sabato 28 febbraio 2015

La banca del Tempo apre in Calabria sul Tirreno, tre filiali.

Il progetto si chiama "costruire relazioni e solidarieta'", un istituto di credito che non si deposita denaro ma tempo e disponibilita'.

Un'iniziativa molto interessante, ma sopratutto molto utile per chi possiede una posizione economica un po disagiata.
Si, perche' il progetto finalizzato alla valorizzazione dei rapporti umani attraverso l'istituzione della Banca del Tempo, è rivolta a tutta la cittadinanza, in particolare alle fasce piu' deboli (anziani, donne, immigrati, disabili, indigenti). A prendersi cura di tutto cio' sono tre piccole cittadine nel Cosentino sul Tirreno: Paola, Amantea e Fuscaldo, dove questi istituti agiscono come dei centri di scambi di prestazioni e di tempo tra persone, le quali offrono cio' che sono in grado di fare e ricevono a sua volta cio' che hanno bisogno, creando delle relazioni basate sulla solidarieta' e sulla socialita'.

Si spera che questa banca del tempo, che nasce appunto in Calabria, diventi un trampolino di lancio per altri comuni di diverse regioni sia per un aspetto sociale in modo da far interagire "il ricco con il povero" e sia per un aspetto economico, agevolando, come accennato all'inizio del post, quelle famiglie in difficolta', mettendo a disposizione la loro manod'opera in cambio di un qualcosa che possa fargli utile, ma sopratutto mettendo a disposizione la loro bonta' . . .

LE BANCHE DEL TEMPO IN CALABRIA SI TROVANO A:

PAOLA, corso Cristoforo Colombo, n°29.
AMANTEA, via della liberta' 14/B.
FUSCALDO, via A. Gravina.

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mercoledì 25 febbraio 2015

Mancata Strage sulla s.s. 106: autocisterna carica di gas si scontra con autobus. Feriti diversi passeggeri.

L'unico a restare in osservazione nel reparto di chirurgia dell'ospedale di Crotone, e' stato il 54enne autista del pulmann delle linee urbane che qualche giorno fa si e' scontrato con un'autocisterna carica di gas, gli altri passeggeri, circa 25 sono rimasti feriti, ma non in modo grave.

L'accaduto e' successo alle porte di Crotone nel tratto della statale s.s. 106.

Chissa' forse la fortuna o il destino ha voluto che cio' si potesse raccontare senza versare una lacrima.

Solo tanta paura e qualche  escoriazione per i superstiti, evitando una terribiile strage.
Il bus era fermo al semaforo del cavalcavia nord quando e' scattato il verde si e' immesso sulla strada statale, ma in quel momento e' sopraggiunto un tir proveniente da nord verso contrada margherita.
Il mezzo condotto da un 53enne, per cause ancora in corso di accertamento, ha colpito in pieno la parte antariore sinistra dell'autobus, girando su se stesso e andando a sbattere contro un muro di recinzione. I passeggeri sono stati colpiti da una pioggia di schegge di vetro. Sono accorsi gli agenti della polizia stradale del posto che hanno prestao subito i primi soccorsi insieme ai vigili del fuoco e' ad altri soccoritori come le squadre viabilita' della Provincia e dell'Anas e le ambulanze del 118 che hanno fatto spola tra la S.S. 106 dove e' avvenuto l'incidente e l'ospedale Giovanni di Dio di Crotone.
Sei i feriti tra cui l'autista del bus, mentre un'altra ventina di passeggeri con auto private hanno raggiunto il vicino pronto soccorso.

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Reggio Calabria: rapinano gruppo di uomini dei propri fucili, durante una battuta di caccia.

Sono tante ancora le segnalazioni di cacciatori che durante le loro battute di caccia vengono derubati delle proprie armi.

Tutto cio' sta avvenendo nella provincia di reggio Calabria, dove quattro uomini la scorsa settimana durante un battuta di caccia, vengono rapinati dei propri fucili.

A raccontare l'episodio sono gli stessi cacciatori, avvicinati improvvisamente da due malviventi armati di pistola ed a volto coperto, minacciandoli a consegnare le proprie armi.

Temendo eventuali reazioni violente da parte dei rapinatori il gruppo di cacciatori ha subito consegnato i propri fucili ai malviventi che hanno fatto perdere le proprie tracce in poco tempo; immediatamente i cacciatori hanno subito richiesto l'intervento dei carabinieri che giunti sul posto hanno potuto constatare l'accaduto.

Questa sequenza di rapine nell'entroterra reggino si staverificando un po' spesso e protagonisti di queste rapine si presume siano malavitosi locali nel tentativo di procurarsi armi da utilizzare in azioni delittuose nella malavita organizzata.

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