Dopo il grande nubrifagio che ha colpito la Calabria e le sue maggiori province: Crotone e Catanzaro, e' stato lo stesso presidente della Regione, Scoppelliti a chiedere lo stato di calamita'.
Una delibera chiesta nella giornata del 20 novembre 2013 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Una calamita' naturale ribadisce la vicepresidente Stasi, che ha terribilmente offeso i territori principali della Calabria e le loro zone limitrofe, gia' sofferente per la difficile economia. Ci sono, dice la stessa, tutti i requisiti, affinche' il Governo riconosca i danni alle popolazioni colpite, anche perche' non esistono fonti disponibili o meglio fondi ordinari a cui potersi aggrappare per poter fronteggiare la situazione.
Un danno notevole all'economia Calabrese concentrata maggiormente sull'agricoltura produttiva del Crotonese. Nubrifagi ed esondazioni che hanno provocato incentivi danni a diverse infrastrutture, dove la protezione civile, oltre ad aver gestito tempestivamente l'emergenza, si e' messa subito all'opera per fare una ricognizione ed un monitoraggio sui territori interessati. Con la speranza che il Consiglio dei Ministri valuti al più presto la richiesta, in modo da risolvere la situazione al più presto, per poter dare aiuto agli imprenditori e agli agricoltori colpiti, che in un momento del genere hanno necessità di essere sostenuti.
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