domenica 11 gennaio 2015

Corigliano Calabro: ancora sbarchi di clandestini nel porto della piana di Sibari.

Ancora clandestini nel porto di Corigliano, dove proprio stamane si e' concluso lo sbarco dei migranti soccorsi nel canale di Sicilia e trasbordati sulla nave Gregoretti della Guardia Costiera giunta in nottata nel porto di Crotone.

Complessivamente sono state sbarcate circa 502 persone, tra le quali 42 donne e 54 minori, di cui 38 non accompagnati.
Sono scattate subito le operazioni di soccorso, anche se non e' stato richiesto per nessuno dei migranti, il ricovero in ospedale.
Sono stati accertati dieci casi di scabbia e alcuni contusi, ma le loro condizioni risultano abbastanza buone, così una volta terminate le operazioni di soccorso, tutti i clandestini sono stati trasferiti in vari centri di accoglienza di varie regioni.
I 38 minori non accompagnati sono stati affidati temporaneamente al comune di Corigliano Calabro che provvedera' con immediatezza a sistemarli in tutti i centri della Calabria.

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sabato 3 gennaio 2015

92 enne Contromano sulla Salerno-Reggio Calabria. Evita la tragedia un elicottero della Polizia di Stato.

Ha viaggiato per circa 15 km sulla Salerno-Reggio Calabria, contromano, un uomo di 92 anni all'altezza dello svincolo di Gallico.
Non e' stato segnalato nessun tamponamento o scontro che abbia potuto scaturire l'accaduto in tragedia.
Solo grazie ad un elicottero della Polizia di Stato e alla bravura dei piloti-polizziotti, volando a quota bassissima e' stato possibile segnalare alle auto che viaggiavano nel senso corretto di marcia, un pericolo imminente, rallentando cosi' la corsa degli stessi automobilisti.

L'autovettura procedeva a luci spente lentamente, in senso contrario al flusso del traffico.
Poiche' in breve tempo avrebbe raggiunto una galleria dove il rischio d'impatto contro terzi sarebbe stato altissimo, l'elicottero della polaria si e' abbassato piu' che ha potuto, portandosi all'altezza della sede stradale segnalando il pericolo.
La manovra ha funzionato, portando la macchina del pericoloso autista, in citta', dove e' stata bloccata poi dalle forze dell'ordine.
Numerose sono state le segnalazioni alla sala operativa della Questura per segnalare l'episodio e ringraziare la Polizia di Stato per aver scampato la tragedia.

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Sbarco di clandestini a Corigliano: il mercantile abbandonato dagli scafisti, ha raggiunto le coste con il pilota automatico.

Circa 360  Siriani sono sbarcati la notte scorsa nel porto di Corigliano, tra i quali 74 minori, pagando tutti complessivamente di loro dai 4 agli 8mila dollari.

Hanno fatto la prima parte del viaggio in aereo, raggiungendo la Turchia via Libano, e poi il 31 dicembre si sono imbarcati sul mercantile Ezadeen, per approdare infine sulle coste calabresi.
La nave che ha fatto da traino ai clandestini, in origine era destinata al trasporto di animali e posto sotto sequestro dalla magistratura.
Il punto sulla fase dello sbarco e' stato fatto stamane dal Questore di Cosenza Luigi Liguori e dal Prefetto Gianfranco Tomao.
Una vera e propria macchina organizzativa ha ribadito il Questore, per un'ooperazione cosi' complessa e rilevante.
E' la prima volta che in provincia di Cosenza e in un porto di grande rilievo come Corigliano avviene uno sbarco di clandestini, appunto per questo e' stato raggiunto un ottimo risultato, con un livello di accoglienza eccellente raggruppandoli tutti per famiglia e allo stesso tempo farli star bene e sostenerli.
Uno dei punti chiave ancora della vicenda restano gli scafisti, che incappucciati, hanno lasciato i migranti in balia delle onde con rischi altissimi di incidenti, infatti si presume dai primi accertamenti che gli scafisti possano essere nascosti tra i clandestini.
Un viaggio alla fine, tutto sommato, in condizioni accettabili, questo grazie alla "funzionante macchina di emergenza" che ha visto coinvolto e hanno contribuito: la Capitaneria di Porto, la Questura, tutte le forze di Polizia, il 118, i Vigili del Fuoco e l'amministrazione comunale.

