lunedì 28 febbraio 2011

MALASANITA' IN CALABRIA.

Catanzaro, 28 feb.- Leoluca Orlando, presidente della commissione parlamentare sugli errori della  sanita', ha chiesto al presidente della Regione Calabria ed al Commissario per la sanita', Scoppelliti, una relazione per quando riguarda la bambina morta all'ospedale di Lamezia Terme, dopo un intervento all tonsilli che era stata sottoposta nell'ospedale della stessa citta'.

Dopo alcuni giorni era stata dimessa, dove a casa avvertiva ancora dei dolori, e' ritornata all'ospedale dove era stata operata, fu rimandata a casa dove mori' il giorno dopo. La Procura sta indagando aprendo un'inchiesta per accertare la verita', ed e' un obbligo, afferma il Presidente Orlando, di tutti noi cittadini che continuatamente ci affidiamo alla sanita' pubblica.
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domenica 27 febbraio 2011

"CALABRIA IN SCENA", ESORDIO AL BIT DI MILANO.

Grande evento, lo scorso sabato, a Milano per la Calabria dove al Bit ha fatto il suo ingresso ed esordio con "CALABRIA IN SCENA", dove in uno dei padiglioni della fiera hanno sfilato modelli e modelle esclusivamente Calabresi, che in una immensa platea hanno indossato e mostrato le loro opere d'arte create dallo stilista Calabrese Claudio Greco, molto legato alla sua terra di origine cosentina, molto affermato a livello nazionale ed Europeo. L'illustre serata ha attirato un numero eccessivo di persone, tra cui il critico d'arte "Vittorio Sgarbi".

Insomma un vero e proprio trionfo del vero "made in Calabria", curando la serata persino l'orchestra musicale del gruppo calabrese "Sabatum Quartet", facendo rispecchiare tante pecularieta', non solo si e' parlato delle cinque province calabresi, ma anche dell'evoluzione dell'uomo calabrese, dal "brigante" al contadino, al pescatore, fino ad arrivare all'artista  e al manager con abiti poverissimi, come il lino, la canapa e la juta dove la tradizione ha fatto dell'arte una vera e propria cultura, incontrando nei tempi il fascino della storia, del mare, della montagna e delle opere dell'uomo, insomma una serata per raccontare la Calabria nella sua molteciplita', nel suo modo di trasformarsi come un camaleonte, cercando di stare a passo con i tempi, insomma un'ennesimo messaggio dove si vuole divulgare la potenzialita' di una terra che aspetta di essere ancora scoperta e utilizzata al meglio, affinche la sua realta'...diventi un futuro!
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giovedì 24 febbraio 2011

IL PRESIDE DI CATANZARO: NIENTE GITA PER ALUNNO DOWN.

E' successo nella citta' di Catanzaro in Calabria dove il preside di una scuola vieta ad un ragazzo down di andare in gita ed i compagni si rifiutano di partire senza di lui, riuscendo cosi' a farlo riamettere nel viaggio. Tutto cio' e' stato noto dall'avvocato Ida Mendicino, responsabile della Regione Calabria per quando riguarda il coordinamento dell'integrazione scolastica.

Il ragazzo ben integrato in classe e con un buon profitto, grazie alle insegnanti di sostegno, e' stato sempre ben amato dai propi compagni fino a scaturire la loro reazione contro la direttrice dell'istituto, dove la Mendicino definisce questo episodio un grosso cambiamento nella nostra societa', fatta di egoismo, individualismo e poca solidarieta', rivolgendo a loro un grande applauso, una solida speranza di maturazione nel tessuto sociale.

La preside quindi, violando le note del ministero dove dicono che, le gite sono e rappresentano un'opportunita' fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione del processo di integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto allo studio'', inoltre la stessa preside aveva informato i compagni e le insegnanti di tenere all'oscuro l'alunno down delle programmate uscite a scopo formativo, solo perche, secondo la morale della preside il giovane disabile non era in grado di apprendere a causa della sua infermita' genetica.

