sabato 14 novembre 2015

Strage in Francia: un fotografo di Vibo Valentia racconta il terrore vissuto per le strade di Parigi.

Si chiama Raffaele Montepaone, di origine Vibonese e con la forte passione della fotografia che lo ha portato a partecipare ad un concorso di fotografia a Parigi scenario di guerra, dove ieri sera follia e terrore, hanno seminato sangue proprio nella stessa citta'.

Il noto fotoreporter rivive la sua esperienza insieme ad un quotidiano calabrese, raccontando che, nel momento in cui avvengono gli attentati prima allo stadio, poi alla sala concerti e ad altri 4 punti caldi nel repertorio dell'organizzazione islamica, si trovavano in visita alla torre Eiffel, non molto lontana dal Bataclan luogo del primo attentato nel mirino dell'Isis,

Ci trovavamo difronte alla torre quando  ad un certo punto, dice Raffaele,  abbiamo visto sfrecciare a pochi metri da noi auto della polizia, dopo un po' ambulanze e successivamente camion dei Vigili del Fuoco, e li gia' avevamo intuito che fosse successo qualcosa di veramente grave.
La conferma e' avvenuta nel vedere la gente correre davanti a noi, con il terrore negli occhi, straziati dalla paura e colpiti dal dolore.
Dopo pochi minuti ci siamo accorti dell'attentato e che c'erano diversi morti.

"L'unica cosa che restava da fare era rientrare subito in Hotel", afferma la ragazza del fotografo. Dovevamo arrivare in Hotel, La Pavillon du Louvre, sulla Rue Moliere a pochi passi dagli attentati, e cosi' ci siamo messi in cammino, anche perche', presto sarebbe scattato il coprifuoco a seguito dello stato di emergenza emanato dal presidente Francese Francois Hollande.
Ma sembrava impossibile percorrere soli pochi metri, poliziotti in tenuta d'assalto correvano dappertutto, strade bloccate e le sirene di tutte le forze di polizia e disoccorso, era l'unica melodia che si poteva udire.
I due giovani insieme ad alcuni amici sono rimasti bloccati per strada per diverse ore, solo all'una di notte riescono a raggiungere la propria camera d'albergo e la prima cosa che ha fatto Raffaele e' stata quella di tranquillizare parenti ed amici tramite facebook: "state tranquilli siamo salvi, non riuscivamo a raggiungere il nostro hotel, noi stiamo bene, ma fuori c'e' l'apocalisse".

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