Lo “Stocco di Mammola”, in parole semplici, lo stoccafisso, che conta secoli di tradizione, viene
preparato in maniera tradizionale in vari modi, diventando nel
tempo il piatto tipico locale e tra i più importanti della
Calabria.
Anticamente era considerato il mangiare dei poveri, infatti i
contadini lo consumavano e l’offrivano ai braccianti in
occasione dei lavori duri nella campagna poiché lo Stocco dava
energia in quanto era ed è considerato un alimento ad alto
valore energetico; ancora oggi viene conservata questa
tradizione. E’ noto altresì che il consumo dello Stocco da
parte delle puerpere determina consistenti aumenti del
prezioso latte materno, alimento primario nell’alimentazione
sana dei neonati.
La tradizione ormai radicata in tutta la Locride, vuole che,
quasi da precetto, le famiglie consumino lo stocco il Venerdì
Santo e la Vigilia di Natale.
Altra tradizione locale è quella di usare lo Stocco come
regalo. Infatti molti emigrati, al rientro delle ferie,
portano lo Stocco sia per regalo che per consumo personale. Da
ricordare la tradizionale “Sagra dello Stocco” giunta quest’anno
alla XXV edizione, che si svolge ogni anno il 9 agosto nel
Borgo Antico di Mammola, con la degustazione dello Stocco
preparato in maniera tradizionale in vari modi e servito in
tegami di terracotta (tianeji), in un clima di festa
folkloristica con canti e balli. La Sagra per la sua tipicità
è tra le più importati manifestazioni di gastronomia della
Calabria e d’Italia e richiama migliaia di turisti che si
trovano in Calabria e nella vicina Sicilia.
Lo Stocco viene
venduto in molti negozi e mercati locali dei Comuni della
Comunità Montana e della zona Jonica e in diverse pescherie
della fascia costiera da Catanzaro a Reggio Calabria. Lo
stocco, importato da Mammola, viene venduto inoltre in alcuni
Supermercati di Belgio e Lussemburgo in alcuni periodi
dell’anno, particolarmente a Pasqua e Natale. Lo Stocco di
Mammola, viene inoltre preparato in alcuni ristoranti tipici
calabresi di Roma, Milano e Bruxelles.
Lo “Stocco di Mammola” può essere preparato come:
Antipasti – Secondi Piatti – Per la preparazione di sughi per la pasta – Può essere servito come piatto unico con le patate.
Antipasti – Secondi Piatti – Per la preparazione di sughi per la pasta – Può essere servito come piatto unico con le patate.
Lo Stocco viene accompagnato da vino rosso locale o di Cirò ed è
considerato l’unico pesce che si accompagna con vino rosso.
Fa parte di quella cucina tipica della dieta mediterranea. Il
Pescestocco viene importato in Italia (Genova, Venezia e Napoli)
dai paesi Nordici nell’anno 1561 e usato come merce di scambio.
La
Calabria per l’importazione del merluzzo secco faceva riferimento
al porto di Napoli (allora capitale del Regno delle due Sicilie),
dal quale con piccole imbarcazione i battelli raggiungevano il
porticciolo di Pizzo. A dorso di mulo, poi, attraverso le strade
mulattiere del tempo, le balle di stocco arrivavano a Mammola, qui
il pesce secco trovò il sua habitat naturale per il felice
matrimonio con la purissima acqua del luogo ricca di sostanze
particolari (calcio, ferro, magnesio ecc.) che in breve tempo,
spugnandolo, lo rendevano commestibile.
Notizie certe sulle prime importazioni e lavorazioni dello
“Stocco” a Mammola, si hanno intorno al primo decennio
dell’anno 1800. Altri storici affermano pure che il prodotto
era noto già agli inizi del 1700.
Successivamente si costatò che il trattamento con l’acqua di
Mammola e la tipica lavorazione, dava degli ottimi risultati
in termini di qualità del prodotto commerciale che diveniva
sempre più richiesto. Si presume che proprio per questo, si
coniò lo slogan, “Mammola: paese dello stocco” ancora oggi
noto in tutta la Calabria quando si parla di Mammola e di
Stocco.
Molti personaggi famosi, in ogni periodo, hanno dimostrato di
apprezzare molto questo prezioso alimento, fiore all’occhiello
della gastronomia calabrese.
Esistenza di documentazione che comprovi che il Prodotto ha
più di 25 anni?
