domenica 2 febbraio 2014

Mentre la Cape Ray arriverà a Gioia Tauro l'11 febbraio, per smaltire le armi chimiche della Siria; ad Aleppo la strage continua.

E' tutto pronto per accogliere nel porto di Gioia Tauro la "Cape Ray", la nave americana incaricata della distruzione delle armi chimiche siriane, attrezzata per lo smaltimento in mare degli arsenali che verranno trasbordati da imbarcazioni norvegesi e danesi.

L'armamentario, approderà in Calabria tra dieci giorni e precisamente l'11 febbraio.

A confermarlo è il direttore del dipartimento per la Sicurezza e il Disarmo Russo, Mikhail Ulyanov, sottolineando il suo arrivo tra una decina di giorni, che però non sarà in grado di avviare subito il lavoro di smaltimento, ma resterà nel porto per qualche giorno.

La Cape Ray è l'unità della Marina Militare Statunitense incaricata appunto di distruggere a bordo gli agenti chimici più pericolosi, che i due cargo, scortati da una piccola flotta di navi militari danesi, norvegesi, russe e cinesi, devono caricare nel porto di Latakia, a nord di Damasco.
E' così mentre si definiscono le ultime coordinate per far approdare la Cape Ray, a Gioia Tauro, ad Aleppo, nella Siria Settentrionale, 65 civili e altri 15 militari, sono stati uccisi dall'esplosione di barili-bomba lanciati dall'aviazione.
La cosa più drammatica e che tra le vittime, riferisce l'osservatorio Siriano per i diritti umani, vi sono una decina di bambini.

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