replicando alla provocazione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni

Nelle idee del nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, la Salerno-Reggio Calabria e la sua odissea per quanto riguarda il completamento dei suoi lavori.

"Nel 2015 ci sara' un'accellerazione dei lavori e al massimo nei primi mesi del 2016, sara' tutto concluso". 

Queste le sue parole all'Arena su Rai uno. 

Forse una provocazione arrivata dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che durante l'inaugurazione della tangenziale Teem, alla presenza di alte cariche, come il ministro dei trasporti Delrio, ha voluto dare a Renzi uno schiaffo morale, dicendo: "visto che le cose le sappiamo fare e pure bene rispettando i tempi previsti, ci candideremo come Regione Lombardia a realizzare altre grandi opere come appunto la Salerno Reggio-Calabria". 
Dura provacazione, alla quale il Ministro Renzi, ha replicato con grande fervore: "la Sa-Rc e' completa all'80%, ti stupiremo impegnandoci nel concludere l'opera in breve tempo possibile".

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sabato 28 febbraio 2015

La banca del Tempo apre in Calabria sul Tirreno, tre filiali.

Il progetto si chiama "costruire relazioni e solidarieta'", un istituto di credito che non si deposita denaro ma tempo e disponibilita'.

Un'iniziativa molto interessante, ma sopratutto molto utile per chi possiede una posizione economica un po disagiata.
Si, perche' il progetto finalizzato alla valorizzazione dei rapporti umani attraverso l'istituzione della Banca del Tempo, è rivolta a tutta la cittadinanza, in particolare alle fasce piu' deboli (anziani, donne, immigrati, disabili, indigenti). A prendersi cura di tutto cio' sono tre piccole cittadine nel Cosentino sul Tirreno: Paola, Amantea e Fuscaldo, dove questi istituti agiscono come dei centri di scambi di prestazioni e di tempo tra persone, le quali offrono cio' che sono in grado di fare e ricevono a sua volta cio' che hanno bisogno, creando delle relazioni basate sulla solidarieta' e sulla socialita'.

Si spera che questa banca del tempo, che nasce appunto in Calabria, diventi un trampolino di lancio per altri comuni di diverse regioni sia per un aspetto sociale in modo da far interagire "il ricco con il povero" e sia per un aspetto economico, agevolando, come accennato all'inizio del post, quelle famiglie in difficolta', mettendo a disposizione la loro manod'opera in cambio di un qualcosa che possa fargli utile, ma sopratutto mettendo a disposizione la loro bonta' . . .

LE BANCHE DEL TEMPO IN CALABRIA SI TROVANO A:

PAOLA, corso Cristoforo Colombo, n°29.
AMANTEA, via della liberta' 14/B.
FUSCALDO, via A. Gravina.

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mercoledì 25 febbraio 2015

Mancata Strage sulla s.s. 106: autocisterna carica di gas si scontra con autobus. Feriti diversi passeggeri.

L'unico a restare in osservazione nel reparto di chirurgia dell'ospedale di Crotone, e' stato il 54enne autista del pulmann delle linee urbane che qualche giorno fa si e' scontrato con un'autocisterna carica di gas, gli altri passeggeri, circa 25 sono rimasti feriti, ma non in modo grave.

L'accaduto e' successo alle porte di Crotone nel tratto della statale s.s. 106.

Chissa' forse la fortuna o il destino ha voluto che cio' si potesse raccontare senza versare una lacrima.

Solo tanta paura e qualche  escoriazione per i superstiti, evitando una terribiile strage.
Il bus era fermo al semaforo del cavalcavia nord quando e' scattato il verde si e' immesso sulla strada statale, ma in quel momento e' sopraggiunto un tir proveniente da nord verso contrada margherita.
Il mezzo condotto da un 53enne, per cause ancora in corso di accertamento, ha colpito in pieno la parte antariore sinistra dell'autobus, girando su se stesso e andando a sbattere contro un muro di recinzione. I passeggeri sono stati colpiti da una pioggia di schegge di vetro. Sono accorsi gli agenti della polizia stradale del posto che hanno prestao subito i primi soccorsi insieme ai vigili del fuoco e' ad altri soccoritori come le squadre viabilita' della Provincia e dell'Anas e le ambulanze del 118 che hanno fatto spola tra la S.S. 106 dove e' avvenuto l'incidente e l'ospedale Giovanni di Dio di Crotone.
Sei i feriti tra cui l'autista del bus, mentre un'altra ventina di passeggeri con auto private hanno raggiunto il vicino pronto soccorso.

