rc auto. addio al
risparmio.
Dal 2005 al 2008, per quando riguarda le RC auto, ci sono state un monte di riduzioni dovute un po’ alla enorme concorrenza e un po’ ai tempi che si corrono, o meglio che si …correvano, perchè in futuro le polizze aumenteranno, questo il succo dell'intervento del presidente dell'Ania (l'associazione degli assicuratori) Fabio Cerchiai in un'audizione in Commissione finanze della Camera.
Tra il 2005 e il 2009, secondo Cerchiai, il prezzo medio dell'assicurazione è calato dell'11,3%, ma già a partire dal 2008, principalmente a causa di interventi legislativi impropri, il conto tecnico è peggiorato a tal punto da costringere le Compagnie a correre ai ripari. Difficile quantificare gli aumenti che arriveranno, in quanto ogni impresa recupererà le risorse in base ai risultati che vuole raggiungere. Tra le altre cause del ricorso agli aumenti, le Compagnie individuano la mancata istituzione dell'agenzia antifrode (che avrebbe potuto contrastare l'aumento delle truffe) e la valutazione dei danni alla persona.
Quello che però Cerchiai non ha detto è che già da tempo le Assicurazioni hanno cambiato il peso dei vari parametri che contribuiscono a formare la tariffa Rc auto: lo hanno fatto per attenuare l'impatto economico delle norme introdotte dall'allora ministro Bersani, prima fra tutte l'assegnazione della classe di merito più favorevole in famiglia ai neopatentati. In altri termini, attribuendo meno valore all'incidenza della classe bonus/malus e dandone di più, per esempio, agli anni di patente e alla età stessa, si riportano le tariffe ai livelli di prima della Bersani. Una sorta di gioco delle tre carte che, non è azzardato ipotizzare, contribuirà a alla stangata in arrivo, con i giovani che sono già tornati a pagare le polizze a caro prezzo.
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