lunedì 28 febbraio 2011

MALASANITA' IN CALABRIA.

Catanzaro, 28 feb.- Leoluca Orlando, presidente della commissione parlamentare sugli errori della  sanita', ha chiesto al presidente della Regione Calabria ed al Commissario per la sanita', Scoppelliti, una relazione per quando riguarda la bambina morta all'ospedale di Lamezia Terme, dopo un intervento all tonsilli che era stata sottoposta nell'ospedale della stessa citta'.

Dopo alcuni giorni era stata dimessa, dove a casa avvertiva ancora dei dolori, e' ritornata all'ospedale dove era stata operata, fu rimandata a casa dove mori' il giorno dopo. La Procura sta indagando aprendo un'inchiesta per accertare la verita', ed e' un obbligo, afferma il Presidente Orlando, di tutti noi cittadini che continuatamente ci affidiamo alla sanita' pubblica.
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domenica 27 febbraio 2011

"CALABRIA IN SCENA", ESORDIO AL BIT DI MILANO.

Grande evento, lo scorso sabato, a Milano per la Calabria dove al Bit ha fatto il suo ingresso ed esordio con "CALABRIA IN SCENA", dove in uno dei padiglioni della fiera hanno sfilato modelli e modelle esclusivamente Calabresi, che in una immensa platea hanno indossato e mostrato le loro opere d'arte create dallo stilista Calabrese Claudio Greco, molto legato alla sua terra di origine cosentina, molto affermato a livello nazionale ed Europeo. L'illustre serata ha attirato un numero eccessivo di persone, tra cui il critico d'arte "Vittorio Sgarbi".

Insomma un vero e proprio trionfo del vero "made in Calabria", curando la serata persino l'orchestra musicale del gruppo calabrese "Sabatum Quartet", facendo rispecchiare tante pecularieta', non solo si e' parlato delle cinque province calabresi, ma anche dell'evoluzione dell'uomo calabrese, dal "brigante" al contadino, al pescatore, fino ad arrivare all'artista  e al manager con abiti poverissimi, come il lino, la canapa e la juta dove la tradizione ha fatto dell'arte una vera e propria cultura, incontrando nei tempi il fascino della storia, del mare, della montagna e delle opere dell'uomo, insomma una serata per raccontare la Calabria nella sua molteciplita', nel suo modo di trasformarsi come un camaleonte, cercando di stare a passo con i tempi, insomma un'ennesimo messaggio dove si vuole divulgare la potenzialita' di una terra che aspetta di essere ancora scoperta e utilizzata al meglio, affinche la sua realta'...diventi un futuro!
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giovedì 24 febbraio 2011

IL PRESIDE DI CATANZARO: NIENTE GITA PER ALUNNO DOWN.

E' successo nella citta' di Catanzaro in Calabria dove il preside di una scuola vieta ad un ragazzo down di andare in gita ed i compagni si rifiutano di partire senza di lui, riuscendo cosi' a farlo riamettere nel viaggio. Tutto cio' e' stato noto dall'avvocato Ida Mendicino, responsabile della Regione Calabria per quando riguarda il coordinamento dell'integrazione scolastica.

Il ragazzo ben integrato in classe e con un buon profitto, grazie alle insegnanti di sostegno, e' stato sempre ben amato dai propi compagni fino a scaturire la loro reazione contro la direttrice dell'istituto, dove la Mendicino definisce questo episodio un grosso cambiamento nella nostra societa', fatta di egoismo, individualismo e poca solidarieta', rivolgendo a loro un grande applauso, una solida speranza di maturazione nel tessuto sociale.

La preside quindi, violando le note del ministero dove dicono che, le gite sono e rappresentano un'opportunita' fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione del processo di integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto allo studio'', inoltre la stessa preside aveva informato i compagni e le insegnanti di tenere all'oscuro l'alunno down delle programmate uscite a scopo formativo, solo perche, secondo la morale della preside il giovane disabile non era in grado di apprendere a causa della sua infermita' genetica.

Questo triste episodio dovrebbe farci riflettere un po': "non stiamo li a guardarli come se fossero degli alieni, aiutiamoli a camminare nel loro tunnel, ...hanno solo avuto, meno fortuna di noi".
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