Descrizione sintetica del prodotto
Lo “Stocco di Mammola” è di colore bianco, ha sapore corposo ed ha
la forma caratteristica del merluzzo spugnato e aperto. E’ un
alimento concentrato e gustoso. Un chilogrammo di stocco ha un
contenuto energetico equivalente a cinque chilogrammi di merluzzo
fresco. E’ altamente digeribile e adatto a qualunque dieta. Povero
di grassi, è ricco di proteine, vitamine e sali minerali.
Ingredienti utilizzati: Merluzzo essiccato ed acqua
Forma: Merluzzo spugnato aperto
Dimensioni medie: Variano dalla lunghezza del merluzzo da cm 60 a
cm 100
Peso medio: Da Kg 2 a 6
Sapore: Corposo di pesce
Odore: Di pesce
Colore: Bianco
Lavorazione prodotto:
Tecniche di lavorazione
Il Merluzzo viene importato dai Paesi Nordici in Italia per essere trasformato, da prodotto duro e secco in alimento commestibile (pescestocco o stoccafisso). La lavorazione è esclusivamente artigianale e suddivisa in varie fasi. Inizialmente si tranciano le pinne esterne e quindi il merluzzo essiccato viene immerso in acqua corrente nella prima di vasche comunicanti successive. Il giorno successivo viene aperto con la roncola dalla parte inferiore e superiore. Il terzo giorno viene aperto completamente, il quarto giorno sono estratte la lisca e le ventresche. Il quinto giorno si rimuove il velo, ed il giorno successivo, completamente spugnato, è pronto per essere venduto. E’ evidente che l’acqua assume particolare rilevanza per la buona riuscita del prodotto finale. Le acque che scorgano dalle numerose sorgenti montane della catena Aspromonte-Serre di Mammola hanno infatti una particolare composizione chimico-fisica. Sono ricche di sostanze oligominerali, che combinandosi tra loro, determinano una perfetta maturazione dello “Stocco” in ammollo che ne esaltano il gusto inimitabile. E’ questa la ragione principale per cui, insieme alla professionalità artigianale di chi lo lavora, si ottiene da secoli una produzione di un ottimo “Stocco” (così viene chiamato nel Sud Italia).
Tecniche di lavorazione
Il Merluzzo viene importato dai Paesi Nordici in Italia per essere trasformato, da prodotto duro e secco in alimento commestibile (pescestocco o stoccafisso). La lavorazione è esclusivamente artigianale e suddivisa in varie fasi. Inizialmente si tranciano le pinne esterne e quindi il merluzzo essiccato viene immerso in acqua corrente nella prima di vasche comunicanti successive. Il giorno successivo viene aperto con la roncola dalla parte inferiore e superiore. Il terzo giorno viene aperto completamente, il quarto giorno sono estratte la lisca e le ventresche. Il quinto giorno si rimuove il velo, ed il giorno successivo, completamente spugnato, è pronto per essere venduto. E’ evidente che l’acqua assume particolare rilevanza per la buona riuscita del prodotto finale. Le acque che scorgano dalle numerose sorgenti montane della catena Aspromonte-Serre di Mammola hanno infatti una particolare composizione chimico-fisica. Sono ricche di sostanze oligominerali, che combinandosi tra loro, determinano una perfetta maturazione dello “Stocco” in ammollo che ne esaltano il gusto inimitabile. E’ questa la ragione principale per cui, insieme alla professionalità artigianale di chi lo lavora, si ottiene da secoli una produzione di un ottimo “Stocco” (così viene chiamato nel Sud Italia).
Periodo di produzione: Tutto l’anno
Maturazione Stagionatura del prodotto:
Conservazione:
Materiali utilizzati: Le roncole sono artigianali di forme particolari, costruite da abili mani di maestranze locali..
Strumenti utilizzati:
Macchinari utilizzati:
Locali dove avviene la produzione: I locali sono rivestiti in marmo ed in mattonelle bianche e le vasche sono in granito e acciai,. dove avviene la lavorazione del pesce.
Maturazione Stagionatura del prodotto:
Conservazione:
Materiali utilizzati: Le roncole sono artigianali di forme particolari, costruite da abili mani di maestranze locali..
Strumenti utilizzati:
Macchinari utilizzati:
Locali dove avviene la produzione: I locali sono rivestiti in marmo ed in mattonelle bianche e le vasche sono in granito e acciai,. dove avviene la lavorazione del pesce.
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