Questo triste episodio dovrebbe farci riflettere un po': "non stiamo li a guardarli come se fossero degli alieni, aiutiamoli a camminare nel loro tunnel, ...hanno solo avuto, meno fortuna di noi".
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martedì 22 febbraio 2011

PITT CU SARDELLA.

Abbiamo parlato in alcuni post precedenti della "sardella" prodotto tipico Calabrese a base di pesce, pescato mei mari della costa jonica e lavorato a mano e da essa molte sono le ricette che possiamo ricavarne, come ad esempio le "pitte con sardella" o meglio delle girelle con dentro questo prelibato prodotto, accompagnato magari da un buon Vino Ciro'.

INGREDIENTI
  • pasta per pizza
  • olio di oliva
  • sardella
  • origano
PREPARAZIONE

preparare delle striscie con la pasta per pizza di 7/8 centimetri a secondo della grandezza a piacere della vostra girella, spalmare sopra un po' di olio di oliva e sardella a volonta', un pizzico di origano e infine cominciate a richiudere la striscia da una delle due estremita' fino ad ottenere un rotolo e mettendolo in posizione verticale, con il palmo della mano,  andremo ad esercitarvi una pressione dall'alto verso il basso fino a formare la nostra girella. Mettere in forno ad una temperatura di 200 gradi e far cuocere per circa mezz'ora, ed ecco pronte le nostre "pitt cu sardella".
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lunedì 21 febbraio 2011

VITTORIO SGARBI: "I BRONZI DI RIACE LI PORTEREBBE IN GIRO PER IL MONDO".

Reggio Calabria. Bronzi di Riace da esportazione? A rilanciare la vecchia idea, che tante polemiche ha sollevato negli anni scorsi, è stato il critico d’arte Vittorio Sgarbi, già parlamentare eletto in Calabria. Il noto personaggio del mondo della cultura e dello spettacolo, nel corso di un incontro organizzato alla BIT, ha definito le due statue “i reperti più belli mai scoperti negli ultimi anni nell’intero Paese. Vanno valorizzati maggiormente”, ha affermato Sgarbi.
La ricetta è vecchia di una decina d’anni: esportare i Bronzi, “farli uscire dalla Calabria, mandandoli in giro per il mondo, per promuovere l’immagine di questa terra e per avere, al tempo stesso, anche un ritorno in termini economici”, ha teorizzato il professore. “Avete dei luoghi di attrazione turistica invidiabili”, ha aggiunto Sgarbi all’indirizzo della delegazione istituzionale della Regione a Milano. Affermazioni che, nello stile provocatorio di un personaggio che ha sempre scelto di andare sopra le righe per fare notizia, hanno comunque sortito l’effetto di lanciare un nuovo sasso nell’acqua stagnante del futuro dei Bronzi.
L’idea di far viaggiare i Guerrieri risale al 1984, quando fu avanzata una proposta di trasferirli a Los Angeles in occasione delle Olimpiadi. Ma né in quella circostanza, né successivamente i Bronzi si mossero dalla città calabrese dello Stretto.

Nel 2003 fu bocciato con un referendum popolare dal risultato plebiscitaria anche la possibilità di spedire in giro per il mondo dei cloni delle due statue. Cloni che, in realtà, seppur con dimensioni più piccole e in materia diverso, esistono eccome e sono custoditi, come le copie della maggior parte del patrimonio scultoreo italiano, presso l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.
La vicenda dei Bronzi è tornata dì attualità nel 2009, quando il governo Berlusconi ipotizzò un temporaneo trasferimento sull’isola della Maddalena dove si sarebbe dovuto svolgere il G8. Evento poi spostato nella terremotata città de L’Aquila, dove i Bronzi non hanno messo piede. Anche perché, postasi la questione del restauro, i Guerrieri sono stati spostati per un check-up nel laboratorio appositamente allestito nella sede del Consiglio regionale, dove ancora oggi si trovano e da dove presto ripartiranno verso il ristrutturato Museo Nazionale della Magna Graecia. Fu così sventato l’ennesimo tentativo di spogliare la città dei suoi beni più preziosi, che però evidentemente continuano a far gola. Adesso l’ultima proposta di Sgarbi. Che i reggini, probabilmente, non gradiranno.
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PER LA 'NDRANGHETA IN CALABRIA, ARRIVANO NUOVE LEGGI.

