domenica 22 settembre 2013

LA 'NDRANGHETA CALABRESE GESTISCE I VIDEO POKER ANCHE IN SPAGNA.

Ormai la 'Ndrangheta ha messo i loro "puntigli" dappertutto, anche in Spagna dove dalle ultime indagini della Dia e' emerso che gestisce in maiera capillare il settore delle videoslot in Italia, cogliendo, in prima linea, affari globali.
E non solo nel nostro paese hanno il potere su questo business legale.
A madrid, le sale da gioco sono prese d'assalto da giovani e meno giovani, dove sognano una via d'uscita dalla crisi che si e' mangiata il loro lavoro e i loro risparmi.
Collegano i loro sogni alle macchinette, sperando di allineare cuori e ottenere jackpot: unica speranza in tempi cosi' magri, di certezze economiche.
Ed e' proprio qui che la 'Ndrangheta punta: Calabria, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte: un azzardo legalizzato, fonte inesauribile di ricchezza per i clan.

Adesso le Holding familiari del gioco puntano anche all'estero, infatti al centro delle indagini della Dia, come citato all'inizio del post, c'e' un esponente clan trapiantato in Spagna, che la Polizia Locale seguiva gia' per questioni legate al traffico di sostanze stupefacenti.
Infatti sono proprio questi i terreni in cui le mafie s'incrociano: droghe e slot machine, che hanno la penisola iberica uno snodo fondamentale.
Le prime perche' e' una tappa di passaggio per i grossi scambi di coca, le seconde perche' le difficolta' economiche continuano ad essere e a trainare un settore in cui lo Stato mostra la sua faccia peggiore e le associazioni criminali cercano di affiancarlo.

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