domenica 27 settembre 2009

Con una goccia di sangue, riesce ad individuare un tumore. Lui si chiama: BIOCHIP.

GRANDI PASSI NELLA MEDICINA ONCOLOGICA.

Viene chiamato “biochip ottico” e riesce ad individuare il tumore con anticipo  rispetto alle indagini diagnostiche tradizionali, perche lo individua nella fase iniziale quando con i classici strumenti non sono ancora visibili scovando nello stesso tempo le sostanze che lo producono.

Questo microdispositivo misura mezzo centimetro quadrato e con una sola goccia di sangue  segnala fino a cento diversi marker, per poi tramite lettore, inviare l’immagine del profilo molecolare del paziente, al medico curante, messo cosi’ nelle condizioni di intervenire tempestivamente. Una frontiera delle diagnosi precoce, nell’ottica di salvare molte vite umane contenendo una spesa sanitaria relativa alle terapie applicate alle nosplasie in stadio molto avanzato. Il biochip prodotto in 1700 unità, nel giro di un anno potrà passare alla pratica clinica, per essere portato poi al letto del malato dove la diagnosi precoce permette di intervenire con ottimi risultati quando il tumore e allo stadio iniziale.

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