Purtroppo la bella e amata Calabria non e' fatta solo di mare, tradizioni, cultura, costume e pregi incantevoli, ma e' afflitta anche da una grossa piaga, "La 'Ndrangheta", come tutti sanno una grossa organizzazione criminale che coinvolge tutto il territorio Calabrese e si dirama in tutte le localita' del pianeta terrestre.

Secondo  autorevoli osservatori, in Calabria la ‘ndrangheta sarebbe ormai un potere criminale, economico e politico che non accetta di essere messo in discussione.  Ebbene, a questa organizzazione che il magistrato Alberto Cisterna ha paragonato all’organizzazione terroristica di Osama Bin Laden. Salvatore Magarò,  presidente della Commissione regionale antimafia, istituira' una Commissione contro la 'ndrangheta, dove lavorera' innanzitutto sull'esaminare diverse leggi e proposte che porranno un ostacolo o meglio un'argine, alla capacita' della criminalita' di infiltrarsi nei settori economici e produttivi della sana economia Calabrese e delle potenzialita' di sviluppo della Regione. La visibilita' sui flussi finanziari, un sostegno alle famiglie e alle imprese vittime di reati criminali, quindi diciamo un'attenzione particolare ad un nuovo sistema delle autonomie locali.
C'e' da precisare un fattore molto interessante, che in questa battaglia per la Calabria, ribadisce Magaro', lo stato non ci deve abbandonare, perche' la 'ndrangheta non e' solo un'emergenza Calabrese, ma un'emergenza che riguarda tutto il paese.
Oggi 22 febbraio con la giunta della Commissione contro la 'ndrangheta diversi saranno gli ordini del giorno:
  • interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di reati di ‘ndrangheta e disposizioni in materia di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dell’imprenditoria.
  • Trasparenza e legalita' sui finanziamenti che verranno erogati alla regione Calabria.
  • Tutela alle famiglie e alle aziende vittime della 'ndrangheta.
  • Agevolazioni ai collaboratori di giustizia.
  •  Istituzione dell’Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali in Calabria.
  • Donazione ai comuni calabresi della targa "Qui la 'ndrangheta non entra".
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domenica 20 febbraio 2011

DA UN PICCOLO BORGO DELLA CALABRIA, A SINDACO IN AUSTRALIA.

E' Nato in un piccolo borgo della Calabria e precisamente a Borgia (CZ), che negli anni ha onorato degnamente il nome del suo paese di nascita, portandolo in giro per il mondo e facendolo conoscere nei palazzi della politica e delle istituzioni internazionali.
Lui si chiama Giuseppe (Joe) Cossari ed e' attualmente Sindaco della citta' di Knox, 150mila abitanti, una cittadina dello stato della Victoria in Australia, ed e' membro della Consulta, un organo consultivo in seno al Consiglio Regionale della Calabria, aperto alla professionalita', alla cultura ed alle esperienze di tutti Calabresi di varie nazioni del globo, che si svolge a Rende in provincia di Cosenza dove all'edizione del marzo scorso hanno partecipato piu' di 50 rappresentanti, tra consultori ed esperti sparsi in tutto il mondo. La sua nascita risale al 1947, cresciuto in un paesino della Calabria molto povero e molto piccolo si trasferisce con tutta la sua famiglia, negli anni dell'immigrazione, in Australia dove qui tra rinunce e sacrifici costruisce la sua vita professionale e familiare.
La sua carriera ha inizio subito, perche' e' un uomo solido, sincero e disponibile con tutti e infatti queste sue doti sono apprezzate da tutti gli Italiani in Australia che riconoscono in lui un "compaesano" capace e leale. E' stato consigliere comunale di Maroondah, attualmente e' direttore del patronato ENAS dell' Australia, gia' delegato del CTIM, il Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, in carica come responsabile per l'Oceania dell'associazione "Azzurri nel mondo" e attualmente e' rappresentante referente del P.d.L. in Australia, una carica che gli permette di mantenere stretti i legami con la sua terra di origine e un alto riconoscimento alle sue abilita' gli e' stato conferito dal nostro Presidente della Repubblica Italiana, come Cavaliere della Repubblica Italiana per gli alti meriti raggiunti e per aver onorato l'Italia in terra straniera.
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PROVERBI IN DIALETTO CALABRESE.

