Torniamo a parlare di quel piccolo paesino ai piedi
della Sila Grande, Campana in provincia di Cosenza, dove in un recente post abbiamo parlato degli scambi culturali con gli Egiziani, questa volta, parliamo si di cultura, ma specialmente di cio' che e' capace la natura, se non e' uno scherzo dell'uomo. Da qualche secolo o addirittura millenni, due rocce enormi a forma di elefante ed uno a forma di ciclope, sono stati scoperti,
alla fossiata, di preciso a confini con la Sila grande. La scoperta e' stata fatta da un giovane architetto di Cosenza
Domenico Canino, che era capitato li, sul territorio di Campana, per altre cose e precisamente alla ricerca di monete antiche. Un giovane in gamba che ha portato avanti la scoperta dove lui stesso ha saputo riaccendere i riflettori sulla vicenda. Lo stesso Canino dice che e' un 'elefante esistito circa 12.000 anni fa. Insomma un vero capolavoro di 5 metri scolpito su di una roccia e poco distante, un'altra scultura, pero' di difficile interpretazione. Sembrerebbero due gambe umane fino alle ginocchia, perche' il resto del corpo deve essere stato mutilato e i suoi resti sparsi sul terreno circostante ad una decina di metri. Ma la scultura piu imponente e' l'elefante, dove dalle caratteristiche cosi' marcate si pensa sia stata opera davvero di un grande artista. Solo un zanna, mancante del pezzo finale, arriva a misurare 1,80 centimetri, intera sarebbe stata 2,20 metri.
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