lunedì 30 dicembre 2013

"Le verità nascoste sull'autostrada SA-RC". Un tour sui cantieri per scoprire il completamento definitivo dei lavori.

"Chiuderemo i cantieri alla fine del 2013 e ci metto la faccia".

Furono le parole dell'ex ministro allo Sviluppo Economico, Corrado Passera, che fecero riferimento alle parole dell'amministratore unico dell'Anas Pietro Ciucci, un habituè delle promesse che nel luglio scorso, si prese la responsabilità di pronunciare la frase sopracitata . . . in corsivo.

E quando afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione che stufo di tutte queste menzogne sulla Sa-Rc e appunto sulle sue verità nascoste, per quanto riguarda la chiusura dei cantieri e il termine definitivo dei lavori, su uno dei collegamenti più importanti d'Italia che collega il nord con il sud.

Così lo stesso consigliere del Pd, ha deciso di dedicare una giornata interamente alla Salerno-Reggio Calabria, con una sorta di viaggio attaverso il territorio calabrese della Salerno-Reggio Calabria per documentare, attraverso la loro presenza e con l'ausilio delle telecamere, che quelle promesse oggi sono state categoricamente smentite dai fatti e dallo stato di lavoro.

I cantieri non solo sono ancora aperti, ma per completare l'autostrada ci vorrà ancora molto, ma molto tempo. Inoltre verranno allestiti due furgoni con una grande scritta: "Basta con le bugie di Ciucci sulla Sa-Rc" e in una foto l'amministratore unico dell'Anas, raffigurato con il naso lungo di pinocchio.
La prima tappa del viaggio sarà il cantiere ancora aperto di Castrovillari-Mormanno su cui verrà effettuato un sopralluogo per documentare i lavori ancora in corso e da qui si proseguirà in direzione Cosenza.

Le tappe in tutto saranno tre: Cosenza, Vibo e Reggio Calabria.
CONTINUA A LEGGERE...

PAPA FRANCESCO CHIEDE SCUSA AI CALABRESI, PER AVERGLI PORTATO VIA IL VESCOVO. MONSIGNOR GALANTINO NUOVO SEGRETARIO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA.

E' stato nominato da Papa, Segretario Generale della Conferenza Episcopale italiana.

Nunzio Galantino, il vescovo di una delle più piccole diocesi calabrese, della piccola cittadina di Cassano allo Ionio, vicino a Sibari, è arrivato fino ai vertici della Chiesa Italiana, prendendo il posto di Monsignor Mariano Crociata, come Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, che ha completato due mandati e ora è stato inviato alla guida della diocesi di Latina.

Galantino però ha chiesto a Papa Francesco, una piccola dispensa: di non lasciare il suo piccolo "gregge di Cassano", continuando la sua missione pastorale in Calabria, inoltre lo vedrà impegnato nella nuova attività che lo vedrà diventare riferimento operativo per tutti  vescovi d'italia. Il portavoce del Vaticano, Padre Lombardi, ha spiegato che monsignor Galantino è stato nominato segretario generale con tutti i requisiti e le capacità per poter presidiare questo nuovo incarico, molto importante per la chiesa cattolica, anche se ancora non è stato stabilito quando durerà il suo mandato, dovrà però per qualche settimana abbandonare la sua diocesi per recarsi a Roma per questo suo nuovo mandato.

Ed è proprio qui che vorrei soffermarmi, con grande fervore, per sottolinerare due punti molto importanti di questa nomina. Il primo è come il Santo Padre: Papa Francesco, ha guardato con occhio di grande benevolenza alla nostra amata Calabria, ma soprattutto quella lettera che giunse alla piccola diocesi di Cassano, mostra come il Papa pone attenzione alle piccole chiese locali.

L'altro punto più toccante della vicenda è come lo stesso, Papa Francesco, chiede scusa ai fedeli Calabresi per avergli sottratto il vescovo Galantino per la nomina di Segretario Generale. "Forse vi sembrerà strano che vi scriva, ma lo faccio per chiedervi aiuto, per una misione importante della chiesa italiana, ho bisogno che monsignor Galantino venga a Roma, vi domando, per favore, di comprendermi . . . E di perdonarmi". Queste sono state le parole del Pontefice, nella lettera ai fedeli di Cassano allo Ionio.

Potrebbero interessarti anche i seguenti articoli:

CONTINUA A LEGGERE...

sabato 28 dicembre 2013

LA NUOVA CURA DEL TUMORE ALLA PELLE SCOPERTA IN AMERICA, GRAZIE ALLA RICERCATRICE CALABRESE CLAUDIA CAPPARELLI

Si chiama Claudia Capparelli ed è originaria di Rossano Calabro un piccolo borgo nella provincia di Cosenza. E' stata premiata dalla Outrun  The Sun Foundation, per la sua ricerca sul melanoma, la forma più aggresiva sul tumore della pelle.

Questa fondazione che ha sede ha Indianapolis, sostiene proprio laprofessore Andrew Aplin, del Kimmel Cancer Center, Jefferson University, a Philadelphia. 
ricerca sui tumori della pelle e in tutti gli Stati Uniti d'America solo due sono state premiate come ricercatori. Di cui una è proprio la Calabrese Capparelli che ha messo in atto le proprie doti nello studio del

Il suo studio infatti si è basato su delle terapie per attaccare il cancro a livello molecolare, mirando soprattutto a quelle cellule colpevoli della progressione del melanoma e della resistenza al trattamento.
Insomma un passo avanti nel campo della medicina oncologica, che porta nuove speranze per il contrasto di determinate malattie.
CONTINUA A LEGGERE...