lunedì 18 marzo 2013

TERREMOTO POLITICO IN CALABRIA: VOTI DI SCAMBI CON I CLAN DELLA 'NDRANGHETA.

Voto di scambio: la posizione di quattro politici reggini è al vaglio dei magistrati dell’antimafia. Sulla Calabria rischia di abbattersi un nuovo terremoto politico. Sotto la lente della procura sarebbero le Politiche del 2006 e le regionali del 2010 durante le quali ci sarebbe stata una vera e propria corsa per accaparrarsi i pacchetti di voti detenuti da personaggi degli ambienti criminali locali. I fatti sarebbero al centro di alcune informative delle forze dell’ordine, qualcuna già allegata ad una precedente inchiesta giudiziaria.
Per il voto al Parlamento di nove anni fa che decretò la vittoria di Romano Prodi gli occhi sono puntati su due politici che all’epoca dei fatti erano collocati nella coalizione di centrosinistra. Entrambi sono stati pizzicati dagli investigatori in un albergo reggino in compagnia di alcune persone vicine ad ambienti criminali che avrebbero garantito il sostegno elettorale ai due esponenti politici del centrosinistra. E alcuni personaggi in odor di ‘ndrangheta sono stati già arrestati in precedenza a seguito di inchieste della Direzione distrettuale antimafia reggina. Indagini che sarebbero supportate anche da materiale audiovisivo.Per le regionali, invece, che portarono alla vittoria di Giuseppe Scopelliti ai raggi X sono le posizioni di un esponente del centrosinistra e di uno del centrodestra. Sul primo già ci sarebbero riscontri importanti sul voto di scambio consumato.

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