Come tutte le Regioni anche la Calabria a il suo dialetto, abbastanza stretto e difficile da capire, in questo post volevo elencarvi alcuni proverbi, appunto in dialetto Calabrese:


  • Cangianu i sonaturi, ma 'a musica è sempre 'a stessa
Cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa
  • Chine ha robba, ha parianti
Chi possiede, ha parenti
  • Chine campa sperannu, affrittu more
Chi di speranza vive, disperato muore
  • Chine ha salute ha dinari
Chi ha salute, è ricco
  • Chine tene libri, tene labbra
Chi possiede libri, sa parlare
  • Chi piecura se fa, 'u lupu se lu mangia
Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia
  • Chi pocu tene, caru tene
Chi ha poco, fa molto attenzione a ciò che possiede
  • Chirica 'un fa monacu
La chierica non fa il monaco.
  • Chiru chi fazzu eu, facia u ciucciu meu.
Quello che faccio io, fa il mio asino.
  • Chi sta dintru o te 'ncorna o te scorna
Chi sta dentro casa tua o ti fa le corna o ti porta via qualcosa
  • Chi te vo bene te fa ciangere, chi te vo male te fa ridere
Chi ti vuol bene ti fa piangere, chi ti vuol male ti fa ridere
Chi va a ru mulinu, se 'mparina.
Chi va al mulino, s'infarina.
Solo chi fa le cose, rischia di avere dei problemi.
  • Criscianu l'anni e criscianu i malanni
Aumentano gli anni e aumentano i malanni
  • Cu joca sulu non si 'ncagna mai.
Chi gioca da solo non si incavola mai.
  • Cumpra caru, ca stai 'mparu
Compra ciò ch'è caro e ti troverai bene
  • Cu 'ndeppi focu campau, cu 'ndeppi pani moriu.
Chi ha avuto il fuoco è vissuto, chi ha avuto il pane è morto.
  • Cu non m'boli mi sciorba
Che sia accecato chi non vuole (l'invidioso)
  • Cu non poti mangiari ' carni si mbivi u brudu.
Chi non può mangiare la carne è costretto ad accontentarsi del brodo.
  • Cu sparta pija a megghju parta.
Chi divide si prende la parte migliore.
  • Chi se leva ru matinu abbusca nu carinu
Chi si alza presto, guadagna un carlino
Ad alzarsi presto, c'è tutto da guadagnare.
  • Cu vaci cu zoppu, zoppia.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
  • Cu' va 'nda l'avvucatu, perdi l'urtimu ducatu
Chi va dall'avvocato, perde l'ultimo ducato
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venerdì 18 febbraio 2011

CALABRESI NEL MONDO.

Si tiene a Montecarlo, il 17 febbraio, un'edizione speciale del premio "Calabresi nel mondo", ed e' proprio l'associazione C3 international, che riunisce i calabresi nel mondo con un recital e l’ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco portano a Montecarlo spettacolo di poesia e musica “T’amo di due amori” tratto dai versi del poeta calabrese Corrado Calabrò. L’evento, organizzato per il 17 febbraio alle ore 18.30, sarà anche l’occasione per consegnare ad alcuni ospiti calabresi il “Premio Internazionale la Calabria nel Mondo”, conferito ogni anno dall’Associazione alle Personalità che, grazie all’impegno nel proprio lavoro e per il bene comune, hanno contribuito a diffondere in Italia e nel Mondo un’immagine positiva della loro terra d’origine. 

