Il cognome e' originario della provincia di Reggio Calabria, precisamente di Polistena, piccolo centro cittadino a pochi passi dalla sopracitata provincia, che portando lo stesso cognome in Argentina le viene tolto l'accento.
I Macri si stabiliscono a Buenos Aires nel 1949, dove nati come costruttori, ebbero il loro primo successo nei primi anni ottanta, quando la loro Sevel ottenne da Fiat e Peugeot la licenza per costruire e vendere auto delle stesse case automobilistiche in Argentina.
Una famiglia dal carisma unico e intraprendente, quella dei Macri, visto anche il clima di festa che si e' creato dopo la chiusura dei seggi nel bunker di "Cambiemos", visto anche il grande distacco avuto sullo Scioli.
Sono stati in tanti ad urlare "Mauricio Presidente".
Saltano, ballano e urlano i tanti simpatizzanti del "macrismo", dove dopo poche ore ci fu il suo primo intervento, ringraziando tutti quelli che lo avevano sostenuto, confermando che con questa scelta l'Argentina ha deciso di voltare pagina, dopo aver affidato per due mandati consecutivi, vale a dire per ben 12 anni, la guida del Paese a Cristina Kirchner.
Il discorso di Macri ha dato spazio anche spazio al ricordo delle sue origini, figlio di Franco originario di Reggio Calabria trasferitosi a Buenos Aires negli anni '50, rendendo cosi' omaggio al lavoro fatto dagli "immigrati", che attraversarono l'oceano, alla ricerca di un po' di fortuna.
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