sabato 11 maggio 2013

ROSARNO: faceva il caporale per un'azienda agricola, dove insieme ai suoi connazionali veniva pagato a nero. 1 euro per una cassa di mandarini e 0,50 cent. per una cassa di arance.

A raccontare la triste vicenda e' un ragazzo di colore Alphonse Mara, che vive in Calabria nei pressi di Rosarno, precisamente a Rizziconi, dove stamane e' stato arrestato dalla compagnia del Comndo dei Carabinieri di Gioia Tauro, nell'ambito dell'operazione "MEN AT WORK", coordinata dalla procura di Palmi. E questo e quanto racconta il ragazzo agli inquirenti.
"La mattina verso le otto esco di casa e vado nell'azienda agricola di un certo Salvatore, dove mi dice di quante persone ha bisogno per la raccolta degli agrumi".
Salvatore, tra l'altro e' uno degli indagati, titolare dell'azienda, per i quali il gip non ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare. Cosi' l'arrestato continua a raccontare la sua storia, dicendo che dopo che gli era stato indicato il posto per la raccolta, lui stesso con un furgone andava a prendere i connazionali che si facevano trovare lungo la via principale di Drosi, una frazione di Rizziconi.
A volte si fanno anche due viaggi al giorno, quanto c'e' tanto lavoro, quanto e' il periodo della raccolta.
Infatti quando non basta la mano d'opera, lo stesso Mara, si reca anche nella tendopoli dove sono accampati i suoi connazionali, a San Ferdinando.
Una volta fatto il pieno del furgone con la manovalanza a nero, li  porta sul terreno che gli ha indicato Salvatore, oppure uno dei soci, Rocco o Gennaro.
Il guadagno purtroppo e' davvero triste e veniamo pagati in relazione alle cassette che riusciamo a raccogliere al giorno. La paga e' misera.
Percepiscono la somma di 1 euro per ohni cassetta di mandarini e 0,50 centesimi per una cassetta di arance.
I diritti per il datore di lavoro, non esiste, tanto che solitamente questa gente lavora dalle ore 8 del mattino alle  17-18 di sera. Inoltre poi durante la giornata arriva un grosso camion dove scarica le casse vuote e preleva quelle piene da portare via, pronte per essere commercializzate.
Insomma un vero e proprio sfruttamento del lavoro, dove qualcuno, nonostante la crisi che affligge il nostro paese, continua a speculare su di essa.
Lascio a voi commenti e considerazioni, su un'argomento scottante come questo.

POTREBBE INTERESSARVI ANCHE:

Nessun commento:

Posta un commento