sabato 21 agosto 2010
SPIE PRECOCI DEL DIABETE E LE SUE PREVENZIONI.
La prima spia che denuncia il rischio di diabete nell'adulto è legata alla presenza di sovrappeso, da valutare in termini di quantità, ma sopratutto di localizzazione del tessuto adiposo.
Un aumento di grasso a livello viscerale (il giro vita) ha un importanza molto maggiore come maker di futuro sviluppo del diabete rispetto all'aumento del tessuto adiposo su fianchi, glutei e cosce. E', quindi, utile misurare il peso l'indice di massa corporea, ma anche la circonferenza vita.
Un'altra novita' per una predisposizione piu' precisa e tenere conto dei segnali che in genere si accompagnano a un'alterata sensibilita' insulinica. Questi sono, per esempio, l'aumento dei trigliceridi, una diminuizione delle HDL, le lipoproteine che trasportano il cosidetto colisterolo buono, un incremento della pressione arteriosa e l'aumento della glicemia, pur senza raggiungere valori alterati che suonano iil campanello di allarme del diabete.
Guardando a tutte queste alterazioni metaboliche abbiamo un altro elemento per definire ed individuare tra i giovani e gli adolescenti obesi o in sovrappeso quelli che hanno una maggiore probabilita' di sviluppare il diabete in eta' adulta e precocemente (verso i 30-40 anni).
Oggi sappiamo che il diabete si puo' prevenire in 2 casi su 3 con un'alimentazione corretta e l'attivita' fisica. Ci sono studi che l'hanno dimostrato in modo inequivocabile. Sappiamo che le modifiche dello stile di vita sono piu' importanti di qualsiasi altro farmaco. Non serve un'intervento pesante di breve durata (come una dieta drastica per pochi mesi). Si tratta di perdere circa il 10% del proprio peso, nel corso di sei mesi, e, una volta che si e' ottenuto il peso accettabile, bisogna lavorare perche' sia duratura. Di pari passo con la perdita di peso deve esserci un'aumento dell'attivita' fisica. Anche in questo caso non parliamo di un'esercizio fisico punitivo, che duri 2 o 3 mesi e poi non se ne parla piu', ma bensi' che si porti avanti e si instaura uno nuovo stile di vita dove l'attivita' fisica deve essere continuativa.
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