Risale circa a venti anni fa', la scoperta di un corpo umano trovato e ben conservato tra i ghiacciai delle alpi della Ötzta, dove alcuni escursionisti, ritrovarono questo corpo umano risalente a circa 53.000 anni fa' ribattezzato affettuosamente dagli stessi con il nome di "Otzi".
Dal 1998 la celebre mummia con il suo straordinario corredo di vestiario ed attrezzatura sono esposti al Museo Archeologico dell’Alto Adige. La ricerca sul suo stato fisico, sulle sue armi e sul suo abbigliamento ha rivelato molto; il nome e l’aspetto di Ötzi ci sono familiari come quelli del vicino di casa, ma la mummia racchiude ancora dei misteri. In dodici anni Ötzi è stato visitato da quasi 3 milioni di persone, attirando a Bolzano visitatori da tutto il mondo, influenzando vite, creando posti di lavoro, avviando carriere accademiche. Un radicamento nel presente che la mostra indaga, fornendo un’istantanea delle reazioni ed emozioni che l’Uomo venuto dal ghiaccio, benché morto, oggi come ieri è in grado di suscitare. Ma “Ötzi20”” si proietta anche nel futuro: chiedendosi, ad esempio, quali segreti della mummia sveleranno i nuovi metodi di indagine scientifica nei prossimi anni.
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