Illustre testimonial dei tanti calabresi impegnati a smentire un’immagine spesso opaca della Calabria è proprio il magistrato-poeta Corrado Calabrò, nato a Reggio Calabria, uno dei più importanti poeti contemporanei (le sue poesie sono state tradotte in diciotto lingue) e uomo di Stato presso le istituzioni della Repubblica Italiana. Attualmente è Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; ha ricoperto incarichi nella Corte dei Conti e nel Consiglio di Stato, è stato Presidente del Tar del Lazio e Capo di gabinetto in vari ministeri, nonché Capo della segreteria tecnico-giuridica del Presidente del Consiglio dei Ministri Aldo Moro.                                          (Corrado Calabro' il terzo da sinistra)
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ULISSE, L'EROE DEI MARI E LA CALABRIA.

Ulisse l'eroe dei mari, secondo il racconto di omero, fu ospite intorno al '500 di Calipso dove lo avrebbe fatto dimorare precisamente ad Ogigia, una delle tre isolette non molto lontana dalla terra ferma e qui vicino esiste un grande castello che prende proprio il nome de "LE CASTELLA", dove le sue origini si perdono lontano nel tempo.
Tutto questo arcipelago e' situato sulla costa jonica all'altezza tra Crotone, una dellel provincie rinomate della regione e Isola di Capo Rizzuto e qui tornando a parlare di Ogigia nel dire che qui la sua collocazione tra queste isole ha aperto una contesa non ancora del tutto placata, pur se storici, letterati e geografi concordano nel collocare l'isola incantata in quell'arcipelago, invero povero di componenti, prospiciente il tridente dei promontori Japigi formato da Capo Cimiti, Capo Rizzuto e Punta Castella. Per comprendere invece il significato del nome di “Le Castella”, usato al plurale anziché al singolare, bisogna considerare che la tradizione popolare riferisce l' esistenza di molti altri castelli ubicati sulle isole prospicienti il litorale e sprofondate negli abissi marini.


Ma la vera e propria storia di Isola Capo Rizzuto e' legata al Castello, un edificio che è stato ed è ancora oggi il capoespiatorio di questo meraviglioso pezzo di Calabria. La posizione geografica di Punta Castella s'impose in occasione del trattato di amicizia tra Roma e Taranto nel 304 a.C.; sta di fatto che in base al trattato, alle navi da guerra romane era proibito navigare ad oriente di Capo Lacinio onde parve opportuno ai Tarantini - per sorprendere le navi romane che provenivano dal Tirreno e si dirigevano verso Taranto - di istituire una vedetta proprio a Le Castella . Appena un secolo dopo, negli ultimi anni della seconda guerra punica, tra il 208 ed il 202 a.C., si dice che Annibale, incalzato dagli eserciti romani e costretto a un repentino ritorno in patria, abbia fatto costruire là dove ora sorge il possente monumento aragonese una sorta di accampamento (o una torre di vedetta).


Dopo la dipartita di Annibale i Romani fecero sbarcare per motivi strategici sul posto circa tremila coloni e chiamarono il luogo Castra. Fu così che la permanenza di quegli uomini diede origine al borgo che prese il nome di Castella, e presso alcuni al plurale maschile o femminile.
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sabato 12 febbraio 2011

LA PERLA DELLA CALABRIA.

Il parco nazionale della Sila e uno delle perle pregiate della regione Calabria, un luogo davvero meraviglioso, da scoprire ricco di molti paesaggi caratteristici e itinerari ricchi di emozioni.

Le sue valli incantate, le sue stupente piante tra cui molti alberi di pino centenari, costituiscono un grande patrimonio di biodiversita', che merita di essere protetto e innanzitutto amato da chi lo scopre. E' il terzo parco per ordine cronologico, dopo il parco nazionale del pollino ed il parco Nazionale dell'aspromonte, ad essere fondato e si estende per circa 73.695  ha[2], e assumendo una forma allungata nord-sud, il suo perimetro, coinvolge le tre province Calabresi, Catanzaro, Cosenza e Crotone. Questo parco e' stato istituito nel 1997, quando in Italia si cominciava a parlare di aree protette e si cominciavano ad istituire i primi parchi Nazionali.