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Reggio Calabria: rapinano gruppo di uomini dei propri fucili, durante una battuta di caccia.

Sono tante ancora le segnalazioni di cacciatori che durante le loro battute di caccia vengono derubati delle proprie armi.

Tutto cio' sta avvenendo nella provincia di reggio Calabria, dove quattro uomini la scorsa settimana durante un battuta di caccia, vengono rapinati dei propri fucili.

A raccontare l'episodio sono gli stessi cacciatori, avvicinati improvvisamente da due malviventi armati di pistola ed a volto coperto, minacciandoli a consegnare le proprie armi.

Temendo eventuali reazioni violente da parte dei rapinatori il gruppo di cacciatori ha subito consegnato i propri fucili ai malviventi che hanno fatto perdere le proprie tracce in poco tempo; immediatamente i cacciatori hanno subito richiesto l'intervento dei carabinieri che giunti sul posto hanno potuto constatare l'accaduto.

Questa sequenza di rapine nell'entroterra reggino si staverificando un po' spesso e protagonisti di queste rapine si presume siano malavitosi locali nel tentativo di procurarsi armi da utilizzare in azioni delittuose nella malavita organizzata.

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domenica 11 gennaio 2015

Corigliano Calabro: ancora sbarchi di clandestini nel porto della piana di Sibari.

Ancora clandestini nel porto di Corigliano, dove proprio stamane si e' concluso lo sbarco dei migranti soccorsi nel canale di Sicilia e trasbordati sulla nave Gregoretti della Guardia Costiera giunta in nottata nel porto di Crotone.

Complessivamente sono state sbarcate circa 502 persone, tra le quali 42 donne e 54 minori, di cui 38 non accompagnati.
Sono scattate subito le operazioni di soccorso, anche se non e' stato richiesto per nessuno dei migranti, il ricovero in ospedale.
Sono stati accertati dieci casi di scabbia e alcuni contusi, ma le loro condizioni risultano abbastanza buone, così una volta terminate le operazioni di soccorso, tutti i clandestini sono stati trasferiti in vari centri di accoglienza di varie regioni.
I 38 minori non accompagnati sono stati affidati temporaneamente al comune di Corigliano Calabro che provvedera' con immediatezza a sistemarli in tutti i centri della Calabria.

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sabato 3 gennaio 2015

92 enne Contromano sulla Salerno-Reggio Calabria. Evita la tragedia un elicottero della Polizia di Stato.

Ha viaggiato per circa 15 km sulla Salerno-Reggio Calabria, contromano, un uomo di 92 anni all'altezza dello svincolo di Gallico.
Non e' stato segnalato nessun tamponamento o scontro che abbia potuto scaturire l'accaduto in tragedia.
Solo grazie ad un elicottero della Polizia di Stato e alla bravura dei piloti-polizziotti, volando a quota bassissima e' stato possibile segnalare alle auto che viaggiavano nel senso corretto di marcia, un pericolo imminente, rallentando cosi' la corsa degli stessi automobilisti.

L'autovettura procedeva a luci spente lentamente, in senso contrario al flusso del traffico.
Poiche' in breve tempo avrebbe raggiunto una galleria dove il rischio d'impatto contro terzi sarebbe stato altissimo, l'elicottero della polaria si e' abbassato piu' che ha potuto, portandosi all'altezza della sede stradale segnalando il pericolo.
La manovra ha funzionato, portando la macchina del pericoloso autista, in citta', dove e' stata bloccata poi dalle forze dell'ordine.
Numerose sono state le segnalazioni alla sala operativa della Questura per segnalare l'episodio e ringraziare la Polizia di Stato per aver scampato la tragedia.

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Sbarco di clandestini a Corigliano: il mercantile abbandonato dagli scafisti, ha raggiunto le coste con il pilota automatico.

Circa 360  Siriani sono sbarcati la notte scorsa nel porto di Corigliano, tra i quali 74 minori, pagando tutti complessivamente di loro dai 4 agli 8mila dollari.

