Roberto Pannunzi, 67 anni, originario di Reggio Calabria, e' stato arrestato in Colombia, definito dalle autorita' di Bogota', il numero uno, nel traffico internazionale di stupefacenti, insomma il "Pablo Escobar" italiano. Il boss di Siderno e' stato protagonista di recente di due fughe da due strutture sanitarie di Roma.
E' stato definito il principe del narcotraffico, in grado di far arrivare la droga dalla Colombia in Italia.
In questa nuova rotta infatti, i narcos fanno uscire la droga dal paese in motoscafi dieretti in Centroamerica o in Ecuador. Il viaggio prosegue poi via container verso la Spagna e di conseguenza anche in Italia.
Un uomo dove gli piaceva vivere nel super lusso, ville di pregio, yacht e macchinoni, un uomo di potere dove con il denaro e' sempre riuscito ad ottenere tutto, come nel lontano 1994 proprio in Colombia, precisamente a Medellin. A gli agenti che lo avevano catturato e lo stavano ammanettando, offri' un milione di euro in cambio della sua liberta'. Considerato inoltre interlocutore privilegiato dei produttori di cocaina colombiani, con contatti addirittura anche con la mafia siciliana e con personaggi di spicco riconducibili al boss Provenzano. Insomma un uomo che era in grado di esportare fino a due tonnellate al mese di cocaina dalla Colombia all'Europa.
Oggi il Boss Pannunzi finisce la sua corsa in un centro commerciale di Bogota', dove viene catturato ed arrestato, sotto falso nome, perche' trovato in possesso di una carta d'identita' falsa, sotto il nome di Silvano Martino.
Nessun commento:
Posta un commento