La sua sede e situata a Lorica che insieme a Camigliatello, sono i due polmoni che danno vita alla sua biodiversita' ed il simbolo della Sila e il lupo.
Specie depredata per secoli e fortunatamente sopravvissuta fino al 1970, anno in cui venne istituita una legge a favore della sua salvaguardia, dove tuttora vive ed e diventata la mascotte di questo meraviglioso paradiso terrestre. Torneremo piu' in la' a parlare dei suoi paesaggi caratteristici, delle sue tradizioni, ma soprattutto della sua arte culinaria.
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domenica 6 febbraio 2011

MAJESTIC 12, MENPHIS75 E IL PATTO CON GLI ALIENI.

In questo post volevo parlare di qualcosa di davvero sconvolgente che sono venuto a conoscenza dai media non molto tempo fa e si tratta di un patto che le forza statunitense avrebbero stretto con degli alieni.

John Lear ha effettuato come pilota, missioni in tutto il mondo
per conto della CIA e di altre agenzie governative USA.

Lear si è interessato dell'argomento UFO solo da qualche anno,
precisamente dopo aver parlato con personale dell'Air Force
Statunitense che sarebbe stato testimone di dell'atterraggio di un
UFO nel 1980, nel corso del quale tre piccoli alieni sarebbero andati
incontro al comandante della base aereonautica americana di
Bentwaters, in Inghilterra.

I dischi volanti sono una realtà dice Lear, e sono pilotati da esseri
provenienti da altri pianeti. Questi esseri hanno fatto dei
prigionieri, che a loro volta sono stati catturati con la piena
consapevolezza del governo USA, e questo governo è disposto a tutto
per mantenere il segreto.

Secondo Lear il segreto verrebbe mantenuto per prevenire il panico
della gente.

Lear afferma che il Governo degli Stati Uniti, mediante il gruppo
Majestic - 12, ci ha venduto agli alieni. Questa "vendita"
risalirebbe in un periodo compreso tra il 1968 e il 1971, quando il
MJ - 12. avrebbe concluso un accordo con una razza aliena,
proveniente dal sistema stellare "Zeta Reticuli", molto progredita,
un vero e proprio patto scellerato.

L'accordo in principio era questo: tali esseri chiamati "i Grigi",
per il loro colore, avrebbero fornito al Governo Americano delle
informazioni per superare tecnologicamente l'Unione Sovietica.

In cambio di tutto questo il MJ - 12 avrebbe ignorato i continui
rapimenti umani effettuati dai Grigi per motivi di studio, e
ignorato tutti i casi di mutilazione del bestiame, fonte di cibo
degli alieni.

I Grigi avrebbero dovuto fornire al MJ - 12 una lista di
questi "prelievi", ma gli alieni mentirono, in quanto rapirono molti
più umani di quanto ammettessero e anche per altri scopi (si dice che
i Grigi oltre ai "motivi di studio" usassero gli umani come cavie da
laboratorio, arrivando pure ad uccidere).

Lear dice però , che i Grigi hanno fatto il doppio gioco, in quanto
raggiunsero lo stesso accordo con l'Unione Sovietica. Scoperto tutto
questo i due Paesi avrebbero messo insieme i loro migliori scienziati
per costruire una arma per distruggere i Grigi. La prima arma avrebbe
fallito nel 1988, quando ci fu uno scontro Alieni - Umani riguardante
un deposito sotterraneo, occupato dalla CIA e dagli stessi Alieni a
Dulce, nel New Mexico. Tale deposito sotterraneo, è stato descritto,
da alcuni rapiti, come molto grande e con interminabili mura
piastrellate.

Lear ritiene che i Grigi provengano da Zeta Reticuli, un sistema
stellare binario a 130 anni luce dalla terra e con i loro esperimenti
tenterebbero di salvare la propria vita in quanto colpiti da una
specie di disordine genetico.