Hanno fatto la prima parte del viaggio in aereo, raggiungendo la Turchia via Libano, e poi il 31 dicembre si sono imbarcati sul mercantile Ezadeen, per approdare infine sulle coste calabresi.
La nave che ha fatto da traino ai clandestini, in origine era destinata al trasporto di animali e posto sotto sequestro dalla magistratura.
Il punto sulla fase dello sbarco e' stato fatto stamane dal Questore di Cosenza Luigi Liguori e dal Prefetto Gianfranco Tomao.
Una vera e propria macchina organizzativa ha ribadito il Questore, per un'ooperazione cosi' complessa e rilevante.
E' la prima volta che in provincia di Cosenza e in un porto di grande rilievo come Corigliano avviene uno sbarco di clandestini, appunto per questo e' stato raggiunto un ottimo risultato, con un livello di accoglienza eccellente raggruppandoli tutti per famiglia e allo stesso tempo farli star bene e sostenerli.
Uno dei punti chiave ancora della vicenda restano gli scafisti, che incappucciati, hanno lasciato i migranti in balia delle onde con rischi altissimi di incidenti, infatti si presume dai primi accertamenti che gli scafisti possano essere nascosti tra i clandestini.
Un viaggio alla fine, tutto sommato, in condizioni accettabili, questo grazie alla "funzionante macchina di emergenza" che ha visto coinvolto e hanno contribuito: la Capitaneria di Porto, la Questura, tutte le forze di Polizia, il 118, i Vigili del Fuoco e l'amministrazione comunale.

Le operazioni di sbarco si sono concluse stamani, nel porto di Corigliano Calabro, quindi facendo il punto della situazione sono stati soccorsi circa 360 persone, tra i quali 232 uomini, 54 donne e 74 minori, 8 dei quali da affidare percche' non accompagnati da adulti, affidati temporaneamente ad una casa famiglia di Corigliano in attesa di decidere dove trasferirli.
Le condizioni per tutti gli altri clandestini, complessivamente sono buone, tantoche' non c'e' stato bisogno di nessun ricovero ospedaliero.

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giovedì 1 gennaio 2015

"Il Governo Italiano e i nostri mediatori sono responsabili delle nostre vite". Il messaggio su youtube delle due donne rapite in Siria.

E' Salvatore Marzullo, il padre di una delle ragazze rapite in Siria lo scorso 31 luglio, ha commentare il video pubblicato ieri su youtube che mostra le due donne prigioniere, costrette in una condizione difficile.

Vanessa e' il suo nome, originaria della provincia di Cosenza, e' volontaria di una cooperativa operante in Siria da diverso tempo.
Il capo coperto dal chador e vestite di nero, reggono in mano un cartello con impressa la data del 17 dicembre 2014.
Un messaggio di pochi secondi, in cui dicono di essere Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria, dai qaedisti del fronte Jubath al-Nusra e non dei Miliziani dello stato islamico come si era temuto al lungo, confermato cio', da un rappresentante dell'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Un video forte, dove le due giovani donne chiedono aiuto per rientrare a casa, perche' in grave pericolo, addirittura potrebbero essere uccise.
Nel video supplicano il governo e i suoi mediatori di farle rientrare a casa per Natale, vista la data impressa sul foglio nel video.
Dicono ancora, una delle due ragazze nel video, in lingua inglese: "il nostro governo e i nostri mediatori sono responsabili delle nostre vite".

Il video e' ritenuto autentico dagli 007 italiani, anche se sorge qualche dubbio sulla data indicata sul foglio tenuto in mano da una delle ragazze.
Il fronte al Nusra ha confermato la prigionia delle due donne italiane, commentando così il loro gesto: " abbiamo catturato le due ragazze perche' il loro paese sostiene tutti gli attacchi contro noi in Siria", parole dette all'agenzia di stampa tedesca Dpa Abu Fadel, un esponente del gruppo legato al Qaeda che opera in Siria e in Libano.

"Voglio lasciare il mio commento in questo interessante post, come segno di solidarieta' alle famiglie delle due donne prigioniere.
Vorrei concludere col dire che, sia come italiano ma soprattutto come compatriota, la vicenda abbia un lieto fine e riporti Vanessa e Greta . . . tra le braccia dei propri cari".

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Tuffo di Capodanno in Calabria. Si continua a rispettare la tradizione . . .

Anche quest'anno, come un rito solenne, si continua a rispettare il cosiddetto: "Tuffo di Capodanno".

Una tradizione che ormai da tantissimi anni nelle acque di Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone, danno il benvenuto al nuovo anno, tantissimi partecipanti, nonostante le temperature rigide per immergersi e tuffarsi tra le onde del mare.

Solo un piccolo sole squallido a far compagnia e a confortare i cinquanta protagonisti sulle rive che nonostante il mar mosso hanno dato lo stesso il loro contributo.
A Crotone tanta e' stata l'attesa allo scoccare di mezzogiorno, sia per i partecipanti che per i curiosi che dalla spiaggia ammiravano l'atteso tuffo come se fosse una giornata d'agosto.

Presenti alla manifestazione, oltre all'assessore allo sport, gli operatori della Croce Rossa, pronti ad intervenire per qualsiasi emergenza.

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