Le operazioni di sbarco si sono concluse stamani, nel porto di Corigliano Calabro, quindi facendo il punto della situazione sono stati soccorsi circa 360 persone, tra i quali 232 uomini, 54 donne e 74 minori, 8 dei quali da affidare percche' non accompagnati da adulti, affidati temporaneamente ad una casa famiglia di Corigliano in attesa di decidere dove trasferirli.
Le condizioni per tutti gli altri clandestini, complessivamente sono buone, tantoche' non c'e' stato bisogno di nessun ricovero ospedaliero.

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giovedì 1 gennaio 2015

"Il Governo Italiano e i nostri mediatori sono responsabili delle nostre vite". Il messaggio su youtube delle due donne rapite in Siria.

E' Salvatore Marzullo, il padre di una delle ragazze rapite in Siria lo scorso 31 luglio, ha commentare il video pubblicato ieri su youtube che mostra le due donne prigioniere, costrette in una condizione difficile.

Vanessa e' il suo nome, originaria della provincia di Cosenza, e' volontaria di una cooperativa operante in Siria da diverso tempo.
Il capo coperto dal chador e vestite di nero, reggono in mano un cartello con impressa la data del 17 dicembre 2014.
Un messaggio di pochi secondi, in cui dicono di essere Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria, dai qaedisti del fronte Jubath al-Nusra e non dei Miliziani dello stato islamico come si era temuto al lungo, confermato cio', da un rappresentante dell'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Un video forte, dove le due giovani donne chiedono aiuto per rientrare a casa, perche' in grave pericolo, addirittura potrebbero essere uccise.
Nel video supplicano il governo e i suoi mediatori di farle rientrare a casa per Natale, vista la data impressa sul foglio nel video.
Dicono ancora, una delle due ragazze nel video, in lingua inglese: "il nostro governo e i nostri mediatori sono responsabili delle nostre vite".

Il video e' ritenuto autentico dagli 007 italiani, anche se sorge qualche dubbio sulla data indicata sul foglio tenuto in mano da una delle ragazze.
Il fronte al Nusra ha confermato la prigionia delle due donne italiane, commentando così il loro gesto: " abbiamo catturato le due ragazze perche' il loro paese sostiene tutti gli attacchi contro noi in Siria", parole dette all'agenzia di stampa tedesca Dpa Abu Fadel, un esponente del gruppo legato al Qaeda che opera in Siria e in Libano.

"Voglio lasciare il mio commento in questo interessante post, come segno di solidarieta' alle famiglie delle due donne prigioniere.
Vorrei concludere col dire che, sia come italiano ma soprattutto come compatriota, la vicenda abbia un lieto fine e riporti Vanessa e Greta . . . tra le braccia dei propri cari".

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Tuffo di Capodanno in Calabria. Si continua a rispettare la tradizione . . .

Anche quest'anno, come un rito solenne, si continua a rispettare il cosiddetto: "Tuffo di Capodanno".

Una tradizione che ormai da tantissimi anni nelle acque di Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone, danno il benvenuto al nuovo anno, tantissimi partecipanti, nonostante le temperature rigide per immergersi e tuffarsi tra le onde del mare.

Solo un piccolo sole squallido a far compagnia e a confortare i cinquanta protagonisti sulle rive che nonostante il mar mosso hanno dato lo stesso il loro contributo.
A Crotone tanta e' stata l'attesa allo scoccare di mezzogiorno, sia per i partecipanti che per i curiosi che dalla spiaggia ammiravano l'atteso tuffo come se fosse una giornata d'agosto.

Presenti alla manifestazione, oltre all'assessore allo sport, gli operatori della Croce Rossa, pronti ad intervenire per qualsiasi emergenza.

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