Lear afferma che, non molto tempo fa tre alieni siano stati catturati
dal Governo Usa, e sarebbero tenuti in un deposito isolato e
schermato elettromagneticamente denominato JJ - II nella base di
Los Salamos nel New Mexico. Egli comunicano con la telepatia e sono
tecnologicamente avanti a noi di almeno un milione di anni, possono
anche spostarsi con la forza del pensiero e scomparire. Quando fecero
una dimostrazione dei loro poteri davanti al Presidente Eisenhower
alla base di Edwards, egli avrebbe detto: Il mondo non è pronto per
tutto questo.

Lear continua dicendo che gli alieni riescono a manipolare le
credenze religiose terrestri. Avrebbe visto lui stesso una
videocassetta, in possesso di un rappresentante del Governo degli
stati Uniti, che spiegherebbe come gli alieni avrebbero creato Gesù
Cristo e abbiano manipolato lo sviluppo genetico dell'Uomo.
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sabato 5 febbraio 2011

ESISTE DAVVERO IL 13° SEGNO ZODIACALE?

Si sente spesso parlare di Ofiuco come tredicesimo segno zodiacale, utilizzato dai detrattori della astrologia, a sostegno delle loto tesi.
E' necessario quindi fare un po' di chiarezza.
Il sistema dell'astrologia classica si sviluppa secondo lo zodiaco tropicale, fascia che si estende di alcuni gradi sopra e sotto l'Eclittica, vale a dire, la circonferenza descritta sulla sfera celeste dal movimento apparente del Sole intorno alla terra.
Lo zodiaco viene diviso arbitrariamente in 12 parti uguali: questi sono i segni zodiacali.
I loro nomi, ben noti, sono: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci.
I segni dello zodiaco sono quindi una divisione arbitraria di questa cintura zodiacale, attraverso le quali passano i pianeti. Sono immagini del tempo, e/o archi d'eclittica, contati dal punto d'Ariete (o punto gamma) e aventi tutti un'ampiezza pari a 30° di longitudine.

Le costellazioni che attraversano lo zodiaco sono invece 13, perché alle 12 che danno il nome ai segni si deve aggiungere quella di Ofiuco, che viene attraversata come le altre da Sole, Luna e pianeti, e si trova fra Scorpione e Sagittario.
A tutti i segni viene attribuita la medesima ampiezza di 30 gradi, mentre le costellazioni hanno ampiezze differenti; per esempio, quella del Cancro è piccola al contrario delle costellazioni del Leone e della Vergine, che sono molto estese.

L'oroscopo quindi non riflette la vera posizione planetaria celeste in quanto si adegua alle stagioni: oggi, segni e costellazioni non hanno più una loro coincidenza, a causa della precessione degli equinozi.
Esiste perciò una netta differenza fra il momento in cui il Sole entra in un segno e il momento in cui entra nella costellazione che porta lo stesso nome.

Ofiuco è quindi una costellazione che attraversa lo zodiaco e non un segno zodicale.
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RENNES LE CHATEAUX e I SEGRETI DEL SACRO GRAAL.

Rennes Le Château è un piccolo paesino di trecento anime nel dipartimento dell’Aude, in Linguadoca, nel sud della Francia: in un paese così piccolo, generalmente, tutti sanno tutto di tutti. Ma Rennes costituisce un caso a parte, perché i misteri che aleggiano sul piccolo borgo sono parecchi e piuttosto fitti.

Dovremmo partire dall'inizio ma cerchiamo di far luce sul piccoloo borgo e il mistero del sacro graal. Cos'e' innanzitutto il Santo Graal, per duemila anni gli uomini si sono recati ai quattro angoli del mondo conosciuto alla spasmodica ricerca del Santo Graal, il calice in cui Gesù bevve il vino durante l’Ultima Cena ed in cui, secondo la tradizione, Giuseppe d’Arimatea, ricco commerciante, membro del Sinedrio e discepolo segreto di Gesù, ne raccolse il sangue durante la crocifissione.

Quindi si presume che Maria  Maddalena si sia rifugiata dopo la crocifissione di Gesu' Cristo, in questo piccolo borgo della francia, Le Rennes Chateaux, portando con se' il Santo Graal, dove qui i misteri restano infiniti...
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