Un lunghissimo barcone ieri mattina ha varcato le rive delle coste Calabresi e precisamente a Roccella Jonica.
L'ennesimo straziante viaggio, a volte senza meta, di numerose vite umane in cerca di fortuna in terra straniera, scappati dalla guerra e dalla fame.
Questa volta tra la folla si nasconde l'innocenza di un bambino di soli 6 anni, di origini Siriane, spaventato e con occhi tristi, scappato con la madre.
I profughi sono in tutto settanta e sono stati soccorsi ieri mattina nello Jonio a 11 miglia di Badolato Catanzarese, giunti poi nel porto di Roccella Jonica.
Sul posto ad attenderli c'erano gli uomini della Capitaneria di Porto e la Guardia di Finanza, che hanno fatto scendere dal motopeschereccio, ormai in avaria, per farli salire sui loro mezzi di trasporto di ordinanza.
La maggior parte sono di nazionalita' Siriana, ma ci sono anche dei cittadini del Bangladesh, Pakistan, Afghani ed Eritrei. Le loro condizioni di salute restano legate alla difficolta' del loro viaggio, motorie, disidratazione e vomito, anche se sono in corso le visite mediche di routine.
Il bambino di 6 anni sembrerebbe non destare preoccupazioni, segnato da una cicatrice sul volto, a causa di un conflitto a fuoco nella sua citta', che tutt'ora combatte per la liberta'.
Le forze dell'ordine stanno procedendo alla loro fotosegnalazione e identificazione, per poi essere accompagnati in un luogo di prima accoglienza nel Comune di Roccella Jonica.
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