lunedì 21 aprile 2014

Nasce il primo santuario dedicato a Wojtyla, in Calabria.

E' stata fissata per il prossimo 27 aprile la canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II e nello stesso frattempo in Calabria e precisamente a Lamezia Terme nascerà un Santuario unico dedicato solo esclusivamente a lui.

Un amore irrefrenabile verso quest'uomo che ha dato tutta la sua vita per la fede, una mano sempre tesa verso il prossimo dando il giusto valore alla vita di tutti.
Tutto iniziò sette anni fa, quando iniziarono i lavori per la costruzione della nuova chiesa di Cardolo in provincia di Catanzaro. I fedeli ed alcuni responsabili del Movimento Apostolico della comunità parrochiale e prima che ancora Karol Wojtyla venisse beatificato, hanno manifestato al Cardinale arcivescovo metropolita di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, che è stato segretario al fianco di Giovanni paolo II, il desiderio di intitolare la chiesa proprio al pontefice polacco, non appena giustamente ci fossero i requisiti canonici.

Il porporato ha fatto giungere dalla Polonia un preziosissimo frammento della fascia papale indossata da Giovanni Paolo II nel suo ministero apostolico e quando lo stesso verrà dichiarato Santo, la chiesa di Cardolo gli si potrà essere intitolata.
Ad accogliere anche questa richiesta è stato il vescovo della diocesi Lametina, Luigi Antonio Cantafora, che ha accolto la richiesta del parroco Don Antonio Fiozzo e dei fedeli della comunità parrocchiale, ritenendo appunto l'edificio idoneo, avendo le potenzialità pastorali per essere considerato un centro di spiritualità.

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Vibo Valentia: la processione di Pasqua de "L'affruntata", strumentalizzata dalla 'ndrangheta.

E' una tradizione che ormai va avanti da tantissimi anni, quella del giorno di Pasqua a Stefanaconi, in provincia di Vibo Valentia, dove si svolge la processione dell'Affruntata, presa di mira da ormai tantissimi anni, dalla malavita locale.

La sacra rappresentazione della rivelazione del cristo alla madonna dopo la resurrezione è ciò che rappresenta questa manifestazione religiosa.
La processione è rappresentata dalla statua di San Giovanni, che nell'immaginario collettivo della criminalita' organizzata Calabrese e secondo alcuni dati e ricostruzione degli inquirenti, sarebbe il simbolo della "detenzione del potere mafioso". Uno dei boss della 'ndrangheta, delle cosche vibonesi, Fortunato Platania, ucciso nel settembre 2011 nella guerra tra le famiglie di Vibo, avrebbe sempre finanziato la processione, decidendo però chi erano coloro che dovevano portare a spalla la statua di San Giovanni, che appunto rappresentava il potere della'ndrangheta.
Così la Dda di Catanzaro, visualizando i filmati degli anni precedenti: 2009 e 2010, si evince che le nuove leve e vertici delle cosche avevano il potere sul trasporto della statua.

Ed è proprio qui, che la chiesa deve, stare attenta a queste strumentalizzazioni, dove la criminalita' come la 'ndrangheta, approfitta di queste manifestazini religiose, lanciando i suoi messaggi.
Come ad esempio per far capire chi è il reggente di una cosca, durante la processione, si mette davanti alla statua, se cambia la persona durante il corteo sta a significare che il reggente della cosca, cioe' il capo è cambiato. E' ad illuminarci  e' il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, rivolgendosi sempre alla chiesa e a i suoi esponenti, ribadendo la complicità con il potere organizzato, inquinando il potere religioso, per questo lo stesso dovrebbe vigilare costantemente sulla ndrangheta e sul loro svolgimento.

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domenica 6 aprile 2014

Papa Francesco farà visita in Calabria. Una storia particolare che lo lega a questa terra.

E' stata fissata per il 21 giugno, la visita di Papa Francesco in Calabria.

L'annuncio è stato fatto durante una cerimonia dal segretario della Cei e vescovo di Cassano allo Ionio, monsignor Nunzio Galantino, dando l'ufficialità della notizia con un comunicato della sala stampa vaticana.

Una visita molto gradita dal pontefice, forse legato in qualche maniera a questa terra, da una bella storia la quale lega l'Argentina con l'Italia per conto di Madre Eufrasia Iaconis, fondatrice delle figlie dell'Immacolata concezione di Buones Aires. Una vita quella della madre, dedicando tutto il suo amore, la sua passione e la sua umiltà per la gente della Calabria.
La serva di Dio nasce il 18 novembre 1867 a Casino, l'attuale paesino turistico nello spettacolare promontorio della Sila, con il nome oggi di Castel Silano, in provincia di Crotone.
A l'età di 26 anni la stessa, va in argentina, dove il 24 settembre 1904, fonda a Buenos Aires, la nuova famiglia religiosa, con la finalità di dedicarsi all'educazione dell'infanzia, della gioventù, ma soprattutto per l'assistenza agli infermi. Ed è proprio qui che entra in gioco Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo all'epoca di Buenos Aires, oggi diventato Papa e sempre a conoscenza di questa particolare storia.

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martedì 1 aprile 2014

Gioia tauro: sequestrati 195 kg di cocaina nascosti in un container di banane provenienti dall'Ecuador.

La notizia risale a qualche giorno fa sul sequestro di 215 kg di cocaina nel porto Calabrese di Gioia Tauro.

La droga era nascosta in dei borsoni all'interno di un containers pieno di banane proveniente dall'Ecuador.

Un grosso quantitativo di sostanze stupefacenti, che immessa sul mercato avrebbe portato alle organizzazioni criminali un'introito di circa 43 milioni di euro.
Questo e quello che dicono gli uomini del comando provincia di Reggio Calabria in collaborazione con alcuni funzonari dell'ufficio antifrode dell'Agenzia delle Dogane del porto di Gioia Tauro.

Il carico è stato individuato grazie ad una serie di incroci documentali che ormai da tempo erano in mano alle forze dell'ordine, che hanno portato gli stessi ad effettuare dei controlli con degli scanner su alcuni container sospetti, tra cui anche quello proveniente dall'Ecuador.

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