giovedì 29 agosto 2013

I MERCATI SARACENI, DAL SETTECENTO AD OGGI, CULTO DI MANIFESTAZIONI ED ESPOSIZIONI .

I mercati saraceni nacquero nel XVIII secolo, sottoforma di edifici in pietra dalla caratteristica forma arcuata, in poche parole una lunga serie di magazzini separati l'uno dall'altro, dove venivano utilizzati per riporvi le merci durante i mercati, specie in una delle fiere piu' diffuse, quella dal 1 al 3 maggio che nel settecento rappresentava una delle occasioni di maggior richiamo per i commercianti del Sud.

I Mercati Saraceni, un beneficio religioso di origine settecentesca, e' sito in localita' Madonna di Mare, essi presero il nome, no dal passaggio degli arabi da quelle parti, viste le forme che potrebbero trarre in inganno, ma furono chiamati cosi' per volonta' dei principi di Tarsia, che costruirono questi edifici all'insegna del pragmatismo illuminista e con uno stile tutto nostrano, dove in una grossa cerimonia, pare prese parte anche il Re di Napoli.
A volte queste fiere pero' venivano disturbate da un incursione dal mare dei Turchi Ottomani: assimilandoli agli antichi pirati Saraceni e cosi' i tanti cirotani presenti all'inaugurazione iniziarono a chiamare cosi' quegli edifici in memoria di tali accadimenti.
Oggi sono stati restaurati, agli inizi degli anni novanta e sono frequentemente utilizzati per feste, sagre, manifestazioni culturali ed esposizioni temporanee, infatti durante la festa patronale, che si svolge dall'8 al 10 maggio, la statua di San Cataldo viene portata in questo luogo, dove rimane all'interno di una chiesetta per un'intera notte.

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